Theo

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"Theo"
Mi guardò curioso e mi fece accomodare.
Mi sedetti sul divano e mi asciugai le lacrime.
In tanto il mio migliore amico mi guardava aspettando una spiegazione che non tardó ad arrivare.
"Ho lasciato Liam" sussurrai.
Subito sgranó gli occhi.
"Cosa? Perché?"
Esitai.
"Lo sai che puoi dirmi tutto, vero?"
"Si lo so, ma..."
Dovevo dirglielo.
Forse non avrebbe fatto male.
"Promettimi che non dirai niente a nessuno, o Stiles muore"
"Va bene... ma cosa centra Stiles?"
Presi un grosso respiro e raccontai. Gli raccontai tutto. Anche le regole che James mi aveva imposto.
Intanto lui mi guardava scioccato e preoccupato.
"Dobbiamo dirlo a Scott" disse dopo che io finì di raccontare e prese il telefono.
"No!" Dissi gesticolando.
"Se no Stiles muore"
Si fermò.
"Cazzo giusto!" Disse frustrato posando sul tavolo il cellulare.
"Come facciamo?" Mi chiese.
Lo guardai triste.
"Non ne ho proprio la più pallida idea.
Domani viene a prendermi una ragazza del suo branco" lo informai.
"Ah. E... come fai con Liam? Dormi a casa sua?"
"A questo proposito... possodormiredate?" Gli chiesi tutto d'un fiato.
"Certo"
"Grazie! Mi hai appena salvato da una morte certa di imbarazzo" dissi ridendo. Anche lui si unì a me e andò in cucina per preparare la cena.
Io invece mi misi sul divano e accesi la tele.
Però non la guardai veramente. La mia testa era da tutt'altra parte.
Era a Liam.
Chissà cosa starà passando adesso Liam.
Sarà triste?
Sarà felice di essersi liberato un peso?
Continuavo a farmi delle domande molto paranoiche.
Intanto, anche se non me ne accorgevo subito, delle lacrime silenziose scendevano lente sulla mia guancia.
Era una situazione di merda.
Avevo lasciato il ragazzo che amo, uno dei miei migliori amici rischia costantemente la morte, devo lasciare il mio branco...
Intanto io continuai a piangere e, quando una mano mi si posò sulla spalla, sobbalzai.
"Abbie..." sussurró.
"Mi serve alcool" annunciai convinta.
"Non credo sia una buona idea"
Lo guardai malissimo.
"Vengo con te" disse.
Prendemmo la macchina e ci avviammo verso la discoteca più vicina.
Non mi importava se non mi ero messa un vestito apposta,  avevo bisogno di dimenticare.
Anche solo per una serata.
O per delle ore.
O per dei minuti.
O per dei secondi.
Avevo bisogno di dimenticare.
Entrammo e ci posizionammo vicino al bancone.
Non so quanti drink presi.
So solo che Theo continuava a dirmi di smetterla di bere, ma ovviamente io non lo ascoltavo.
Andai in pista a ballare e mi scatenai.
Piano piano mi dimenticai il perché ero lì.
Sentì qualcuno prendermi per mano e trascinarmi fuori dalla discoteca.
Risi anche se non ne sapevo il motivo.
Mi ritrovai dentro un auto.
Guardai ridendo il ragazzo vicino a me.
"Theo. Perché ce ne siamo andati? Io mi stavo divertendo" mi lamentai.
Gli toccai i capelli.
"Oh! Ma sono soffici!"
Theo sbuffó.
Fermò la macchina e scendemmo.
Aprì la porta e io mi buttai sul divano.
Appena feci questo scatto, sentì la nausea.
Corsi in bagno e vomitai rigettando l'anima.
Sentì tenermi i capelli e immaginai fosse il Theo.
Mi pulí la bocca con la carta igienica e mi appoggiai alla vasca portandomi le gambe al petto.
Ora il ricordo di quello che avevo fatto a Liam si ripresentó e io mi sentì di nuovo tremendamente in colpa.
"Vieni"
Theo mi porse la sua mano, che afferrai, e mi aiutò ad alzarmi.
Mi portò in camera sua e mi porse una sua maglietta e dei pantaloncini.
Lui uscì dalla stanza e io, con gesti meccanici, indossai quel "pigiama".
Mi sdraiai sul letto e lui mi rimboccó le coperte.
Stava per andarsene, ma gli presi la mano supplicandolo con lo sguardo.
"Ti prego resta"
Annui e mi cinse la schiena con le braccia.
Iniziai a singhiozzare mentre Theo cercava di tranquillizarmi.
Andammo avanti così quasi per tutta la notte, poi alle 4:00 mi addormentai finalmente.
Bip bip
Sentì la sveglia suonare e grugní.
Theo la spense passandosi una mano sul viso.
"Scusami per ieri" gli dissi sincera.
"Non importa, tutto per la mia migliore amica"
Sorrisi davanti a quell'affermazione.
Andai in bagno e mi guardai allo specchio.
Ero conciata davvero male.
Avevo gli occhi rossi per il pianto, delle occhiaie viola molto marcate e puzzavo di alcool.
Mi vestí e provai a nascondere le occhiaie con il trucco, ma fu tutto inutile.
Il campanello suonò e scesi le scale.
Aprì la porta e mi ritrovai davanti una ragazza con un casco in mano.
"Sei Claire?" Le chiesi.
"Esatto. Dai, andiamo"
Era stranamente gentile.
Mi girai e vidi Theo sulle scale.
Sembrava abbastanza infuriato.
Gli feci un cenno della mano e seguì Claire.
Davanti a noi c'era una moto nera molto grossa.
Claire si posizionó sopra a questa e mi fece cenno di salire.
Salì riluttante e mi strinsi a lei.
Avevo un po' paura delle moto.
Sentì una risata provenire da lei e partì a tutto gas.
Quando arrivammo a scuola notai che ci guardavano tutti.
Scesi togliendomi il casco.
Subito si avvicinarono Scott e il suo branco che mi guardarono confusi.
(Tutti tranne Theo).
"Ab, che ci fai con lei? Lo sai che è nel branco di James" mi chiese Lydia.
"Certo che lo so" dissi mostrandomi fredda.
"Ormai sono nel suo branco"
Tutti mi guardarono scioccati.
"Non puoi farlo!" Mi disse Liam.
Lo guardai alzando un sopracciglio.
"Certo che posso"
"Andiamo" mi disse Claire.
Superai Scott dandogli una spallata e lanciai un'occhiata triste a Theo che ricambió altrettanto dispiaciuto.
Ci avviammo verso James e il suo branco che ci guardavano con un sorriso sulle labbra.
"Cazzo sorridi?" Gli dissi sgorbutica.
Alzò le mani in segno di resa continuando a ridere.
Mi avviai a lezione e mi sedetti in penultima fila.
Dietro di me si sedette un beta di James e vicino a me Mason.
Si girò e mi guardò.
"Perché mi fissi?" gli chiesi girandomi.
"Perché sei andata con lui?"
"Perché lo vedete come il cattivo?"
Mi guardò ovvio.
"Perché lo è!"
Scossi le spalle.
"Secondo me siete voi i cattivi"
"Come potremmo?" Mi chiese.
Non risposi alla sua domanda.
Mi stavo comportando proprio da stronza.
"Perché hai lasciato Liam? Quando stavate insieme era tutto così... intenso"
Sorrisi. Era divertente quando diceva:"intenso".
Misi di nuovo la maschera da stronza.
"Mi sono accorta che non lo amavo veramente..."
"Non ci credo. Ho sempre visto come lo guardavi e ti posso assicurare che quello era amore."
Non risposi.
"Cosa è successo?" Mi chiese più dolce.
"Centra con James? Ti ha obbligato?"
Avevo gli occhi lucidi ormai.
Stavo per raccontare qualcosa di troppo e il ragazzo dietro di me se ne accorse, infatti mi diede un calcio da sotto la sedia e sussurró:
"Stiles"
Subito mi irrigidí.
Mason intanto guardava la scena con le sopracciglia aggrottate.
Mi alzai di scatto.
"Professoressa posso andare in bagno?" Le chiesi con la testa bassa.
Mi diede il consenso e corsi fuori dalla classe dirigendomi verso i bagni.
Stavo per girare l'angolo del corridoio, quando mi scontrai con qualcuno.
Alzai la testa.
Eh, no però!
Che sfiga! Tutte a me.
"Abbie" sussurró.
"Ehm... ciao Liam" dissi tenendo sempre la testa bassa.
"Io... cosa ho fatto per farmi lasciare fa te?" Mi chiese come ieri.
"Niente, è solo che io... non ti amo"
Questa era dura da dire.
"Io invece si. Ti ho sempre amato"
Alzai la testa di scatto.
Solo allora mi accorsi che anche lui era nelle mie stesse condizioni.
Mi sciolsi.
Mi amava nonostante lo avessi lasciato.
Poi qualcuno attirò la mia attenzione.
Era James in fondo al corridoio che muoveva il dito in segno di negazione.
Mimó 'Stiles'.
Sentì la paura impadronirsi di me.
Superai Liam non prestando attenzione a lui che mi chiamava.
Entrai nel bagno e mi sciacquai la faccia.
La campanella suonò e uscì dirigendomi dal mio nuovo branco.
"Devi essere più brava a mentire" mi disse avvicinandosi a me.
Mi stava per baciare ma gli tirai uno schiaffo allontanadolo.
Strinse i denti e si avvicinò al mio orecchio.
"Sai quando finisce la scuola potrei andare da Stiles e torturarlo. Morirà di una morte lenta e dolorosa e tu assisterai a tutto. E non potrai fare niente oltre a vederlo là che urla di dolore implorandomi di smettere."
Incominciò a raccontarmi della morte di Stiles mentre io diventavo immobile come una statua e piangevo in silenzio.
James ne approfittó per baciarmi ma io non ricambiai. Ero troppo impegnata a immaginare Stiles.
Sentimmo un ringhio e mi girai.
C'era Liam che voleva dirigersi da noi ma era tenuto da Scott, Mason e Malia e si stava per trasformare.
Lo portarono negli spogliatoi maschili.
Guardai Lydia che mi guardava disgustata e Corey che mi osservava arrabbiato. Theo invece era triste.

Innamorata Di Un Piccolo Beta// Liam DunbarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora