Capitolo 10

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Un vero amico sgrida come un papà, cura come una mamma, infastidisce come una sorella, irrita come un fratello e infine ama più di un amante. 
-Citazione da Pinterest.

Vent'anni fa

JENNEFER

«Buon anno!» urlammo tutti in coro, brandendo i calici e facendoli tintinnare.

Il rientro a Hogwarts il primo giorno Gennaio non si poteva proprio tollerare, così ci eravamo adeguati alla situazione e avevamo deciso di fare un piccolo festino nella stanza delle necessità.

Prima di salire al settimo piano io e Scorpius eravamo passati dalle cucine ed ora i nostri calici erano pieni di succo di zucca. I guanti che mi aveva regalato erano di uno splendido verde smeraldo, ridotti quasi a dei polsini. Ormai non me li toglievo più: si adeguavano perfettamente a tutte le situazioni, persino al freddo persistente. In quel caso diventavano delle soffici muffole che si abbinavano ai colori della nostra casa.

Dopo che bevetti qualche sorso mi sentii strattonare per un polso all'indietro e finii dritto addosso a... «Albus!» mormorai sorpresa, cercando di non far uscire il liquido dal bicchiere.

Lui non disse niente, mi scostò il braccio con la sua mano e l'altra finì sulla mia guancia, con il pollice che carezzava la pelle sensibile sotto la mascella. In meno di un secondo, le sue labbra furono sulle mie.

Ci misi qualche secondo per realizzare quello che stava facendo e per la sorpresa avevo lasciato andare il bicchiere, che era atterrato con un rumore sordo sul pavimento.

Il succo di zucca era finito ovunque.

Le cioccorane avevano spiccato centinaia di balzi buoni, le guance erano in fiamme e l'unica cosa su cui riuscissi a concentrarmi erano le nostre bocche. Guidata da una sorta di istinto e andando completamente a caso mossi le mie labbra e ricambiai il bacio, allacciandogli le mani dietro la nuca. Avrei potuto fluttuare a un metro da terra e quando lui si staccò per riprendere fiato mi avvicinai di nuovo, per cercare ancora un po' di quel contatto che mi regalava quella sensazione così calda e piacevole nello stomaco.

Quando davvero ci staccammo, Albus mi guardò con un sorriso. «E' da quando abbiamo parlato a I tre manici di scopa che immaginavo di farlo» confessò.
Ridacchiai e gli diedi un altro bacio a fior di labbra. «Anche io...» sussurrai.
I suoi occhi verdi sembravano brillare di luce propria anche se, con tutta probabilità, era solo un riflesso.

Un coro di applausi e di fischi ci fece ritornare alla realtà e scoprimmo che tutti ci stavano fissando con dei grandi sorrisi.
«Era ora che facessi la prima mossa!» gli urlò James.
«Finalmente!» fece eco Rose.
«Ci ha tormentato durante tutte le vacanze!» lo prese in giro Hugo, allungando in modo comico la u.
«E fatevi un po' gli affari vostri» borbottò Albus.

Io lo vedevo, però, che tratteneva a stento un sorriso.

Da una parte, Scorpius alzò il calice e brindò nella mia direzione. Era sempre così scontroso e silenzioso certe volte... mi ricordò del mio bicchiere e magicamente, quando ne desiderai un altro esso apparve sul tavolo. Era magia, qualsiasi cosa lì a Hogwarts era magia.

Intravidi Rose che lo fissava e pensai che il mio amico si sarebbe proprio dovuto dare una mossa, se gli piaceva, perchè lei di sicuro sentiva qualcosa nei suoi confronti. 

«Allora, mangiamo o rimarremo a fissare il cibo come degli idioti?» imprecò Lily, mentre si sedeva al tavolo. Avevamo preso un po' di avanzi della cena e per tornare ai corridoi avremo dovuto fare molta, molta, attenzione visto che gli studenti in teoria non potevano uscire dai loro dormitori. 

Slytherin's queen | Scorose FanFiction - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora