21. Piton POV

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21.

Piton POV

Memorizzo velocemente il messaggio arrivato col Patronus di Shacklebolt:

"Fiorenzo ha convinto il suo branco a collaborare. Stanno tenendo sotto controllo le Acromantule. E si sa, non c'è arcere più letale e preciso di un Centauro. L'Ordine ha confinato i giganti. Ottimi consigli della preside Maxime."

Bene. Ci sono rimasti "solo" Mangiamorte e Dissennatori...

Confortante...

Corro a Malfoy Manor.

Harry a breve si consegnerà al Signore Oscuro.

La villa è monitorata dall'Ordine della Fenice, dall'ES e da molti degli abitanti di Hogsmeade, reclutati da Aberforth tempo fa. Ero scettico inizialmente, ma devo ammettere che mi fa piacere, che abbiano tutti contribuito ad aiutare come potevano. Chi monitorando i Ghermidori, chi coprendo l'ES, chi dando rifugio all'Ordine... Vogliono riprendersi ciò che è loro. Liberarsi da questo regime del terrore. Bravi.

Narcissa e Dobby hanno fatto un ottimo lavoro, li hanno nascosti bene.

C'è anche da dire che non ci sono incantesimi di protezione rilevanti. Lui è troppo pieno di sé, pensa che nessuno oserebbe mai andare a disturbare i Mangiamorte nel loro quartier generale. Quanto si sbaglia.

Hogwarts non è rimasta indifesa, Filius e Pomona hanno intessuto una rete di difesa eccezionale, tra magie intelligenti, piante assassine e armature pronte a proteggere gli studenti con spade e mazzafrusti. Le creature di Hagrid non mancano all'appello, e anche la preside Maxime è rimasta a difesa del castello. Hanno pure minato il ponte.

Il Signore Oscuro è felice.

"Cari amici, Harry Potter è stato così sciocco da pronunciare il mio nome senza alcun riguardo, ed è stato rintracciato dai Ghermidori. È stato catturato coi suoi amichetti, ed eccolo qui davanti a noi!"

Eh già, recapitato come una comoda pizza a domicilio.

I presenti ridono della stupidità del giovane.

Stolti.

Non immaginano minimamente che Potter abbia usato quel tabù come stratagemma apposta, evidentemente perchè gli sembrava il modo meno sospetto, per comparire davanti alla sua nemesi.

Weasley e la Granger vengono scortati nelle segrete dai Ghermidori.

"Eccolo qui, il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto, il famoso Harry Potter!

Hai qualcosa da dire, prima di lasciare questa terra definitivamente?"

Voldemort parla in tono lieto, pregustando la vittoria.

"Pentiti, Tom. Hai fatto cose orribili. Puoi anche uccidermi, ma la tua anima è corrotta! Potrai anche vivere per sempre, ma la tua esistenza sarà misera, se non riconosci le tue colpe! Smettila con questa pazzia!"

"Che ragazzino noioso che sei... È una colpa essere grande, e potente? Riesco a percepire la rabbia nei tuoi occhi... Avremmo potuto fare grandi cose, e potenti, insieme..."

"MAI!"

"Allora, mio caro Harry Potter, la degna conclusione di questa vicenda è una sola... AVADA KEDAVRA!"

Un lampo verde parte dalla Bacchetta di Sambuco, Voldemort sorride follemente. Il giovane Potter si accascia a terra, e dà fondo a tutta la sua abilità attoriale.

Narcissa si avvicina, controlla il corpo.

"È... è morto."

Anche lei è degna di un premio per la migliore finzione di sempre.

Il Signore Oscuro esulta. Dopo tutti quei tentativi, finalmente Harry Potter è morto! Ora la sua vita non sarà più oscurata da qualche ombra profetizzata, niente più nemici, ora ci sarà solo il grande Lord Voldemort!

Applaudono tutti compiaciuti. Mi unisco agli scroscianti applausi.

E lui è in piena estasi.

"Pensa, Severus, mi ero messo in testa che avrei dovuto ucciderti, credevo che la bacchetta non rispondesse pienamente al mio comando, ma la morte di Potter mi ha dimostrato il contrario. Ammetto che mi sarebbe dispiaciuto fare a meno di te."

Mi sorride soave, sembra sincero.

Bella sghignazza senza alcuna grazia.

"Se posso permettermi, mio Signore..."

Questa volta è Lucius a parlare. Un uomo corroso dalla miseria, mi fa pietà.

"Ho parlato con Ollivander, giù nelle segrete, quando l'ho interrogato nuovamente... L'ho fatto per voi... Pare che l'arte delle bacchette sia particolare, e... non occorre uccidere chi ha ucciso il vecchio proprietario, affinchè una bacchetta funzioni... bensì il disarmante. Bisognava uccidere chi ha disarmato Silente..."

Non so dove voglia andare a parare, potrebbe starsene zitto.

Forse, ha bisogno di conferme.

I Carrow, presenti all'omicidio di Albus, ricordo benissimo fossero lì, cominciano a parlottare tra loro.

"Draco ha disarmato Silente..."

"È vero... Severus ha ucciso Silente, ma è arrivato dopo. Draco aveva già disarmato il vecchio... La bacchetta era per terra..."

"L'ho visto anche io..." aggiunge Greyback, asciutto.

Un lampo sugli occhi del Signore Oscuro. Un ghigno voglioso.

"Io sono eccezionale, ma togliere di mezzo il giovane Malfoy farà lavorare ancora meglio la Bacchetta. Con la morte di Draco, sarò inarrestabile!

Lucius! Vai a chiamare tuo figlio. Deve servire il suo Signore."

Al piano di sotto, si sente come un grosso tonfo.

Bella ordina a un po' di gente di andare a controllare. Che ci pensino loro, a badare agli amici di Potter. Lei non è una babysitter.

Intanto, qualcosa muore definitivamente dentro Lucius. Lo percepisco.

Non gli è stato nemmeno chiesto di avere conferma dal vecchio fabbricante di bacchette. Non ha importanza, una scusa vale l'altra, pur di eliminare il sangue dei Malfoy, che tanto ha deluso il Signore Oscuro.


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