CAPITOLO 2

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"JAMES!! VUOI MUOVERE QUEL CULO O NO? SIAMO IN RITARDO!" questo era il docile modo di zia Ginny di svegliare quel deficente di suo figlio ed anche me a quanto pare. Cercai di aprire gli occhi e di riprendermi dal risveglio traumatico da primo giorno di scuola, avvertivo un certo peso sul mio letto e proprio prima di aprire gli occhi mi arrivò una voce.
"Buon compleanno gemellina" Albus era lì, seduto sul mio letto che mi guardava sorridendo e cercava di non sembrare uno che si è svegliato con le urla della sua amata madre un minuto fà. Io adoro Albus, lui sà essere divertente, stronzo, menefreghista e premuroso allo stesso tempo. Sono stata davvero fortunata, la mia famiglia è un disastro ma almeno non ci annoiamo mai.
"Grazie gemellino" risposi tirandomi sù per abbracciarlo.
Dopo una corsa sù per le scale, aver evitato gli scherzi da primo giorno di Roxanne, il tiro delle orecchie di Fred e James, essere stata obbligata a finire il baule di mio fratello ed aver urlato a Dominique che io quella gonna da prostituta non l'avrei mai messa, sono finalmente al binario 9¾, mi era mancata Hogwarts e se tutto andrà per il meglio questo sarà un anno perfetto. Dopo aver sentito per la quinta volta nella mia vita il discorso di mia madre ed aver trattenuto le risate per i chiari gesti che mio padre le faceva alle spalle, facce che volevano dire "fai quello che ti pare", "ma io chi ho sposato", "non ascoltarla ormai è invecchiata", finalmente il mio anno può iniziare.
I corridoi dell'Hogwarts Express sono un continuo "Auguri Rose", "Buon compleanno Weasley", "Tanti auguri regina" oppure "Auguri Rossa" nel caso di alcune serpi con cui parlavo, odiavo quel nomignolo e ovviamente chi poteva avermelo attribuito se non Scorpius-micredomerlinoscesointerra-Malfoy.
Stavo cercando Vanessa da dieci minuti buoni e per farlo ero dovuta entrare nel "territorio nemico" come lo chiama James, io e Vanessa ci conosciamo dal primo anno ma abbiamo iniziato a legare solo dal terzo anno quando ci siamo ritrovate in coppia per un lavoro di pozioni, Vanessa è una serpe con i fiocchi ma sà essere anche molto protettiva e gelosa dei suoi amici, non l'ho vista tutta l'estate quindi ho deciso di superare il confine e di entrare in territorio nemico spero che ne valga la pena.
"Mi è sembrato di vedere una Rossa" non faci neanche in tempo a girarmi che già mi stava stritolando, penso di aver bisogno di aria prima ho avuto un attacco ravvicinato con quello che era un Koala e non la mia migliore amica Alice, mi ha abbracciato per 15 minuti buoni ed ora ci si mette anche Vanessa.
"Tanti auguri nanetto" disse senza staccarsi. Eh già tutte le mie amiche e coetanee del quinto anno sono almeno 1.70m se non di più e poi arrivo io con il mio 1.63m, che ci posso fare se sono venuta bassa ma loro potrebbero non rinfacciarmelo.
"Ah ah ah simpatica" dissi ironicamente staccandomi dalla sua presa per prendere fiato.
"Pura verità R" affermò, mi erano mancati i nostri nomignoli. Aveva ragione dire che sono bassa ormai non è un insulto è un'affermaizonione. Di solito le ragazze crescono fino ai 16 anni, io ne faccio 16 oggi, ma fino a ieri ci speravo in un rialzo improvviso, ma niente, resterò nana a vita. Stavamo andando verso lo scompartimento dove c'erano le altre, ma quando ti chiami Rose Weasley la sfortuna di perseguita.
"Vanessa tu vai pure, la Weasley ti raggiunge subito" sogghignò il biondino che si staccò dal muro su cui era poggiato poco prima. Lei mi lanciò un'occhiata interrogativa per sapere se aveva il permesso.
"Vai V arrivo subito" dissi roteando gli occhi. E lei fece come le dissi.
"Sei stata maleducata, non mi ha nemmeno salutato. Non ti hanno insegnato le buone maniere?" Mi domandò allargando il suo ghigno, faci spallucce, non avrei parlato avevo un piano e doveva funzionare.
"Non parli più? hai deciso di fare un favore al mondo" domandò, e di nuovo ebbe la stessa risposta.
"Sai è divertente come tu provi ad ignorarmi, ma anche volendo non ce la farai" affermò guardandomi dal suo 1.80m. Se gli sguardi potessero uccidere, Scorpius Malfoy sarebbe già morto sette volte. Basta non ce la faccio più.
"Ascoltami, io non ti sopporto più, la mia vita a scuola sarebbe perfetta senza la tua presenza quindi lasciami stare, fai finta che io non esista, ignorami perché sarà così che io farò con te" dissi per poi voltarmi ed andarmene verso il mio scompartimento.
"Tanti Auguri Rossa, diventi anno dopo anno sempre più gentile" lo sentì urlare ridendo, non lo sopportavo e sapevo che non mi avrebbe ignorata perché lui faceva sempre il contrario di ciò che volevo, quindi questo anno sarà esattamente come gli altri, per colpa sua.

𝐃𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora