CAPITOLO 33

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POV'S DOROTEA

Era passato un giorno da quando avevamo avuto quel piccolo scontro io e Quinton o per lo meno da quando la sua mano aveva avuto uno scontro con la mia faccia e io ancora non riuscivo ad avvicinarmi del tutto a lui, lo so direte è stupido in fondo era solo un schiaffo e non l'ha nemmeno fatto volontariamente però dopo tutto quello che ho passato alle medie mi viene difficile fidarmi di nuovo delle persone. Eravamo tutti fuori in giardino a prendere il sole quando mi si avvicinò qualcuno

Q: " ehi possiamo parlare?" disse toccandomi la spalla e io al suo tocco sobbalzai e mi allontanai di riflesso

Q: " perdonami"

J: " Quinton lasciala stare" disse Jaden guardando male il ragazzo, da quando era successo quel fatto con Quinton Jaden è diventato molto più protettivo nei miei confronti

Io: " tranquillo chipmunk va tutto bene"

J: " lo spero per lui"

Q: " Didi possiamo parlare?"

Io: " si certo, seguimi"

Entrammo dentro per evitare che qualcuno ci interrompesse e per essere più tranquilli

Q: " senti mi dispiace non volevo farlo"

Io: " tranquillo Quin non è successo nulla ho sbagliato io ho parlato troppo"

Q: " no in fondo avevi ragione e io non avevo il diritto di reagire così, è che ho fatto una cazzata Didi" disse scoppiando a piangere

Io: " ehi ehi no Quinton che succede non piangere" dissi poggiando la mia mano sulla sua spalla, ma lui mi strinse subito in un abbraccio

Io: " vuoi parlarne?"

Q: " si ti prego ma saliamo in camera non qui"

Io: " certo andiamo"

Arrivammo in camera mia e chiusi la porta a chiave

Io: " allora cos'è che ti turba?"

Q: " Didi ho baciato un'altra"

Io: " tu cosa?"

Q: " ho baciato un'altra, ma non volontariamente ero ubriaco e in più avevo anche fumato"

Io: " ecco perché in questo periodo sei strano Quinton, sei fatto"

Q: " sto cercando di smettere ma è difficile"

Io: " vedrai che ci riuscirai anche con il nostro aiuto, ma adesso devi parlarne con Nadia"

Q: " grazie Didi sei stata d'aiuto"

Io: " quando vuoi" dissi abbracciandolo per poi tornare in piscina

N: " siete spariti per un po' mi devo preoccupare?"

Io: " no tranquilla ma penso che a breve parlerete" dissi sorridendole

" JOHN CENA" urlarono per poi sentirmi prendere a sacco di patate e ritrovarmi in acqua

Io: " ok chi è stato?" dissi abbastanza incazzata, tutti fischiettavano e si guardavano intorno con fare innocente ma uno di loro si tradì ridendo sotto i baffi

Io: " JOSH RICHRDSSSSSSS"

Jo: " mi dica"

Io: " sei un uomo morto ti conviene scappare" dissi con sguardo assassino

Jo: " che paur..." non finì la frase che si ritrovò sott'acqua

Jo: " ok ok si molto divertente" disse tornando in superficie

Non ci credevo... eppure // swayhouse-hypehouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora