Scendo dall'aereo e posso finalmente sgranchirmi le gambe, ma soprattutto sono sollevata dal fatto di essermi tolta di torno quella puzza estenuante di cipolla. La mia piccola vecchia città Santa Barbara, a dir la verità un po' mi è mancata, forse un po' tanto; qui ho lasciato tutto in sospeso, amicizie, nuovi amori, litigima ora che sono tornata anche se per poco la cosa mi mette un po' d'ansia perché è come se le cose si fossero congelate per un momento ma ora avesse riiniziato a scorrere tutto, sono preoccupata, ma sapevo che prima o poi sarebbe successo. Entro nel primo hotel che trovo, domani mattina penserò a come arrivare al cimitero anche se non è molto lontano.
Alle 10:00 sono già in piedi, non sono riuscita dormire per molto in realtà. Esco dall'hotel e decido di arrivare a piedi al cimitero in modo da potermi fare un giro per la città e rivederla dopo tanto. Quando arrivo e mi ritrovo davanti al cancello d'entrata prendo un respiro profondo e faccio il primo passo; nella mano stringo i fiori che le ho comprato al fioraio all'angolo della strada, non ci metto tanto a trovare la sua tomba, è ricoperta da tutti i suoi peluche e le letterine che le sue amiche le hanno scritto, i fiori sono freschi quindi suppongo che ci sia ancora qualcuno che le faccia ancora visita e sono più che sicura che si tratti della sua migliore amica Clare, inizialmente veniva a passare le giornate con me in modo da non farmi sentire troppo la mancanza di Kessie, anche se credo che a volte lo faceva per sé stessa e per sentirsi in qualche modo più vicina alla sua amica, ma col tempo ha iniziato ad avere i suoi impegni e quindi non ci siamo viste più. Credo che non l'abbia mai superata, erano troppo unite perché qualsiasi cosa potesse dividerle. Mi avvicino e sistemo i fiori insieme a quelli che ha comprato Clare, poi mi soffermo a guardare la sua foto; il suo volto sorridente e le bionde trecce che tanto amava. Mi ricordo quando gli avevano scattato quella foto
"Amy veloce dobbiamo andare, è il mio primo giorno all'high school e vuoi farmi fare tardi?!" gridò mia sorella
"Non voglio farti fare tardi, ma non riesco ad allacciarmi le scarpe" mi lamentai io che stavo imparando a fare il fiocco ai lacci
"Voglio farvi qualche foto però prima di andare!" esclamò mia madre entusiasta mentre mio padre era semplicemente lì a guardare Kessie e lo vidi emozionarsi, mentre io combattevo ancora con quelle fastidiose scarpe.
"Ok ma io voglio farle con Amy" disse Kessie
"Va bene ma una da sola la devi fare per forza, oggi è il tuo giorno" le disse mia madre "dai sorridi" continuò poi e subito lei chinò leggermente la testa da un lato e fece uno di quei suoi sorrisi che sapevano migliorarti le giornate. Quando riuscii finalmente a vincere la lotta contro i lacci la raggiunsi e mamma continuò a scattare foto.
Le lacrime iniziano a scendere senza preavviso e non riesco più a trattenerle, le lascio cadere sulla dura e fredda pietra. Io l'avevo abbandonata, per tutto questo tempo era rimasta senza di me, ero io per lei ad essere morta e più ci penso più ci sto male.
Dopo aver passato tutta la mattinata a parlarle e piangere, decido che forse era giunto il momento di salutarla.
"Tornerò presto sorellona" dico accarezzando la pietra e allontanandomi solo dopo aver guardato per un'ultima volta quella foto. Chissà cosa avrebbe scelto di studiare al college, magari avrebbe fatto la pediatra, le piacevano i bambini, ma era anche molto studiosa e intelligente e nessuno le avrebbe tolto la laurea in medicina o probabilmente avrebbe potuto fare ingegneria, ma credo non fosse molto da Kessie. Mentre faccio un giro guardando le vetrine della mia vecchia città, senza volerlo il mio corpo mi porta fino alla mia vecchia casa; è vuota, nessuno l'ha comprata, non ci avevo mai fatto caso ma è così triste vista da fuori e anche viverci non era un granché, per il semplice fatto che quando abitavamo qui nonostante il bel rapporto che avevo con mia madre era come se non ci conoscessimo a volte, non volava una mosca, spesso il silenzio diventava padrone per settimane o addirittura mesi. Come ho fatto a non rendermene conto? Se penso alla casa di ora a Miami mi viene da sorridere e mi manca, siamo così allegri e credo che forse anche io sono molto più felice
"Che ci fai qui?" dice la voce proveniente da dietro di me e quando mi giro vedo il mio vecchio gruppetto di amici e amiche, compreso il mio ragazzo o meglio ex quasi ragazzo. Proprio così: prima di andarmene mi stavo frequentando con un ragazzo, non ci ho mai fatto nulla, neanche un bacio, le cose stavano andando bene fino a quando non ho iniziato ad avere dei sospetti che mi hanno fatto rallentare molto nella relazione e continuavo a ripetergli che mi serviva più tempo per ufficializzare la cosa. I miei sospetti però a quanto pare erano veri dato che tiene per mano...la mia migliore amica ormai ex anche lei. Solo ora mi rendo conto di non aver ancora risposto alla domanda di quest'ultima
"Ehm niente, cose mie" dico
"Cos'è? Non ci racconti più nulla? Ormai per te facciamo più schifo dei tuoi nuovi amichetti vero?!" dice
"Tessa, per favore non è giornata" sospiro
"Ti sei rifatta una vita e mia lasciato qui, di merda in uno dei miei momenti più difficili" mi rinfaccia; prima che me ne andassi infatti i suoi genitori si stavano separando
"Tessa, ne abbiamo già parlato prima che mi trasferissi...lo sai benissimo che io i rapporti a distanza non riesco a tenerli. Non lo so fare e ti avevo anche avvisata" ribatto
"Ma per favore! Erano tutte scuse, sei sempre stata una pessima amica" dice guardandomi con aria schifata
"Se vogliamo dirla tutta tu non sei stata da meno. Mentre ero ancora qui te la facevi con il ragazzo che mi piaceva e con cui mi stavo frequentando! Come dovrei definirti?" la istigo lasciando intendere il mio "complimento", lei spalanca gli occhi.
"E tu" dico poi rivolgendomi al ragazzo "fai schifo quanto lei"
Gli altri del gruppetto continuano a guardare la scena in silenzio e man mano decidono di andarsene senza dire una parola.
"Sai quanto mi importa delle tue parole? Zero! E comunque stai attenta cara, ci siamo un po' informati riguardo la tua scuola e le persone e ti consigliamo vivamente di non frequentare certe persone o la storia si ripeterà, ma forse tu farai una brutta fine" dice con un ghigno il mio ex "ragazzo" e quelle parole, non so perché, mi fanno venire i brividi. Mentre io rimango lì a lasciare che quelle parole prendano il possesso della mia testa, loro finalmente se ne vanno.
La giornata passa veloce e sono già sull'aereo che mi sta portando a casa, sì, a casa perché è proprio questa la parola giusta; nonostante tutto è stata una giornata difficile ma soprattutto molto triste, il mio umore sotto zero. A mezzanotte e mezzo per fortuna sono in aeroporto e guardandomi attorno finalmente trovo Louis che mi aspetta. Mi avvicino
"Hey sweetie" dice stringendomi in un abbraccio ed io mi sento subito a mio agio tra le sue braccia che sono lì a proteggermi
"Ciao" dico con un tono di voce che probabilmente a lui è sembrato strano dato il modo in cui mi ha guardato. Andiamo verso la sua auto e presto siamo per le strade di Miami
"Com'è andata?" mi chiede
"B-bene" dico ma lui mi guarda alzando un sopracciglio "ok, non ho voglia di parlarne, ormai è un capitolo chiuso della mia vita e in questo momento il mio umore non aiuta" continuo
"Non ti preoccupare" dice, parcheggiando la macchina di fronte al vialetto di casa mia, e io gli sorrido
"Grazie Lou" dico e lui di tutta risposta mi sorride
"Buonanotte piccola" mi dice poi lasciandomi un bacio sulla fronte
"Notte" sorrido e dopo poco entro in casa.
Il silenzio regna e capisco che dormono tutti, la cosa mi rilassa; ricevere una miriade di domande da parte di mia madre a quest'ora non sarebbe stato troppo bello. Salgo in camera e dopo essermi messa il pigiama esco un po' sul terrazzo. Tutta questa pace mi rilassa, ma ben presto viene interrotta
"Hey, dove sei stata?" chiede la sua voce, mi giro e ci sono due occhi verdi che mi scrutano; non è più arrabbiato con me come l'ultima volta che l'ho visto
"Beh è una lunga storia" mi siedo sul divanetto e lui con me ed io inizio a raccontare tutta la storia a grandi linee.
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Sex lesson ||H.S.||
FanfictionSe i sex lesson non fanno per voi questo è il posto sbagliato, se invece è il contrario, bhe...leggete..