*una settimana dopo*
È già passata una settimana,tra pochi giorni sarà il mio compleanno e con lui anche il mio ritorno.
Che ridere.
A pensare che avevo pensato ad un ritorno diverso,magari con lui che mi aspettava all'aeroporto e che dopo mi avrebbe potuto portare al mare o a mangiare un bel gelato nella nostra gelateria.
E invece,al mio ritorno andrò dritta a casa,con solo la mia cagnolina ad aspettarmi al ritorno,con una visita dal dottore prenotata già da un po' e con tanta,tanta rabbia e tristezza negli occhi.
Se ci penso mi vengono i brividi,alcune volte mi do la colpa anche.Penso che è solo colpa mia,che se non fossi andata via non sarebbe successo.E poi penso anche che in realtà lo stronzo menefreghista è lui,che è in questi casi che si dimostra la fedeltà.
E mi chiedo se ho fatto bene a fidarmi di lui.
E la risposta è no.
Sono già le 5:40 del pomeriggio e tra meno di un'ora dovrebbe venire a prendermi un mio vecchio amico per andare a prendere qualcosa al
bar,solo io e lui.So che lui ha sempre avuto una piccola cotta per me,e io non ho mai davvero ricambiato ma ora ho bisogno di una distrazione.
Infilo la prima cosa che capita e mi vado a preparare.
Dopo una mezz'oretta sono già pronta.
Mi butto sul letto e sospiro.
Li stessi pensieri di sempre ad offuscarmi la mente e le solite lacrime ad offuscarmi gli occhi.
Dio,mi sono innamorata di uno che appena vado via per motivi abbastanza logici mi fa le corna con la prima che capita.
Bussano alla porta,mi asciugo subito le lacrime e la testa di mamma fa capolinea nella stanza.
"è arrivato Luca" mi alzo e mi avvicino alla porta,prendo la borsa e faccio per uscire.La mano di mamma mi ferma.
Fa per chiedermi qualcosa ma li sorrido,giro e vado via.
Non ci voglio più pensare.La macchina rossa parcheggiata nel vialetto di casa sembra quasi luccicare e spicchiare nel buio,risaltando quasi fastidiosa ai miei occhi.
Lo saluto svogliatamente ed entro in macchina,dopo che lui ha aperto e chiuso la portiera.
Luca è un bel ragazzo,ha gli occhi verdi e i capelli biondi è sempre stato dolce e premuroso nei miei confronti e ora al posto di pensare a lui sto pensando all'odore che c'è in macchina e che torvo quasi sgradevole,a differenza di quello della macchina di Aron.
Aron.
Sempre nella mia testa,un punto fisso.
Aron,Aron,Aron e ancora Aron.
La testa mi scoppiava,automaticamente porto la testa indietro e la poggio sul sedile.
Mette in moto e partiamo.
Si prospetta una lunga serata."Quindi ora vivi a Barcellona?"chiede bevendo un sorso dal drink che aveva di fronte.
Come da quando siamo arrivati,annuisco.
Si sente in imbarazzo e lo capisco,solo che veramente non so che fare e la mia testa sta scoppiando.
Si tratta la nuca e mi guarda di nuovo.
"Beh com'è la vita li?"sorride splendente
"Beh,diciamo che si sta molto bene e che è sempre piena di gente,anche la notte"spiego brevemente
"hai il ragazzo,li?"
"eh?!cosa?No,ma che domanda è questa?No,no e no"mi altero e sbuffo subito
"wowo,calma va bene?-"
"sei completamente persa nei tuoi pensieri da quando sono venuto a prenderti e stavo cercando di creare conversazione" si irrita anche lui e io sbuffo alzando le spalle,rendendomi conto che non ha torto.
"si,scusa solo che-"mi blocco
"nulla,lascia stare.Puoi riaccompagnarmi a casa?"
annuisce e si alza andando a pagare.Finalmente arrivo a casa.
Entro piano e lascio le scarpe e il giubbotto in salone.
Salgo le scale e vado in camera mia,sapendo di essere sola visto che la mamma e papà erano a cena fuori.
Sbuffo quando vedo il casino che mi toccherà mettere a posto che c'è in camera.Mi spoglio,infilo il pigiama e inizio a riordinare camera.
Come vorrei riordinare il casino che ho in testa proprio come sto facendo ora con le mille cose in giro per camera mia.
Sbuffo e mi massaggio le tempie,davvero non ce la faccio più.
Il telefono mi squilla e svogliatamente prendo la borsa e rispondo.
"Lu!"la voce squillante di Jane mi fa allontanare l'orecchio dal telefono.
"oi"rispondo tristemente
"che hai?"chiede immediatamente
"la solita,mi scoppia la testa"
"Senti,lu,come ci stai male tu,ci sta male anche lui.Non è neanche sicuro che lui ci abbia fatto qualcosa,non se lo ricorda."dice,con un filo d'ansia nella sua voce.
"e tu ci credi?No perché io no,non ci credo affatto"abbasso al testa e sorrido amaramente.
"Non ho detto che ci credo,ho detto che non è sicuro.E comunque volevo solo farti capire che lui sta davvero male,non esce da quando non vi sentite più,non parla,non va neanche più in palestra."rimango in silenzio
"solo,per favore,quando torna,pensaci,non prendere decisioni affrettate,okay?Ora vado a letto,ci sentiamo domani!"
"notte"
chiedo e mi butto sul letto a peso morto.
Chiudo gli occhi,nella speranza di mettere fine almeno momentaneamente la tempesta che c'è nella mia testa.
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From me to you,I hate everybody
RomanceNon sempre va tutto per i nostri piani,possiamo passare ore,giorni,anni a progettare la nostra vita,ma non sappiamo mai davvero cosa il destino ci conserva. E io solo con l'andare del tempo avevo capito che non sempre le cose andavano per i nostri p...