E così Ecate sarebbe la responsabile di tutte le mie disavventure...
In quel momento andai in blackout totale. Non sapevo che dire. Non sapevo se avrei dovuto urlarle contro, cercare di tranquillizzarla, non sapevo più niente. Poi Chris fece il suo discorsetto su chi aveva la colpa.
C'erano alcune cose di quel ragazzo che mi impedivano di fidarmi completamente, genitore divino in primo luogo, ma mi piaceva il suo modo in cui ragionare. Sì, Ecate aveva messo in moto gli eventi, ma non era stata lei a pronunciare le due Grandi Profezie, non era stata lei a convincere Luke a rubare la Folgore... niente di quello che mi era successo era colpa sua, anzi se ho ben capito il suo obiettivo era proprio evitare tutto ciò!
Il solo fatto che lei avesse messo la prima tessera del puzzle non significava che potevo accusarla per cose fuori dal suo controllo. Era lo stesso motivo per cui non ero mai stato arrabbiato davvero con mio padre, e onestamente sono felice di avergli dato una seconda possibilità.
Ho perso tanto, è vero, ma ho anche guadagnato tanto. La ragazza più fantastica dell'universo è diventata la mia fidanzata, ho degli amici che non mi tradiranno mai, ho un posto da chiamare casa (due posti da chiamare casa, da quando ho scoperto Nuova Roma), e mamma ha finalmente realizzato il suo sogno di scrittrice accanto ad un uomo che ama. Il tutto coronato da dei poteri fighissimi che non guastano mai. È stata durissima, ma onestamente non vorrei mai un'altra vita.
Ed ora eccomi qui, incastrato nell'ennesima impresa, invece di stare a casa a godermi la 'pensione' da eroe. Ma se potevo dare anche solo una piccola mano a queste persone, volevo farlo. Harry era un ragazzo d'oro che si era trovato incastrato in qualcosa di troppo più grande di lui, e la pressione lo stava soffocando. Gli serviva tutto l'aiuto possibile. E poi, onestamente, Hogwarts mi stava piacendo un sacco. Era così diversa dal Campo Mezzosangue, e contemporaneamente così simile. Dava la stessa sensazione di sicurezza, di rifugio sicuro per gente di tutti i tipi. Valeva la pena rischiare tutto per difendere un posto del genere.
Ma ti ho annoiato abbastanza, passiamo alla storia vera e propria. Quella stessa sera, capii come mai Ecate avesse pronunciato quel "buonanotte".
Sono ad Hogwarts, seduto al tavolo di Tassorosso. Mi guardo intorno, ma non riconosco nessuno. Sposto lo sguardo verso il tavolo degli insegnanti, ma la cosa strana è che non riconosco quasi nessuno. Ci sono ancora Hagrid, e la Mcgranitt, ma sembrano molto più anziani; Poi c'è un tizio che somiglia ad un tricheco, una specie di Napoleone che non ci ha creduto abbastanza...un momento, quella è Sadie Kane!? Come mai sembra avere quarant'anni?
"Abbott, Christine!" Urla la Mcgranitt, distraendomi. Dunque sto assistendo ad uno Smistamento?
Mentre scorrono i nomi, cerco di guardarmi intorno e riconoscere qualcuno, ma nulla accade. Finché non sento un nome che attira subito la mia attenzione.
"Jackson, Proteus!"
Giro la testa così forte che rischio di spezzarmi il collo da solo. Un ragazzino biondo, piuttosto alto per la sua età, cammina verso lo sgabello con testa alta e camminata sicura, ma guardando bene noto che sta cercando di nascondere il nervosismo.
Appena sfiora la sua testa, il cappello urla "GRIFONDORO!" Chiaramente al settimo cielo, il bambino sorride raggiante e spalanca gli occhi, e mi viene un colpo. Sono due occhi di un verde molto intenso...lo stesso che vedo allo specchio tutte le mattine.
Come se non bastasse, stranamente il bambino, Proteus, invece di andare dritto al tavolo di Grifondoro, va prima al tavolo di Tassorosso, ed abbraccia una delle ragazze.
"CE L'HO FATTA, PENNY! HAI VISTO? CE L'HO FATTA!" La ragazza, Penny, sorride orgogliosa e ricambia l'abbraccio. Quando si staccano, riesco a vederla meglio. Avrà massimo tredici anni, ed ha lunghi capelli corvini che le arrivano alla vita e...o miei dei...due occhi di un grigio tempestoso che mi sono molto familiari.
STAI LEGGENDO
Ricordi di un Mondo Segreto - SOSPESA [LEGGERE ULTIMO AVVISO]
FanfictionUna semplice cassetta di fine anni '90 senza neanche un'etichetta. È così che appare questa registrazione. Ma, come dovresti ben sapere tu che stai per ascoltarla, è sciocco giudicare un libro dalla copertina. Non esagero infatti quando affermo che...