Sex lesson ||H.S.||

9

Stiamo ridendo da mezz'ora per i racconti del padre di Louis, ho lo stomaco che fa male per le troppe risate e le lacrime agli occhi. Guardo Louis che guarda me e continua a ridere.

"E' il momento del dolce!" esclama mia madre interrompendo le risate 

"Io sono piena, scusate vado sopra" dico e salgo. Sento dei passi che mi seguono e sono certa che sia Louis 

"Ora ho capito da chi hai ripres-" mi giro ridacchiando, ma mi ritrovo davanti un Harry con un'espressione indecifrabile, mi afferra la mano e mi trascina nella mia stanza.

"Cos'è questa amicizia così stretta con Louis?" urla e io indietreggio

"A te cosa importa? Io sono abbastanza grande per potermi scegliere le amicizie!" urlo a mia volta "non sei tu che decidi la mia vita" aggiungo

"Ti avevo chiesto di lasciarlo stare..." abbassa la voce

"Scelgo io cosa è meglio per me e lui in questo momento lo è. E' l'unico che riesce a farmi sorridere e stare spensierata nonostante la situazione in questo periodo per me non è delle migliori" do voce ai miei pensieri 

"I-io...lo so che con te mi sono sempre comportato male con te da appena ci siamo conosciuti, ma non riesco a starti lontano" guarda in basso mentre si gratta la nuca

"Sì, ti sei comportato in modo a dir poco pessimo e sinceramente di continuare a stare male non ne ho voglia. Ho iniziato una nuova vita qui e non voglio che vada a rotoli quindi per me è chiusa qui. Ti chiedo solamente di non importunarmi più, il saluto mi basta" mi guardo le punte dei piedi cercando di trattenere le lacrime e non so il perché, lo conosco da pochissimi giorni ed è già diventato troppo importante. Lui mi guarda e io trovo il coraggio di guardarlo negli occhi, anche i suoi occhi sono lucidi, guardo verso la porta e vado ad aprirla, facendo capire ad Harry che voglio che esca e lui senza dire più nulla, a testa bassa, va via, entrando nella sua stanza e chiudendosi a chiave. 

Mi asciugo le lacrime e scendo sotto per andare a salutare Louis. Appena mi vede, scruta il mio viso e si accorge subito che qualcosa non va. Mi abbraccia per salutarmi e mi sussurra

"Cosa succede?" 

"Nulla, è tutto a posto, sono solo un po' stanca" forzo un sorriso e ricambio l'abbraccio, stringendolo forte. Mi rivolge uno sguardo di disappunto, per farmi capire che non mi credere, io accenno un sorriso e mi stacco dall'abbraccio. Quando mia mamma chiude la porta, salgo in camera mia e vado ad accendermi una sigaretta sul terrazzo. E' ancora molto caldo qui e non vedo l'ora che arrivi l'inverno e il Natale; anche se pensandoci bene quest'anno io e mamma non siamo sole come gli altri anni e la cosa mi fa innervosire. Passavamo le vacanze di Natale in posti bellissimi, da sole perché papà aveva sempre qualcosa di meglio da fare, a spettegolare e immaginando la vita delle persone sconosciute che incontravamo. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mia madre, le raccontavo tutto, mi confidavo con lei, è sempre stata la mia migliore amica oltre che mia madre. Da quando siamo qui però le cose sono cambiate, sono contenta per lei che ha trovato qualcuno che la ama, ma io ormai credo di aver preso il secondo posto. Non mi cerca, non è interessata a quello che faccio e il mio caro patrigno non è da meno, probabilmente non sa neanche quanti anni ho. Cerco di restare tranquilla, ma ormai credo di essermi innervosita. Spengo la sigaretta e rientro in camera. Guardo il telefono e noto di essere stata aggiunta per un evento. Questa sera c'è una festa organizzata da una delle confraternite universitarie vicino la scuola. Non so chi possa avermi invitato dato che non conosco nessuno, ma mi è venuta una certa voglia di andare. Cerco il nome di chi mi ha aggiunto, Matt Brown, decido di scrivergli per chiedere informazioni. 

"Ciao, sono la nuova ragazza del liceo. Ho visto l'invito all'evento, sapresti darmi qualche informazione più precisa?"

"Ciao, parlano tutti di te, sembri interessante, se ti va la festa è da me, qui è già pieno quindi ti conviene sbrigarti. Hai il passaggio o passo io da te? Abiti da Styles vero?"