«Cazzo Jo, che stronzo!»
Inanna al telefono conferma solo le mie constatazioni.
«E pensare che per un momento ho pensato che fosse dolce, ci stava addirittura provando con me!»sono frustrata, incredibilmente frustrata.
«Jo devo salutarti, Matthew sta suonando al citofono»urla lei dall'altra parte del telefono.
«In bocca al lupo In, salutami Matthew!»
«Ciao stronza!»
«Ciao befana!»rido prima di riattaccare.Sono davvero molto felice che Inanna e Matthew abbiano deciso di frequentarsi.
Lui é davvero dolce e gentile e Inanna si merita proprio di essere felice con un ragazzo che la ami davvero.Le mie pippe mentali vengono interrotte dallo squillare del telefono di casa.
Chi chiama al telefono di casa nel ventunesimo secolo?
«Josephine rispondi al telefono per favore!»urla mia madre dal piano inferiore.
Ma scusa ci sono lei e Paul di sotto e io devo farmi tutti quegli scalini per scendere e rispondere?
Uffa!
«JOSEPHINE!»strilla ancora lei.
«arrivo, arrivo!»annoiata apro la porta della mia camera e raggiungo le scale.
Oh mio Dio sono cosí tante!
Ma perché non possiamo avere un ascensore in casa?
Okay, forse per soli due piani un ascensore sarebbe sprecato.Scendo lentamente le scale sbuffando e non appena raggiungo il telefono, alzo la cornetta e me la porto all'orecchio.
«Buongiorno parlo con Josephine Langford?»
Ma chi diamine é a quest'ora di sera?!
«Si sono io, mi dica»
«Mio fratello ha letto uno dei volantini che lei ha sparso in giro e sarei interessato ad una babysitter per mio figlio Gregory»
O ora capisco...
«Certamente!Dovrebbe solo darmi qualche informazione sul bambino»Dopo aver parlato a lungo di Gregory, un dolce bambino che preferisce essere chiamato Greg, saluto cordialmente e poso la cornetta.
Che fortuna abbiamo appena finito il trasloco e ho già un lavoro!
Domani andró a sbrigare questo impegno dalle undici del mattino fino alle ventitré di sera.Mi pagano addirittura il doppio!*****
Mi alzo velocemente dal letto togliendo il mio pantaloncino di raso leggero e buttandolo in un punto indefinito nella stanza.
Raggiungo il bagno e mi tuffo nella doccia il piú velocemente possibile dopo essermi legata i capelli in una crocchia disordinata per non bagnarli.Dopo aver finito esco e mi avvolgo in un asciugamano bianco.
Velocemente mi infilo un jeans preso a caso dal mio armadio e lo infilo insieme ad una maglietta bianca a una camicia da boscaiolo a quadri rossi e neri.
Perché sono sempre in ritardo?!Sono già le dieci e cinquantotto e io sono in ritardo, no, in mega-ritardo.
Mentre esco dalla mia camera infilo delle semplici scarpe da ginnastica.
Urto Paul che si rovescia addosso del succa d'arancia e comincia ad urlarmi in faccia.Saluto mamma ed esco in fretta.
Attivo la geolocalizzazione sul cellulare e comincio a camminare.
A quanto pare per arrivare nella casa dove comincieró il mio nuovo lavoro bisogna oltrepassare una spiaggia.Metto i piedi nella sabbia godendomi la piacevole sensazione che ne deriva.
La sabbia bianchissima mi ricorda vagamente le nostre spiagge australiane alla quale ero cosí tanto affezionata.
Il rumore del mare mi rilassa e mi fa sentire tranquilla e spensierata ma questo solo fino a quando non ricordo di essere in ritardo e comincio a correre.
Corro.
Corro come non ho mai corso prima.
Le scarpe che oscillano nella mia mano.
Scoppio a ridere.
Rido come una bambina a cui viene comprato dello zucchero filato rosa.
Mi sento...libera.
Libertà, quella sensazione cosí desiderata da tanti e conquistata da pochi.
Per la prima volta mi sento bene in questo posto cosí lontano da casa.
Per la prima volta riesco a sentire questo posto la mia casa.
Casa.Angolo autrice
Ecco a voi questo nuovo capitolo.
Spero vi piaccia e scusate gli errori ma sono in super ritrdo...
Come sempre, ormai ci avete fatto l'abitudine.
Ringrazio chi legge e vota la storia.
Al prossimo capitolo
Sciauuu❤💗💖
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Suddenly You:all'improvviso tu -Herophine-
ChickLitJosephine una ragazza dal dolce accento australiano ,vive una vita semplice nel suo piccolo mondo solitario colmo di fantasia e libri,in particolare ama leggere romanzi rosa. Ma non quei romanzi in cui tutto sembra possibile,quelli le fanno salire...