25. Piton POV

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25.

Piton POV

Capitolo da leggere ascoltando True Faith dei New Order.


Il sole sorge, conquistando timidamento ciò che vedo, dall'alto della torre di Astronomia, squarciando via via l'oscurità e allontanando i terrori notturni.

Non immaginavo quanto davvero ci tenessi a ricercare la luce di questo mattino. Mi è stato chiesto sempre così tanto, che cominciavo a pensare che questo giorno non sarebbe mai arrivato, per me.

E invece eccomi qui.

Un nuovo giorno è annunciato, e quest'alba del 2 maggio 1998, io non avrei nemmeno dovuto vederla. Sarei dovuto morire stanotte.

Appoggiati al cornicione, Leanne e io osserviamo lo spettacolo della natura.

"Severus... Parlami ancora della Teriaca..."

"Perchè?"

"Perchè sei un genio."

Lei mi guarda con palese ammirazione e sorride, giocando col foulard leggero che le copre il collo. L'avventura a Villa Malfoy le ha lasciato per ricordo una profonda e orribile cicatrice sulla gola.

"L'Antidotarii Bononiensis curato da Ulisse Androvaldi nel XVI secolo riporta la ricetta di questo antico rimedio contro il veleno dei serpenti. Il vecchio speziale Tancredi Isolani mi ha spedito molto volentieri una copia dell'antidotario e anche alcuni ingredienti di difficile reperimento, che avrei potuto trovare di una qualche utilità. La difficoltà stava nel trasformare una ricetta che prevede almeno 60 ingredienti, quindi già complessa di suo, formulando un adattamento adeguato alla mia necessità. Raccogliere le scaglie di Nagini, di volta in volta, mi ha consentito di eseguire diversi esperimenti. Ammetto che non insegnare mi ha aiutato moltissimo, fare da babysitter a quelle... teste di legno mi avrebbe deconcentrato spesso.

"Grazie, Severus..."

"Beh, grazie a te..."

"Io ti ho solo dato l'idea, non avrei avuto le competenze per una cosa del genere."

Alzo un sopracciglio, legge il disappunto sulla mia faccia.

"Sei intelligente, ma non ti applichi in pozioni. Al contrario, io mentre preparavo i M.A.G.O. passavo il mio tempo libero tra le riunioni dei Mangiamorte e a migliorare le pozioni contenute in quel ridicolo manuale, che si rifiutano di aggiornare. E tu?"

"Non si può essere bravi in tutto, e comunque entrambe le volte mi sono migliorata in Difesa Contro le Arti Oscure. Non è che abbia proprio vissuto sulle nuvole. Aspetta... Ma, quindi... È per questo che ci dettavi le pozioni, invece di farci leggere dal libro?"

"Sei davvero sicura, di non vivere sulle nuvole?"

Scoppia a ridere.

"Sarò una capra in pozioni, ma almeno non sono tornata indietro invano."

Mi sorride tristemente, con gli occhi colmi di pesantezza, occhi di un'adulta che ne ha passate tante. Occhi di chi riesce a capirmi, credo.

"A proposito di tornare indietro, dovrò distruggere quel maledetto Armadio Svanitore, nascosto nella Stanza delle Necessità. Potrebbe essere usato ancora. Una bella maledizione fracassante dovrebbe vanificare ogni tentativo ulteriore di riparazione. Me ne occuperò appena possibile."

E poi... Ironia del destino, che tempismo perfetto...

Una risata fragorosa, assordante e fastidiosa dietro di noi, la riconoscerei ovunque.

Come per un riflesso incondizionato, estraggo la bacchetta di scatto.

Ecco che il dettaglio importante che avevo dimenticato mi si ritorce contro.

"Troppo tardi, Severus..."

Bellatrix.

Gli Auror l'hanno cercata ovunque, ma si è nascosta bene.

Ed eccola qui, davanti a noi.

Risvegliarsi a HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora