5.

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Piccola mia, è incredibile quanto la vita sia piena di brutti scherzi.
La tua morte è stata uno di quelli.
Avrei voluto dedicarti più tempo.
Avrei tanto voluto vederti spuntare il tuo primo dentino, sentirti dire la tua prima parola, vederti muovere i tuoi primi passi e crescere.
Avrei voluto farti il bagnetto, allattarti e creare quel legame indissolubile che solo madre e figlia possono avere.
Avrei voluto portarti a scuola, darti consigli, asciugare le tue lacrime.
Avrei tanto voluto che non ti avessero portata via da me.
Avrei voluto passare più tempo con te, cantarti altre volte la ninna nanna e rimboccarti le coperte.
Avrei voluto raccontarti tante storie, insegnarti la differenza tra il bene e il male, ad essere una vera Donna.
Ti ho ritrovata, per un assurdo scherzo del destino, nel mio stesso carcere e con la stessa facilità con cui ti hanno reintrodotta nella mia vita così ti hanno fatta uscire.
Mi dispiace se per colpa mia, per fare del male a me, ti hanno spinta da quell'elicottero.
L'ho letta la tua lettera sai? Proprio in quegli istanti.
So che tu non leggerai mai questa mia pagina di diario ma io scrivo, lo faccio lo stesso, ho bisogno di sfogarmi e ora solo così posso farlo.
Avrei voluto dartelo io il tuo nome, avrei voluto darti tutto il mio affetto, avrei voluto proteggerti da questa vita ingiusta.
Mi manchi sai? E mi maledico per la vita che non sono riuscita a darti. Sei la cosa più bella che abbia mai fatto, mamma.

Il Diario Di Zulema ZahirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora