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"Un ultimo colpo" avevo detto a Maca.
Intendevo la rapina, non alludevo all'ultimo proiettile che quei bastardi dei Messicani mi hanno conficcato al petto.
"Un ultimo colpo e ce ne andiamo col botto" avrei potuto evitarlo, il problema è che io voglio sempre di più, non mi accontento mai.
Ora sono qui bloccata in un lettino d'ospedale e a stento riesco a parlare. Sono stata fortunata ad essere stata soccorsa, anche se dalla polizia.
I medici hanno tutto sotto controllo, persino il tumore che non accenna a volersene andare.
Ora la mia libertà è in stand by ma almeno sono viva.
La bionda starà sicuramente assaporando la sua di libertà, gliel'ho detto "non sei più sola, non guardarti indietro", penso non sappia che sono viva ed è meglio così... La metterei di nuovo in pericolo.
Non so ancora quanto mi daranno per le rapine precedenti, ma non mi importa, non ho nessuno che mi aspetta là fuori ormai.
Ora sono sola più che mai.
Più sola di quando mi hanno costretto a sposare un uomo che non amavo.
Più sola di quando mi hanno strappato via mia figlia dalle mie braccia.
Più sola di tutte le volte che hanno cercato di farmi fuori.
Più sola di quando mi hanno sparata e lasciata a terra in mezzo al deserto.
Più sola di quando ho affogato ogni mio dolore.
Ora sono sola ma più forte che mai.

Il Diario Di Zulema ZahirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora