CAPITOLO 17

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Immaginatevi di entrare nella vostra camera per prepararvi ad un ballo e trovare, Roxanne che tira cuscini a Lily mentre si trucca che urla in modo isterico perché gli si sbava il mascara, Dominque appena uscita dalla doccia che non riesce e trovare le sue settecento creme di bellezza e minaccia di morte Alice per avergliele rubate, la quale si difende urlando cose tipo "non me ne faccio un cazzo delle tue cremine di merda" mentre Vanessa comodamente appoggiata sul MIO letto si passa il quarto strato di smalto. Bene questo è ciò che mi è appena successo e credo che avrei preferito vedere Silente in slip. Senza fare troppe domanda presi il mio telo e andai a lavarmi i capelli, le mie compagne di stanza e non si stanno preparando da circa le 15 di oggi pomeriggio quando il ballo inzia stà sera alle 21. Io invece da persona sana di mente quale sono, sono venuta in camera solo alle 18.30 per iniziare questo processo di trasformazione.
Appena uscita dalla doccia mi infilo un paio di pantaloni della tuta grigi ed una maglietta che ho gentilmente rubato a mio fratello.
"Io la trucco e tu pensi ai capelli" dice Dominque rivolgendosi ad Alice. La mia fine è vicina.
Pero le lascio fare, di sicuro faranno meno guai di quanti ne potrei fare io.
Alice mi arriccia i capelli in maniera perfetta e li ferma in un elegante coda non troppo alta, invece, Dominique opta per un trucco leggero ma luminoso. Ed infine quando sono truccata e pettinata vado in bagno per indossare il mio vestito.
Arriva poco sopra al ginocchio, più stretto sul busto e si allarga sulla gonna. Azzurro con dei dettagli in Blu, tutto ricamato.
"Sei pazzesca" afferma Dominique appena esco dal bagno, facendo così attira l'attenzione di tutte le altre che rimangono a bocca aperta.
"Anche voi lo siete" rispondo guardandole una ad una.
Alice indossa un vestito giallo aderente poco più lungo del mio.
Vanessa invece ha optato per un vestito verde smeraldo che si intona perfettamente alla sua carnagione.
Roxanne invece, che è assolutamente anti vestito, ha indossato una tutina intera argentata piena di glitter. Ed anche così è bellissima.
Lily, invece, indossa un vestito nero con un ricamo in pizzo sul busto. Lungo fino alle ginocchia.
E poi c'è Dominique. Penso che l'eleganza di Veela aiuti, ma lei riesce a rendere anche il vestito più semplice mozzafiato. Indossa questo abito rosa chiarissimo lungo fino a metà coscia, stretto nel busto che si allarga in una gonna piena di tulle, sembra una ballerina.
"Metti questi" mi dice la bionda, porgendomi un paio di tacchi. La guardo un po' scettica ma l'occhiataccia che mi lancia mi fà capire che non ho altra scelta. Mi infilo i tacchi, sono dei semplicissimi tacchi neri, non troppo alti. Non sono come quelli di Domi, Lily e Vanessa, i loro sono dei trampoli.
Lily, Alice e Vanessa ci salutano ed escono dalla stanza, dirette davanti al quadro della signora grassa dove i loro accompagnatori ci stanno aspettando.
"Sono rimaste le super chicche" dice Roxanne sorridendo, io e Domi ci scambiamo un'occhiata e sorridiamo d'istinto. Sì siamo proprio noi, le super chicche.
"Ce ne avete messo di tempo" dice Fred quando io e Roxy, finalmente, scendiamo le scale. Ci eravamo dati appuntamento quì, saremmo entrati in sala Grande tutti insieme e poi saremmo anche spariti insieme.
Davanti alla scalinata principale, mi bloccai, quello che vedevo mi faceva ancora tanto male.
"Non riuscirai a perdonarlo tanto facilmente vero?" Chiese James a bassa voce, Fred e Roxanne in tanto ci avevano superati e stavano entrando in sala. Sentivo lo sguardo di Albus fisso su di me, ma non riuscivo nemmeno a guardalo perchè sapevo che affianco a lui c'era di sicuro quell'ochetta della Parkinson.
"No, non credo proprio" risposi, per poi entrare in Sala con James affianco.
"Sono comodi quei trampoli?" Chiese sogghignando.
"Comodissimi, se vuoi fare il clown al circo" risposi ridendo.
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Pov Scorpius:
Stò aspettando la mia accompagnatrice, una tipa di Corvonero del sesto anno che sembra vogliosa di farsi attendere. Grazie a Merlino, Albus è quì a farmi da supporto anche se c'è la Parkinson.
Lui non vuole veramente andare al ballo con lei, lo sò, l'ha invitata solo per dare fastidio alla Weasley e poi è venuto fuori che lei ci và con il Maggiore dei Potter. Parli del diavolo e spuntano le corna.
Sono lì fermi in cima alla scalinata. Da quel pomeriggio ad Hogsmeade non ho più insultato la Rossa neanche una volta, in realtà non le ho neanche mai parlato una volta. Ogni volta che la vedo mi blocco, come in questo memento. Sia io che Albus siamo bloccati, lui vorrebbe abbracciarla e chiederle scusa, io invece continuo o non capire tutte le sfumature e le caratteristiche che la contraddistinguono, mi confonde altro che se mi confonde, ma nessuno di noi due sembra effettivamente intenzionato a fare qualcosa se non stare quì a parlare con due ragazze come tante.
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La serata stava trascorrendo a meraviglia, essere al ballo con James voleva dire ridere, scherzare, divertirsi ed avere Fred attorno. Cosa potevo chiedere di meglio pensai sorridendo.
"È il momento" annunciò Roxanne sedendosi accanto a noi tre che acconsentiamo con la testa in risposta.
"Sapete qual è il piano. Voi due uscite tranquillamente dalla Sala e passate dal corridoio principale e ci aspettate dietro la colonna prima dell'ufficio dello zio Neville" dice James riferendosi a me e a Roxanne.
"Invece noi usciremo più di soppiatto uno alla volta, s poi utilizzando il passaggio segreto che porta fino al bagno di Mirtilla Malcontenta vi raggiungiamo fino alla colonna" finisce di spiegare di nuovo James  a bassa voce. Si scambia un'occhiata con Fred e poi si alzano.
"Tra cinque minuti uscite anche voi, noi andiamo. Ci vediamo sù" conclude, per poi dirigersi verso all'uscita con Fred a pochi metri dietro.
Quindici minuti dopo ci ritrovammo tutti e quattro nel punto prestabilito. Controlliamo se abbiamo il via libera e poi diamo il via al piano. James tira fuori la Mappa del Malandrino.
"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" pronuncia.
James si occuperà di stare quì dietro la colonna di guardia e controllerà, grazie alla mappa, che non ci sia nessuno in circolazione. Roxanne invece sorveglierà l'ingresso dell'aula, sotto il Mantello dell'invisibilità, così potrà avvertirci in caso James veda qualcuno avvicinarsi e sarà anche pronta a schiantare chiunque ficchi il naso.
A me e a Fred, tocca il lavoro sporco. L'irruzione nell'ufficio dello zio Neville. Dobbiamo trovare quel test e copiarlo, così James e Fred dovranno studiarsi solo le risposte.
"Andiamo" dissi prendendo Fred per un polso. L'aula era ovviamente chiusa.
"Alohomora" pornunciai per aprire la porta.
"Fate in fretta" disse Roxanne infilandosi sotto al mantello.
Cerchiamo dentro ai cassetti, nella libreria, sotto i mobili. Niente.
"Cosa cazzo stai facendo?" Domando a mio cugino, che invece di cercare si mette a toccare i quadri.
"Era storto" si giustifica.
"Sei proprio un def....sei un genio" dico per poi togliere il quadro che stava toccando Fred, eccole lì, le verifiche. Devo ammettere che lo zio Neville è intelligente, se solo non avesse lasciato il quadro leggermente storto non le avremmo mai trovate. Fred inizia a dupplicare i fogli con un incantesimo mentre io aspetto. Ma qualcosa coglie la mia attenzione. Ho un dejavù.
Di nuovo quel pezzetto di tappetto è di un'altro colore, è buio ma si vede lo stesso. Mi avvicino senza farmi notare da Fred e di nuovo alzando quel pezzetto ci ritrovo perfettamente incastonato un libro, 𝑨𝒍𝒊𝒄𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝑷𝒂𝒆𝒔𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑴𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆 .

𝐃𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora