La natica

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Era da un po' di giorni che andavo con le ragazze per fare shopping e imparai a conoscerle meglio. Mi trovavo benissimo con loro, soprattutto con Lydia.
Con Liam andava tutto a gonfie vele e potevo dire che la nostra amicizia si rafforzava sempre di più. Molte volte ci ritrovavamo a parlare trovandoci bene uno con l'altro.
Liam un giorno mi confidò che i suoi genitori se ne erano andati via di casa appena avevano scoperto che cosa era.

Scoprimmo di avere molte cose in comune, tra cui la passione per i video giochi, infatti molte volte ci ritrovavamo a giocarci fino a tardi. Il problema che alcune volte lo guardavo come una stalker e non ne capivo neanche io il motivo così presi in considerazione di parlarne con Lydia.
Con il resto del branco andava bene, stavo simpatica a tutti e a me stavano simpatici tutti. In particolar modo Theo. Potevamo dire di essere diventati migliori amici.
Stiles non riusciva ancora a concerpirlo, non andando molto d'accordo con Theo, ma decise di non intervenire nella nostra amicizia.

"Allora io vado. Ciao Liam" lo salutai aprendo la porta.
"Stai attenta"
"Non preoccuparti, come potrei essere in pericolo con una banshee, una kitsune e un coyote mannaro che mi proteggono?"
"Hai ragione. Ciao"
Uscii di casa e mi avviai verso quella di Lydia. Camminai tranquillamente quando mi dovetti fermare a notando l'alfa che mi aveva morsa posizionato davanti a me.
"Ciao Abbie. Ci rivediamo..."
"Cosa vuoi da me?"
"Voglio soltanto farti entrare nel mio branco"
"Ma io sono immune. Non sono un essere sovrannaturale e probabilmente tra poco morirò"
Scosse la testa sorridendomi.

Incominciò ad avvicinarsi pericolosamente a me e quando mi prese il polso lanciai un forte urlo che lo fece volare lontano da me. Lo guardai scioccata e non riusciu più a muovermi dalla sorpresa.
Ero una banshee come Lydia.
Per questo non mi ero trasformata in un licantropo.

L'alfa continuò a rimanere a terra intontito. Poi sentì dei passi venire verso di me e mi girai di scatto.
"Abbie!" Urlò Liam venendomi ad abbracciare preoccupato.
In quel momento vidi l'alfa alzarsi.
"Abbie, forza, vieni con me" L'Alfa mi parlò.
Scossi energicamente la testa.
Avevo appena trovato degli amici, non volevo andare con lui che probabilmente era pericoloso.
Liam ringhió trasformandosi e affiancandomi.

L'alfa corse verso di me pronto a prendermi, quando Liam si buttò su di lui incominciando a combattere.
L'alfa lo stava massacrando e io decisi di intervenire. Se continuava lo avrebbe ucciso.
"Liam, tappati le orecchie!" Gli urlai e lui eseguì quello che gli avevo appena detto.
Urlai più forte che potei e le orecchie dell'alfa incominciarono a sanguinare violentemente.

Non facendocela più questo scappò lasciandomi da sola con il piccolo beta.
"Liam!" Corsi subito in suo soccorso.
Lo aiutai e ci avviammo verso casa sua.
Mi passò le chiavi e io, con le mani tremanti, aprii la porta di casa.
Lo feci sedere sul divano e corsi in bagno a prendere il kit di pronto soccorso.
Gli medicai le ferite stando attenta a non fargli male.
Quando alzai lo sguardo vidi che mi osservava con la bocca aperta.
"Che c'è?" Chiesi imbarazzata. Quello sguardo mi metteva leggermente in soggezione.
"Io? Uh, niente." Disse lui diventando rosso e abbassando lo sguardo mentre si grattava la testa.

Andammo a letto e io gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.
"Notte piccolo beta"
"Notte..."
Intanto io a letto non riuscivo più a smettere di pensare a quell'alfa.
Perché voleva farmi andare nel suo branco?
L'immagine che si avvicinava a me si ripeteva in continuazione.
"Ehi, che succede? Riesco a sentire la tua paura" mi disse Liam entrando in camera e interrompendo i miei pensieri.
"Non è niente, adesso passa"
"Sei sicura?"
Alla sua domanda annuì debolmente.
Appena chiuse la porta sospirai.
Liam era sempre così carino e disponibile con me. Mi ci stavo affezionando e per la prima volta pensai di aver trovato un ottimo amico. Credo. Non mi piaceva molto la parola 'amico', mi lasciava l'amaro in bocca.
Eppure, non riuscivo ancora a capacitarmi del perché ogni volta che lo vedevo il mio cuore incominciava a battere più forte, o del perché quando mi guardava per troppo tempo le guance incominciavano ad andarmi a fuoco. Ogni volta che raccontavo qualcosa a lui era come se mi capisse e riusciva sempre a trasmettermi uno strano senso di calma e protezione.
Quando parlavo con Theo non mi succedeva di provare queste strane sensazioni, e perché con lui si? Che cosa cambiava?
Non riuscivo proprio a darmi una spiegazione.

Innamorata Di Un Piccolo Beta// Liam DunbarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora