XXXII: Un sorso di fortuna

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Salve, sono di nuovo io.

[Buuuuu!]

[Zitto Percy!]

Tutta la scuola si prese un bello spavento dopo la storia della collana. Per un paio di settimane Piper rimase profondamente addormentata, ed eravamo tutti preoccupatissimi. Madama Chips insisteva per mandarla al San Mungo, ma Silente e il resto dell'Ordine preferirono tenerla nell'infermeria della scuola, per evitare che qualcuno fuori da Hogwarts entrasse in contatto con una semidea.

Dato che io e i gemelli non eravamo per nulla d'accordo con tutto ciò, ci organizzammo per darle del nettare di nascosto, ad intervalli regolari. Fu Chris a proporre l'idea, e fui più che felice di accettare, se non altro per avere l'occasione di agire in qualche modo.

Poi, la mattina di Halloween, Piper si svegliò all'improvviso, fresca come una rosa, come se nulla fosse successo. Nessuno seppe spiegarsi cosa fosse accaduto, sembrava non aver mai subito niente.

Sta di fatto che madama Chips decise di tenerla in osservazione ancora qualche giorno, il che vuol dire che Piper si perse la prima partita di Quidditch della stagione: Grifondoro contro Serpeverde.

La mattina della partita fu, come previsto, agitata: i Serpeverde fischiarono e vociarono ogni volta che un membro della squadra di Grifondoro entrò nella Sala Grande.

"Su con la vita, Ron," gridò Lavanda Brown. "Sarai bravissimo, me lo sento!" Ron la ignorò.

"Tè?" Gli chiese Harry. "Caffè? Succo di zucca?"

"Quello che vuoi," rispose Ron cupo, dando un malmostoso morso al pane tostato.

Qualche minuto dopo passò Hermione, così stufa del comportamento di Ron da non voler fare colazione con loro, e si fermò. "Come vi sentite voi due?" chiese esitante, lo sguardo fisso sulla nuca di Ron.

"Bene," rispose Harry, porgendo a Ron un bicchiere di succo di zucca. "Ecco, bevi."

Aveva appena portato il bicchiere alle labbra quando Hermione esclamò: "Non berlo, Ron!"

I due alzarono lo sguardo su di lei. "Perché no?" chiese Ron.

Hermione fissava Harry come se non potesse credere ai propri occhi. "Hai appena messo qualcosa in quel succo."

"Scusa?" Fece Harry.

"Mi hai sentito. Ti ho visto. Hai appena versato qualcosa nella bibita di Ron. Hai ancora la bottiglia in mano!"

"Non so di cosa stai parlando," ribatté Harry, rimettendo in fretta una bottiglietta in tasca.

Avevo notato il movimento, ma Harry non aveva versato nulla; l'aveva solo tirata fuori, l'aveva agitata un po' e basta...oooh, giusto! Bella pensata, Potter, bella pensata.

"Ron, attento, non berlo!" Lo ammonì di nuovo Hermione, preoccupata;

Ron vuotò il bicchiere in un solo sorso e rispose: "Smettila di maltrattarmi, Hermione."

Scandalizzata, lei si chinò in modo che solo Harry potesse sentirla e gli sibilò qualcosa nell'orecchio; lui le rispose con un sorrisetto malandrino, e lei non poté far altro che andarsene via offesa.

La squadra di Grifondoro si avviò verso il campo, mentre noialtri rimanemmo in Sala Grande ancora un po'.

"Salve, compare!" Esclamò la gioviale voce di Chris Cole, mentre si sedeva vicino a me.

"Ciao, Chri... Lari Romani, ma che hai?" Esclamai.

Aveva occhiaie talmente profonde da sembrare due trincee, ed uno sguardo un po' sconnesso, come se fosse ubriaco.

Ricordi di un Mondo Segreto - SOSPESA [LEGGERE ULTIMO AVVISO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora