Capitolo 12

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Una delle qualità più belle della vera amicizia è capire e essere capiti.

-Lucio Anneo Seneca

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Lezione nella foresta proibita e scoperte interessanti

JENNEFER

«Buongiorno a tutti e benvenuti. Questa mattina abbiamo una lezione molto molto speciale miei cari ragazzi. Abbiamo il permesso speciale firmato dalla preside McGranitt» detto ciò Hagrid esibì in maniera molto fiera ed orgogliosa il foglio di pergamena, dove faceva bella mostra di se la firma della professoressa di Trasfigurazione e dopo qualche secondo di perplessità di noi studenti riprese a parlare:«per andare nella foresta proibita».

Lasciò che le parole ci arrivassero forti e chiare, che si sedimentassero nella nostra testolina.

«Come sarebbe a dire la foresta proibita, professore?» Domandò un tassorosso.

Hagrid fece una risata che assomigliava più a un tuono, «Proprio quel che ho detto. Ho controllato la zona, è giorno e non ci inoltreremo molto. Abbiamo tutte le carte in regola per andare a farci un giro. Programma di oggi: conosciamo la foresta! Su, forza, prendete appunti.» Ci esortò.

Tutti ci precipitammo sulle sacche per estrarre il libro di Cura delle creature magiche. «Prendo io appunti e tu mi fai da banco?» Lanciai un'ochiata a Scorpius mentre glie lo chiedevo. Sarebbe stato impossibile scrivere a mezz'aria e sembrò che gli studenti se ne rendessero conto proprio in quel momento.

«Professore, come faremo a scrivere?» Domandò infatti una Corvonero, più bianca della mia camicia. Hagrid ci pensò su mentre io mi sistemavo dietro la schiena del mio amico. Non era di certo la posizione più comoda, ma almeno non avevo la pergamena. Dal mondo babbano mi ero portata dei semplici quaderni e delle biro, che usavo proprio per quelle situazioni o per quando arrivavo in ritardo. Erano molto più comode rispetto alle penne d'oca e l'inchiostro, ma per contro non erano magiche.

«Non lo so, vedete voi.» Fece il gigante, ignorando palesemente le nostre esigenze. Poi sembrò rifletterci un attimo, «Non credo ne avrete bisogno. Sturate bene le orecchie, non intendo ripetere quel che dico» ci avvisò.

«Sono pronta» sussurrai, pronta a scrivere. I miei primi appunti erano sempre pietosi e prima di passarli a Scorpius probabilmente avrei dovuto ricopiarli in bella in un foglio di pergamena.

«Avvertimento numero uno: per nessuna ragione, e dico NESSUNA, dovrete allontanarvi dal gruppo. Io ho già familiarità con tutte le creature che vivono qui e non vi nasconderò che se vi perderete in questa foresta le possibilità che riusciate a tornare vivi sono poche» Iniziò Hagrid.

«Iniziamo proprio bene, eh?» Gli appunti non mi sarebbero serviti, così mi ero piazzata accanto a Scorpius per vedere meglio il professore. Quella frase mi uscì con più ironia di quanto sarebbe stato prudente. Hagrid, comunque, non sembrò avermi sentito. 

«Avvertimento numero due: se per caso, e dico PER CASO, qualche bestia dovesse avvicinarvi a voi non andate nel panico. Ricordate che siamo noi gli ospiti e per nessuna ragione, e dico NESSUNA, ci dovete usare la bacchetta per uccidere» continuò. 

Slytherin's queen | Scorose FanFiction - Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora