3.È tutto molto strano

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"Salve signora, arrivederci"
"Arrivederci"

Mercoledì mattina, nuovo giorno, nuovo turno, solita routine.
L'unica variabile accettata nel codice della Beautiful Feeling era la pettinatura, infatti Nayun, decise di legarsi i capelli in una mezza coda, cosa che la faceva sembrare ancora di più una bambina.
Di corporatura era sempre stata più piccola delle ragazze della sua età e ancora adesso che aveva ventidue anni suonati, le persone la scambiavano per una liceale.

"Commessa Lee!"
"Cliente Lee, benvenuto!"

Il castano sorrise e si appoggiò al bancone della cassa.

"Che ti serve stavolta?"
"Non c'è il tuo collega? Quello bassino darkettone? Com'è che si chiama? Chanbon?"
"Changbin?"
"Lui!"
"Oggi è di riposo"
"Quindi sei qui tutta sola?"
"Dovrei preoccuparmi?"
"Senti ma... In che rapporti sei con Chanbon?"
"Changbin e non credo ti riguardi... Insomma sei qui per comprare qualcosa o per parlare del mio collega?"

Minho sbatté gli occhi velocemente e poi si affrettò a parlare.

"Mi servirebbero il primo volume di Naruto e di Dragonball"
"Ne sei sicuro?? Hai già molte serie in corso e-"
"Nessun problema. Li avete qui?"
"Certo, te li prendo"

La ragazza, anche se sempre più confusa dal singolare atteggiamento di quel cliente ormai abituale, recuperò i due volumi e li riportò alla cassa, fece il pagamento e stampò lo scontrino.

"Di un po' tu, vieni in orari abbastanza differenti tra loro... Che lavoro fai?"
"Ti ho incuriosita?"

La biondina, non sapendo bene cosa rispondere distolse lo sguardo.

L'aveva incuriosita? Di certo.
Le interessava davvero saperlo? Probabilmente no.
Gli aveva rivolto quella domanda perché mossa da banale curiosità.
In fondo era colpa sua che si era presentato in quel modo bizzarro.

"Ops, dovremmo parlarne un'altra volta, sono in ritardo per un appuntamento. Buon lavoro commessa Lee! Efficiente, come sempre!"
"Di nulla, cliente Lee! Ah domani non credo ci sarò la mattina, se vuoi passa il pomeriggio"
"Grazie dell'informazione! A domani!"

Quando Minho se ne andò, Nayun rimase spiazzata dalla sua uscita.
Quella semplice affermazione poteva tranquillamente essere letta come una sorta di invito a ripresentarsi nel suo orario di lavoro, e quindi... Significava che a lei sarebbe piaciuto rincontrare quel tipo strambo.

"Che mi prende? Sono forse diventata pazza?"
"Direi di sì, se sei arrivata a parlare da sola"

Seungmin, era apparso alle sue spalle, facendola sobbalzare.

"Oh, scusami, non volevo spaventarti, è che mi sembravi sovrappensiero! Tutto bene? Quel ragazzo ti ha infastidita?"

La bionda pensò subito che una domanda del genere, rivolta da Seungmin, fosse davvero strana.
Insomma, lui era Baby boss, il capo che osservava in silenzio dagli scaffali, che ce l'aveva con lei -nella sua testa-  e che la stava tenendo d'occhio per poterla rimproverare per una qualsiasi dimenticanza o piccola distrazione.

Invece, lui, si trovava al suo fianco, con una mano sulla sua spalla, a tentare di rassicurarla da qualche possibile cliente malintenzionato.

"No, io, ecco, non è successo niente..."
"Sicura? Prenditi una breve pausa, sto qui io"
"Non ti devi preoccupare"
"Sono o non sono io il tuo capo? Lee Nayun, ti ordino di sederti e bere un po'd'acqua, leggerti un capitolo del tuo libro e riposare"

Nayun, cogliendo il tono scherzoso ed ironico di Seungmin, sorrise e gli rispose, con tanto di falsa tosse.

"Effettivamente, ho bisogno di staccare un attimo"
"Perfetto, vai vai, qui ci penso io"

La bionda, si appoggiò al tavolino degli impiegati e dopo aver fatto un sorso dalla sua bottiglietta, aprì il libro che stava leggendo in quel periodo.
Per la centesima volta, era ricaduta nel vortice della Austen.
Pagina, 110, 111, 112, 113...
Le divorò come fosse la prima volta.

Ad un certo punto però, si sentì addosso lo sguardo di qualcuno.
Di colpo si ricordò il luogo in cui si trovasse e perciò, facendo due più due, lo sguardo che su di sé percepiva bruciante non era altro che quello del suo capo.
Ok, le aveva concesso qualche minuto di pausa, ma lei ne aveva decisamente approfittato, o meglio, non l'aveva fatto con malizia o intenzione, semplicemente si era lasciata trasportare dalla storia di Darcy ed Elisabeth, scordandosi di dover ritornare a lavorare.

Nayun si alzò di scatto, lanciò il libro nel suo zaino e corse alla cassa.

"G-grazie, posso farcela ora"
"Guarda che sarei rimasto ancora qualche minuto eh"
"Davvero, è tutto ok"

Seungmin, sospirò e tornando a sorridere si congedò, mentre il telefono di Nayun cominciò a suonare come una sirena impazzita a causa della miriade di messaggi che le stavano arrivando.

Hyunjin:
O
Mio
Dio
!!!
Siamo salvi!!!
Il mondo della letteratura è salvo!!
Yren e Jaehyun si sono già mollati!
Pare che non abbiano retto la pressione dei media e lei abbia deciso di lasciarlo
Sono al settimo cielo!!

Nayun:
Innanzitutto io starei lavorando, e secondopoi non sarebbe stata questa grande perdita se lei non avesse più scritto lol

Hyunjin:
Ritira!! Sei l'unica a questo mondo che non apprezza i suoi romanzi! Sei proprio strana

Nayun:
Non parlarmi di stranezze, per oggi ne ho abbastanza!

Hyunjin:
Cioè?? Racconta, aria di gossip alla Beautiful Feeling?

Nayun:
Niente gossip, solo un cliente molto sospetto che viene a comprare primi volumi dei manga più famosi, senza un apparente motivo!
E in più oggi Seungmin era più strano del solito...

Hyunjin:
Chi diavolo è sto cliente? Un otaku alle prime armi? E Seungmin più strano del solito? È possibile?

Nayun:
Sì, insomma era parecchio gentile e accondiscendente

Hyunjin:
Nooo, giura!! Stasera me lo spieghi bene

Nayun:
Va bien! Ora vado prima che torni e mi offra un caffè dell'amicizia!

Hyunjin:
Acida, lol a dopo!

Nayun, ripose il suo telefono nel cassettino e riprese a lavorare, preparandosi mentalmente a portare a termine quella strana giornata.

Beautiful Feeling // Stray KidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora