Ricordi

840 34 4
                                    

Scusate per il ritardoooooo.
Buona lettura.
(Questo capitolo è leggermente corto)
S.S.

"Ma come ti sei vestita?!" Mi chiese Lydia quando aprì la porta di casa e mi diressi da lei.
"Chi sei, Enzo Miccio?" Le chiesi divertita. Non capì la mia battuta e feci un gesto della mano come se stessi scacciando una mosca.
"Lascia stare..."
Entrammo nella sua macchina e la mia amica guidò verso il centro commerciale.
Durante il viaggio alla radio partì una canzone di Ed Sheeran che cantammo a squarciagola ridendo come pazze.
                               ****

Quel ricordo mi arrivò come una folata di vento in pieno viso.
Ricordai che quella giornata era stata una delle più belle  passate con lei.
"Come un ricordo?! Cosa hai visto?" Mi chiese con voce stridula. Era parecchio agitata.
Le raccontai il mio ricordo e quando finì, la trovai a sorridere come un'ebete.
"Sono così felice che nel tuo primo ricordo c'ero io!" Disse entusiasta.
Mi saltò addosso abbracciandomi.
E poi la gente si chiedeva come si faceva a legarsi a Lydia sonolareginadelloshopping Martin.
Ci mettemmo delle maschere per il viso verdi e, come nei film, dei cetrioli sugli occhi e ci sdraiammo sul letto a parlare fino a tardi.
Mi raccontò di me e Liam.
Visto che quando stavo ancora con lui le raccontavo tutto, le mi seppe spiegare la nostra storia.
Quando dormivo da lui che cosa succedeva, le emozioni che provavo quando lo vedevo...
Mi raccontò anche cosa fui costretta a fare a causa di quel bastardo di James.
Mi parlò del branco e delle avventure che abbiamo vissuto...
Mi parlò di Theo.
Il mio migliore amico.
La persona che mi ha accettato per come sono, con tutti i miei difetti e pregi. La persona che conosce (senza contare Lydia e Liam) tutte le mie fisse e le mie preferenze in fatto di cibo e di gelato...
Ricordai  quanto c'era rimasto male quando gli avevo detto che non mi ricordavo di lui.
Dovevo essere molto importante per lui se si era messo a piangere.
Ci avrei parlato.
Avrei cercato di ricordare tutti i miei amici.
Il mio branco.
La mia famiglia.

                               ****

Presi un respiro profondo.

In fin de conti non lo conoscevo. Perché lo stavo facendo?

Posai il dito sul campanello.

No, io non me lo ricordavo, ma sapevo tutto di lui nel profondo dei miei ricordi. Lo conoscevo come le mie tasche.

Premetti il pulsante e aspettai impazientemente.

Che cazzo stavo facendo?

Non feci in tempo a correre via a gambe levate, che la porta di fronte a me si aprì.
Me lo ritrovai davanti.

"Ab?" Mi chiese sorpreso.
"Ehm... si sono io..."
"Entra"
Mi fece accomodare in casa sua.
Mi guardai intorno. Era tutto stranamente familiare.
Voleva dire che io ero già entrata in questa casa.
"Cosa ci fai qua? Non mi fraintendere, sono contento che tu mi sia venuta a trovare..."
"Volevo provare a ricordare.
Deaton pensa che passando del tempo con le persone che ho rimosso dalla memoria riesco a ricordare di loro" dissi a Theo.
"Davvero non ti ricordi di me? Neanche un po'?" Mi chiese con gli occhi lucidi.
Scossi la testa dispiaciuta.
Tirò su con il naso e fece finta di niente.
"Allora? Che facciamo?"
"Ehm... in realtà non saprei... che cosa ci piaceva fare quando eravamo insieme?"
Si illuminó all'istante.
"Le torte. In particolare quella al cioccolato. Di solito dopo averla fatta, ci sediamo sul divano e guardiamo Riverdale mangiandocela tutta"
"Allora facciamolo!"
Prendemmo il necessario per questo tipo di torta e incominciammo a prepararla.
Parlammo di tutto quello che ci passava per la testa e ammetto che mi trovai veramente bene.
Mi conosceva benissimo. Sapeva tutto di me.
Stavo mettendo lo zucchero a velo sopra alla nostra opera d'arte ormai finita, quando ebbi un flashback.

Io e Theo eravamo seduti sul suo enorme letto a due piazze, uno di fronte all'altra.
Il mio amico aveva la testa bassa con le lacrime che gli scivolavano lentamente sulle guance.
Aveva appena finito di raccontare dei Dottori del Terrore e delle cattive azioni che aveva compiuto in passato. Era veramente pentito.
Alzò lo sguardo incrociando il mio.
"Capisco se non vorrai più avere a che fare con me, sono stato crudele, manipolatore. Capisco se adesso hai paura di me. Ti prometto che ti starò lontano e-"
Non lo feci finire di parlare e posai la mia mano sulle sue labbra.
"Zitto. Non ho paura di te e non voglio che tu mi stia lontano. Ho apprezzato molto che tu mi abbia raccontato tutto di tua spontanea volontà e che io non sia venuta a saperlo da qualcun altro"
"Si, ma io non ho compiuto delle belle azioni e-"
"Non importa quello che hai fatto, ormai fa parte del passato.
L'importante è che tu ti sia reso conto dei tuoi sbagli e che faccia di tutto per non commetterli di nuovo.
Ormai sei speciale per me e non permetteró che i tuoi sensi di colpa ti facciano sentire male.
Theo, sei il mio migliore amico.
Sei la persona più importante che ho"
Di colpo mi abbracció commosso.
"Grazie. Sei la prima persona che tiene a me. Ti voglio bene"
Sapevo quanto quella parola per lui fosse difficile da pronunciare.
Sorrisi a contatto con la sua spalla.
"Anche io ti voglio bene"
Mi strinse più forte e lo sentì sussurrare:
"Mi hai salvato. Da tutto."

Mi resi conto di essermi impalata a guardare un punto fisso, mentre Theo mi passava più volte la mano davanti agli occhi.
Lo abbracciai.
All'inizio rimase rigido nella sua posizione, poi però si rilassó, e ricambió la stretta.
Per fargli capire che mi ero ricordata di lui, gli ripetei le stesse parole del ricordo.
"Theo, sei il mio migliore amico.
La persona più importante che ho"
Si staccò da me mettendo le mani sulle mie spalle e mi sorrise raggiante.
"Ti sei ricordata di quella volta!"
Annuì.
Mi abbracció di nuovo e sussurró:
"Mi hai salvato. Da tutto"

                       
************
Allora? Cosa ve pare?
Mi scuso ancora per il ritardo.
Ammetto che molte volte non ho molta voglia di scrivere...
In questi giorni cercherò di pubblicare più capitoli possibili, ma non vi assicuro niente.
Cercherò di finire il libro entro Settembre, così da potermi dedicare poi alla scuola.
E niente.
Ciaooooo.
S.S.   

Innamorata Di Un Piccolo Beta// Liam DunbarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora