Mi fermai un istante davanti alla porta, desiderando di essere in qualunque altro posto, poi trassi un profondo respiro, bussai ed entrai.
Le pareti della stanza in penombra erano occupate da scaffali carichi di centinaia di barattoli di vetro, in cui viscidi pezzi di animali e piante erano sospesi in pozioni di vari colori.La mia attenzione fu però attratta dalla scrivania, sulla quale era posato un bacile di pietra poco profondo, coperto di rune e simboli incisi, immerso nella luce delle candele. Lo riconobbi all'istante: era il Pensatoio di Silente.
Mi chiesi che cosa ci faceva lì, e sobbalzai quando la fredda voce di Piton comandò dal buio: "Chiudi la porta, Potter."
Obbedii, con la terribile sensazione di chiudermi in trappola. Quando mi voltai, Piton si era spostato alla luce e indicava senza parlare la sedia di fronte alla scrivania.
"Bene, Potter, sai perché sei qui. Il Preside mi ha chiesto di insegnarti l'Occlumanzia. Questa non è una lezione normale, Potter, ma sono sempre il tuo insegnante e perciò devi chiamarmi 'signore' o 'professore'."
"Sì... signore."
"Dunque, l'Occlumanzia. Come ti ho detto nella cucina del tuo caro padrino, questa branca della magia chiude la mente alle intrusioni e alle influenze esterne."
"E perché il professor Silente crede che ne abbia bisogno, signore?" Domandai, guardando Piton dritto negli occhi e chiedendomi se avrebbe risposto.
Piton ricambiò lo sguardo, poi disse sprezzante, "Dovresti esserci arrivato anche tu, a questo punto, Potter. L'Oscuro Signore è molto abile nella Legilimanzia...la capacità di estrarre emozioni e ricordi dalla mente di un'altra persona..."
"Sa leggere il pensiero?" Chiesi in fretta, sentendo confermare le mie peggiori paure.
"Tu non hai acume, Potter. Non capisci le sfumature. È uno dei difetti che ti rendono un pozionista così scadente." Piton fece una pausa, per assaporare il gusto di insultarmi. "I pensieri non sono un libro che si possa aprire ed esaminare a piacimento. Non sono incisi all'interno del cranio in modo che qualunque intruso possa leggerli. La mente è qualcosa di complesso e stratificato, Potter... o perlomeno, la maggior parte delle menti lo sono." Sorrise, beffardo.
"È comunque vero che chi padroneggia la Legilimanzia è in grado di scavare nella mente delle sue vittime e interpretare correttamente ciò che vi trova. L'Oscuro Signore sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto."
Checché ne dicesse Piton, a me la Legilimanzia sembrava proprio la lettura del pensiero, e non mi piaceva affatto. "Quindi lui potrebbe sapere che cosa stiamo pensando ora? Signore?"
"L'Oscuro Signore si trova a una considerevole distanza e le mura e i terreni di Hogwarts sono protetti da molti incantesimi che garantiscono l'incolumità di coloro che vi abitano. Il tempo e lo spazio sono importanti nella magia, Potter. Il contatto visivo è spesso essenziale per la Legilimanzia."
"Be', allora perché devo imparare l'Occlumanzia?"
"A quanto pare le abituali regole non valgono per te, Potter. La maledizione che non ti ha ucciso sembra aver creato una sorta di connessione fra te e l'Oscuro Signore. Le prove suggeriscono che a volte, quando la tua mente è più rilassata e vulnerabile, tu condividi i suoi pensieri e le sue emozioni. Il Preside ritiene che questo non debba continuare."
Il mio cuore batteva forte di nuovo. I conti non tornavano. "Ma perché il professor Silente vuole che smetta? A me non piace, ma è stato utile, no?Se non avessi visto quel serpente che attaccava il signor Weasley, il professor Silente non avrebbe potuto salvarlo, vero? Signore?"
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Ricordi di un Mondo Segreto - SOSPESA [LEGGERE ULTIMO AVVISO]
FanfictionUna semplice cassetta di fine anni '90 senza neanche un'etichetta. È così che appare questa registrazione. Ma, come dovresti ben sapere tu che stai per ascoltarla, è sciocco giudicare un libro dalla copertina. Non esagero infatti quando affermo che...