Capitolo 11

370 14 0
                                    

Josephine

«Come siamo belle oggi»esclama quel dinosauro di mio fratello mentre esco dalla mia camera.
«Ma dai non é niente di che»

«Dovrei spezzare le mani a qualcono per caso?»
Cosa?«Cosa?»

«Solitamente non ti vesti cosí neanche se vieni pregata in turco aramaico antico, dico solo questo» cerca di scherzare senza riuscirci.

«Dí un po' da quando in qua sei un fratello maggiore geloso»rido
«Direi da quando ti metti pantaloncini cosí corti e top che non lasciano nulla all'immaginazione»dice frustrato.

O forse mi vesto cosí da quando devo andare a casa del fratello del nostro vicino di casa e non voglio fare brutta figura.Forse.
Arrossisco al pensiere

«Ah, ma allora la mia cara sorellina ha una cotta!»ridacchia.
In questo momento vorrei spaccargli la faccia ma devo andare se non voglio arrivare in ritardo.

Ricordo ancora quando ieri il mio caro vicino é venuto a parlarmi di persona per chiedermi di tornare a fare da babysitter a suo nipote.

«Jo scendi alla porta c'é qualcuno per te»urla mia madre per farsi sentire.
Sbuffo uscendo dalla mia camerette per scendere le scale.
Sarà il postino?Ma non ho ordinato nulla.
Le mie seghe mentali si interrompono quando avvicinandomi alla porta vedo Hero.
Casa ci fa lui qui!
Mi scruta senza alcun ritegno soffermandosi sulle mie gambe nude e leggermente abbronzate.
Abbasso la testa guardando la maglietta larga, lunga fino a meno di metà coscia, pentendomi immediatamente di non essermi infilata un pantalone prima di scendere.
Saluta cordialmente mia madre prima di afferrarmi per polso e trascinarmi di sopra.
Entriamo nella mia camera.
Mi lascia andare il polso dolorante e si avvicina alla mia finestra.
Ma si é drogato per caso?
Non parla, sta in silenzio e guarda al di fuori della mia finestra.
Mi sto innervosendo.
«Ma che cazzo fai?»sbotto«vieni qui a chiedere di me a mia madre, mi guardi come se fossi il tuo spuntino e mi prendi per il polso trascinandomi in camera mia sotto gli occhi di mia madre!Dio solo sa cosa puó aver pensato!»sono ufficialmente fottuta«chi ti credi di essere?!»sono furiosa e il suo strano silenzio non fa altro che infastidirmi di piú.
«Mi hai sentita?Rispondimi cazzo!»mi stupisco della mia volgarità e rabbia.Questo tizio tira fuori il peggio di me.
Non ho mai insultato ne tanto meno urlato cosí in faccia o qualcuno o per meglio dire alle sue spalle.
Non potevo sapere che se fosse rimasto girato sarebbe stato meglio.
Si gira di scatto e raggiungendomi in sole due falcate mi afferra per i fianchi e mi bacia.
Mi bacia con rabbia e passione facendo entrare violentemente la sua lingua nella mia bocca.
Cazzo!
La sua bocca sa di menta e sigaretta.
Poggio la mia mano sulla sua guancia ricambiando il bacio con altrettanta brutalità.
Mi agguanta i glutei e con uno slancio allaccio le gambe al suo bacino mentre cammina all'indietro fino a cadere sul letto.

Il ricordo di quel che é successo dopo mi fa rabbrividire e non posso nenche dire che non mi sia piaciuto perché sarebbe una cazzata.
Mi é piaciuto eccome, purtroppo.

Si lascia cadere sul letto com me su di lui.
«Sei cosí sexy qundo ti arrabbi»sussurra sul mio lobo prima di morderlo.
Lascia una scia di languidi baci dalla mia mandibola fino ad arrivare alla clavicola per mordicchiarla.
Mi toglie la maglia e mi spinge a stendermi sotto di lui.
Lo voglio.
Voglio sentirlo dentro di me.
Non smette un attimo di baciarmi e gliene sono grata, perché se dovesse stare zitto a guardarmi sarei troppo imbarazzata.
Infilo le mie mani nella sua maglia e traccio i contorni dei suoi pettorali prima di strappargli di dosso la maglietta nera e abbassargli i pantaloni con i piedi.
Sembreró mica assatanata?
Lui sorride e geme sulle mie labbra.
Fa scivolare le sue grandi mani sul gancetto del mio reggiseno e lo slaccia con maestria.
Ho fatto sesso con i miei ex quindi so casa fare e cosa aspettarmi, ma con loro non era cosí...
Le sue mani mi accarezzano dolcemente cosí come le sue labbra bisognose si inmpossessano del mio corpo e si poggiano poi sulle mie labbra.
«Sei sicura Jo?»mi chiede affannato staccandosi per un secondo dalle mie labbra e prendendo una bustina argentata dalla sua tasca.
Ha sempre un preservativo con sé?
Senza pensare annuisco velocemente prima di far scontrare nuovamente le nostre labbra in un bacio ancora piú febbrile di quello precedente.
Sembra contento della mia risposta e velocemente si abbassa i boxer liberando la sua evidente erezione.
Cazzo é bello grande!
Comr farà quel mostro ad entrare dentro di me?!
Mi abbassa le mutandine dopo essersi infilato il preservativo.
Entra lentamente dentro di me, forse pensando di farmi male.
Gemo sonoramente e gli conficco le unghie nella schiena mentre allaccio le mia gambe alla sua vita premendo i talloni sulle sue natiche per sentirlo piú in profondità.
Lo bacio dolcemente chiudendo gli occhi.
Mi sento come se qualcosa mi avesse abbattuto e poi aggiustato, mi sento stanca e poi improvvisamente rigenerata.
Vorrei non smettesse mai.
I nostri gemiti e ansimii riempiono la stanza cosí come lo sbattere dei nostri corpi.
Vorrei gridare, ma non lo faccio.
«Hero...»gemo quando sento l'orgasmo insinuarsi nello stomaco.
Spalanco la bocca e gli occhi e vengo.
Vengo provando emozioni indescrivibili, perché quando un corpo ti entra dentro non ci sono parole per descriverlo.
Ma ho paura non sia solo questo.
Viene poco dopo lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra e sul collo.
Si distende al mio fianco e adesso i gemiti sono stati sostituiti dai nostri respiri affannosi.
Mi sento terribilmente accaldata.
Quando mi rendo conto di quello che abbiamo fatto mi alzo a sedere stringendomi la coperta sul seno.
Lui mi guarda con un'espressione indecifrabile sul volto.
Sono tentata di alzarmi e scappare il piú lontano possibile.
Abbiamo fatto sesso.
Ed é stato bellissimo, ma questo ora non conta.
«Ero venuto per chiederti se dopodomani puoi venire a fare da babysitter a Greg.Gli manchi.»sgancia la bomba guardandomi negli occhi.
«ok...»riesco soltanto a rispondere«forse e meglio che tu vada via»dico senza guardarlo negli occhi perché altrimenti sarebbe la mia rovina.
Lo vedo sorpreso, arrabbiato, confuso, incredudulo e infine triste.
«io...tu....»riesce semplicemente a balbettare.
«D'accordo vado via»si alza rivestendosi velocemente prima di arrivare alla porta.
Si ferma di spalle, sembra voler dire qualcosa ma non lo fa, semplicemente esce sbattendo forte la porta.
Una lacrima mi scorre sul volto e non perché non mi sia piaciuto, non perché mi ha fatto male, ma perché é stato semplicemente bellissimo.
Già e per questo sono fottuta, in tutti i sensi.

Angolo autrice

Mi sono fatta perdonare per il ritardo eh *sorriso innocente*
L'ultima frase mi spezza.
Noemi se non pubblico nemmeno oggi mi ammazza quindi....
Non avevo mai scritto un capitolo cosí lungo e spero vi sia piaciuto.
Ora vi saluto, un abbraccio.
Grazie a chi vota la storia.
Noemi ora mi adori ancora di piú vero😌
Al prossimo capitolo❤

Sciauuu❤





Suddenly You:all'improvviso tu -Herophine-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora