17

5.9K 112 35
                                    

Una volta a casa vado nella mia camera e mi butto sul letto, ripensando a quello che è appena successo arrossisco e mi copro il viso con le mani, lui è così esperto, così sicuro di sé in tutto quello che fa e non posso far altro che pensare che in realtà per sapere bene come muoversi vuol dire che ha parecchia esperienza. Chissà quante ragazze ha fatto sentire come mi sono sentita io oggi e poi chissà come le ha scaricate, qualcuna ha sicuramente sofferto, magari credeva di essere amata e invece veniva usata solo per "giocare" e per soddisfare le sue esigenze. Avrà già detto a qualcuna quello che ha detto a me? Le avrà detto che con lei si sentiva come non si era mai sentito? In questo momento stavo realizzando che forse mi sono fatta abbindolare dalle sue parole, lui effettivamente non mi conosce e io non conosco lui, come fa a farmi intendere che quasi mi ama senza che mi conosca davvero? Che stupida sono. Da quando ho scoperto che sarei venuta qui mi ero promessa di non dare troppa confidenza agli altri, ma soprattutto di non dare troppa fiducia e ovviamente ho fatto esattamente il contrario, come al solito.

La serata trascorre tranquilla anche se prendo sonno a notte inoltrata.

Quando mi sveglio guardo l'orologio e... 15:00. O mio Dio! Non posso credere di aver dormito così tanto, mi alzo dal letto e scendo di sotto dove non trovo nessuno e infatti adesso mi spiego come sia possibile che mi sia svegliata a quest'ora. Non ho ben capito perché quasi tutti i sabati mamma e Des non sono a casa, sarà che avranno una loro tradizione?! A volte vorrei davvero aver ripreso da lei, tutta quella spensieratezza, quell'aria innocente e leggera che ha sempre; per fortuna però non ho ripreso da mio padre, lì sarebbe stato un problema; è evidente che ho ripreso dalla nonna, la mamma di mamma e più in particolare credo di avere lo stesso carattere di La suoneria del telefono interrompe i miei pensieri, lo afferro e sul display leggo il nome di Harry.

"Pronto" dico

"Buon giorno cara, come stai?" chiede

"Anche a te. Bene, dimmi tutto"

"Sono più che sicuro che tu non abbia mangiato e neanche io l'ho ancora fatto, vuoi qualcosa in particolare?"

"Beh effettivamente avrei voglia di MC" affermo

"Perfetto, qualche minuto e sono lì"

E così è stato, vado ad aprire ad Harry che appena entra mi lascia un bacio sulle labbra e va in cucina. Non so cosa mi prende, ma mi sembra di amarlo e allo stesso tempo non vorrei essere qui con lui, lo raggiungo e iniziamo a mangiare. Parliamo del più e del meno finché non guardo di nuovo l'orario e mi accorgo che tra una chiacchiera e l'altra sono le 18:15. Non posso credere che abbiamo parlato tutto questo tempo.

"Per questo ti dicevo che anche gli zombie sanno essere brave persone" dice riferendosi al nostro discorso sugli zombie e ha iniziato così a raccontarmi un film

"Ok ok! Comunque ora devo andare a prepararmi" dico alzandomi

"Perché? Dove vai? Non passiamo insieme la serata?" chiede e credo che sia giunto il momento di dirgli della mia uscita in programma con il suo amico

"Ehm, in realtà alle 20:00 passa a prendermi Louis" dico abbassando lo sguardo

"Ah. E quando avevi intenzione di dirmelo? Ma soprattutto, perché ci esci, non ti basto io?"

"Harry, non sei il mio ragazzo e neanche mia madre per questo non vedo il motivo per cui dovei dirti tutto" dico

"Vabbè lascia stare" dice alzandosi e uscendo di casa sbattendo la porta. Tiro un sospiro di sollievo, pensavo l'avrebbe presa peggio.

Vado in bagno per farmi una doccia calda, siamo quasi a novembre e qui per fortuna sta iniziando ad arrivare l'inverno. Lascio che l'acqua mi lavi anche la mente oltre al corpo. Quando esco dalla doccia mi sciugo velocemente i capelli lasciandoli sciolti, vado in camera e opto per un pantalone a quadri neri molto carino e un maglioncino grigio, prendo la borsetta ci sistemo l'essenziale. Alle 20:00 in punto Louis è sotto, esco di casa ed entro nella sua auto.

"Hey sweetie" mi dice lasciandomi un bacio sulla guancia

"Ciao" dico sorridendo e dopo il suo bacio le mie guance avvampano, non so cosa mi prenda, anche il mio stomaco non collabora in questo momento, provo una sensazione strana, ma credo sia dovuta al fatto che oltre al "pranzo" delle 15 non ho più messo nulla sotto i denti quindi potrebbe essere la fame. Alla radio passa Bad Liar degli Imagine Dragons e Louis alza il volume per questo iniziamo a cantarla a squarciagola, quando finisce la canzone siamo arrivati e alla vista di tutte le luci di quelle attrazioni mi sale l'ansia ma allo stesso tempo mi sento tranquilla perché so che c'è Lou con me. Scendiamo dalla macchina e lui mi cinge le spalle con il suo braccio, con lui mi sento come se fossimo una vera coppia in certi momenti.

"Bene bene, direi di iniziare subito in quarta" dice e mi guarda con un ghigno "pronta a salire lassù?" chiede indicandomi la montagna russa più grande di tutto il parco

"Oh no! Non ci pensare neanche per scherzo!" dico

"Mmh, vedremo...ti ci porto anche a costo di dovertici trascinare" ridacchia

"No okok, vengo con i miei piedi" dico alzando gli occhi al cielo.

Ed eccomi qui, in attesa che questa stupida montagna russa parta e finisca il più presto possibile. Non posso credere di aver ceduto seriamente ai suoi capricci, ma cosa mi è saltato in testa! La giostra inizia a muoversi e istintivamente afferro la mano di Louis che è al mio fianco, quando prende velocità e inizia a girare e fare percorsi strani chiudo gli occhi e stringo il più forte possibile la sua mano, lasciandomi anche sfuggire qualche urlo infatti sento la sua risata. Quando questa stupida giostra smette di funzionare scendiamo e io mi sistemo i capelli.

"Che male!" dice guardandosi la mano rossa e io ridacchio

"L'hai voluto tu"

"Sappi che se mai dovrai partorire io non entrerò mai e poi mai con te in sala parto" afferma deciso e io scuoto la testa e gli tiro un colpetto sulla spalla

"Uh, guarda quel peluche gigante che bello!" dico quasi come se fossi una bambina

"Andiamo a prenderlo!" dice e ci dirigiamo verso quello stand dove per vincere bisogna sparare pallottole di plastica alle lattine, lui si fa dare una pistola ed inizia a cercare di colpirle

"Vuoi provare?" mi chiede ed io annuisco. Mi prende la mano e si posiziona dietro di me e mi sistema le mani e le braccia per farmi sparare, quando mi sento pronta premo il grilletto e prendo in pieno una lattina

"Wow! Ma come siamo espertedevo iniziare a tremare?!" dice ridendo e io lo seguo

"Sì, dovresti" dico poi

Finite le pallottole, la ragazza che gestisce lo stand si avvicina a noi per chiederci quale premio volessimo e Louis scelse il peluche gigante che mi aveva visto desiderare, quando lo ebbe tra le mani me lo passò e io gli diedi un bacio sulla guancia che lui apprezzo molto. La ragazza davanti a noi salutò Lou facendo gli occhi dolci e in quel momento ebbi un altro attacco di fame e non so perché automaticamente la guardai male, afferrai la mano di Lou e lo trascinai via. Non so il perché della mia reazione, ma so che lo sguardo della ragazza mi aveva irritato parecchio e Louis sembrava essersene accorto.

"Che succede sweetie?" chiede

"Nulla. Grazie del peluche!" dico cercando di cambiare argomento e lui sorrise

"Di nulla, hai fame?" mi chiede ma non so il perché rispondo di no

Sex lesson ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora