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Mi mette giù solo una volta che siamo nel bagno delle ragazze. Lo guardo male

"Prima di tutto ci hanno visto tutti e mi da altamente fastidio che tu abbia attirato così tanto l'attenzione e secondo sei nel bagno sbagliato, se ci vedono è la fine" dico arrabbiata

"Primo non mi interessa di quello che pensano gli altri, secondo mi hanno visto che sono entrato qui e quando entro qui nessuna si azzarda ad entrare" dice tranquillo

Che fastidio! Che poi ciò significa che non è la prima volta che viene qui dentro e non voglio sapere cosa è venuto a fare qui. Si avvicina a me e posiziona le sue mani sui miei fianchi portandomi ancora più vicina in modo da farmi sentire la sua presenza.

"E poi è inutile che ti arrabbi perché non ho paura di uno scricciolo alto 1.55" dice ridacchiando e la mia espressione diventa subito ancora più arrabbiata ma ovviamente su di lui non fa effetto quindi mi addolcisco, ma appena mi ricordo della sua vicinanza arrossisco.

"Scusa ma io non ho ancora capito perché tu sia venuto a prendermi così urgentemente in mensa non facendomi godere la mia buonissima pausa pranzo" dico

"Beh..io semplicemente, avevo voglia di te" dice come se niente fosse

"Spero tu stia scherzando! Ma ti rendi conto?! Non sono mica il tuo giocattolino che lo usi quando ti pare!" dico più arrabbiata che mai

"Hey, non voglio litigare" dice avvicinandosi di più e facendomi una carezza sul viso e io quasi mi sciolgo, ma non posso cedere

"Neanche io, ma non è giusto quello che fai" dico

"Non voglio nulla di tanto speciale, solo stare con te per un po' perché non possiamo farlo davanti a tutti"

Non voglio cedere, il suo comportamento non è corretto; però non si comporta mai così nei miei confronti ed è per questo che mi rilasso e lo lascio fare. Mette le mani sui miei fianchi e mi avvicina a sé, questo gesto così semplice mi fa impazzire, sento la sua presenza e ad essere sincera i miei slip urlano pietà. Si avvicina al mio viso e con lo sguardo mi chiede il permesso per un bacio, io semplicemente non voglio aspettare ancora e allora mi fiondo sulle sue labbra, le nostre lingue iniziano a muoversi insieme; la sua è calda e buona, ha il sapore di menta e mi piace tantissimo. Mi prende in braccio e mi appoggia al muro, continuiamo a baciarci per un po' fino ache una campanella non ci distrae e ci fa tornare alla normalità. Ci stacchiamo e lui mi mette giù, lo guardo e sorrido, fa un ghigno come a dire 'vinco sempre io' e il mio odio nei suoi confronti torna più forte di prima.

"Stronzo" dico ed esco velocemente dal bagno. Non dovrebbe farmi questo effetto e invece continuo a cadere nelle sue trappole, è così esperto...e cosa c'è di più divertente per un maestro indisponente se non prendersi gioco degli allievi? Non capisco cosa passi nella sua testa e perché ormai non possiamo provare ad intraprendere una relazione senza preoccuparci degli altri. Ma se la mia fosse solo una semplice attrazione fisica? Mai nessuno mi aveva fatto sentire così prima d'ora e forse è per questo. Non capisco cosa ci sia nella mia testa, ma ora non è il momento di pensarci. Entro nell'aula di metematica e mi metto a sedere al mio posto.

Quando la campanella annuncia la fine delle lezioni faccio un sospiro di sollievo e sistemo le mie cose velocemente, mi affretto per uscire dall'istituto, ma come puntualmente accade da quando ho messo piede in questa scuola, qualcuno mi ferma e io mi giro. Louis è di fronte a me

"Torni con me?" chiede

"No" dico rigirandomi e continuando a camminare ma di nuovo mi ferma

"Che hai?"

"Hai bisogno anche di chiedermelo? Penso tu sappia benissimo e per questo non ho voglia di stare con te" dico

"Ma io non-" inizia

Sex lesson ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora