The Family Business - Angels are watching over you

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"Oh andiamo, Rick. Non mi prendo un giorno libero da anni, me lo merito. E poi c'è qui Allison, lei potrà sostituirmi per oggi soltanto."

Allison sentì Jeremy Gilbert pronunciare il suo nome, ma non si voltò a guardarlo perché se lo avesse fatto avrebbe visto, al tavolo dietro di lui, Elijah e la sua fidanzata e non ne aveva proprio voglia. Erano tutti lì da due giorni, ospiti di quella scuola a cui ogni anno donavano milioni di dollari ed Elijah e Antoinette proprio non riuscivano a stare lontani l'uno dall'altra per più di cinque secondi.

Allison lo trovava incredibilmente fastidioso, soprattutto trovava irritante il fatto che senza alcun ricordo di lei Elijah sembrasse completamente un'altra persona. Aveva abbandonato gli abiti eleganti, rideva e sorrideva spesso, faceva battute che prima non avrebbe mai fatto e aveva l'aria felice.

Allison non desiderava altro per lui, e in fondo era per questo che gli aveva incasinato la mente, ma odiava che fosse felice senza di lei.

Anche pensandoci per tutto il tempo, anche cercando di immedesimarsi, di invertire i ruoli, non riusciva a non credere che lei non sarebbe stata felice neppure senza memoria, se essere senza memoria significava essere senza di lui... il che non aveva assolutamente senso, come molte cose nella sua vita da parecchi anni a questa parte. Forse anche da prima.

La festa di compleanno di Hope sarebbe stata l'indomani; una cena in un ristorante elegantissimo che sarebbe stato solo per loro. Quando Klaus aveva chiesto ad Hope di estendere l'invito ad alcuni amici, lei aveva declinato l'offerta dicendo che preferiva stare con la sua famiglia. Allison sapeva che stava mentendo: la verità era che non aveva molti amici. L'aveva osservata a lungo da quando era lì, era un'adolescente in gamba ma fin troppo riservata e la cosa non la stupiva.

Essere la figlia di Klaus Mikaelson probabilmente aveva i suoi vantaggi, ma non doveva essere esattamente facile parlarne e sentire quello che gli altri avevano da dire al riguardo. Al riguardo dell'intera famiglia Mikaelson, in tutta onestà. Le "gesta" dei fratelli originali erano parte dei libri di storia che quesì ragazzi studiavano ogni giorno e non erano pagine felici.

Allison aveva osservato molto e molti, notando cose che andavano migliorate, soprattutto nella "materia" di cui era insegnante Jeremy: la caccia. I ragazzi venivano addestrati ad usare ogni arma tecnologica a loro disposizione, il che andava bene... Peccato però che in uno scontro corpo a corpo, senza armi moderne a fare loro da scudo, probabilmente avrebbero perso.

"Allison" la chiamò Jeremy, si avvicinò e le passò la mano davanti al viso per attirare la sua attenzione. "Terra chiama Allison."

"Ho sentito, Jeremy" gli disse lei. "E la risposta è no. Prenditi pure il tuo giorno libero, ma io non posso sostituirti."

"Perché no?"

"Non sono più una cacciatrice, non ricordo neppure come si fa" cercò di rimanere vaga.

Jeremy rise: "Bella scusa del cavolo. Come se essere una cacciatrice fosse una cosa che puoi dimenticare."

"Dico sul serio" replicò Allison. "I nuovi cacciatori, tra l'altro, non cacciano più come un tempo. Il che è un male, se lo chiedi a me."

"Hanno più armi e risorse a disposizione" intervenne Alaric, "come può essere un male?"

"Sono scarsi nel corpo a corpo. E l'ultima volta che ho controllato, sapersi battere anche con poche risorse a disposizione, era fondamentale per sopravvivere durante una caccia. Immagina di essere attaccato da un vampiro o da un lupo, ma la tua arma ultra tecnologica è sull'auto a metri di distanza da te. Cosa fai? Chiedi al tuo assalitore di concederti un attimo per raggiungere l'auto e prenderla? Non ha senso."