28- Solitudine e superbia

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P.O.V.
Caitlin

Se solo mi avessero detto, da bambina, come mi sarei trovata a vivere i miei ventisei anni non ci avrei mai creduto. Mi sembra di aver ottenuto tutto quello che potessi desiderare: l'istruzione ed il conseguimento della laurea, in qualcosa che amo fare e studiare, l'amore nei confronti di un uomo tanto passionale e perfetto da essere impossibile da imitare e l'accettazione verso me stessa, ed il passato che sono stata costretta a vivere.

L'hiv, per molto tempo, è stato considerato dalla mia mente come lo spiacevole visitatore, sgradito e inaspettato, impossibile da calcolare come parte della mia stessa vita ma l'amore ha fatto da collante, a tutte le disgregazioni del mio animo ed alle fobie, tanto da permettermi di amarmi, persino per quella che sono.

Ripristina gli equilibri il riuscire a fare pace con se stessi, nonostante il lavoro possa non andare particolarmente bene. Forse occorrerà aspettare dell'ulteriore tempo per assistere allo sviluppo di quest'ultimo, dal momento che dentro di me possono essere rimaste delle barriere che ancora Michael non è riuscito a rompere. Forse è mio solo il compito di disintegrarle ma prima è il caso di scoprire di che genere di materiale esse siano fatte.

Ho trascorso molto tempo, in passato così come nell'immediato presente, a riflettere su quello che provo, in piedi di fronte a una tela, ed ancora non si è dimostrato abbastanza. Ci sono lati del mio carattere che possono venire fuori solo grazie all'intervento che ha avuto l'ingresso di Michael nella mia vita. Perché l'amore all'interno di una coppia raffina gli aspetti positivi dell'animo così come, al tempo stesso, ne mette in luce altri, meno rispettabili, che sono rimasti nelle vesti di vizi. Devo solo capire me stessa, ancora più a fondo, per poter riuscire a tramettermi agli altri. 

«A che cosa stai pensando tanto intensamente, Katrina?» Chiede la voce di Marina, dentro questo nostro vecchio ma ben illuminato laboratorio, non appena si affaccia a fianco a me, per pulire gli oggetti.

«Niente di troppo importante.»

«Il colloquio come è andato?»

«Bene... bene...» e nel dirlo scappo via da lei, rifuggendo nell'angolo opposto della stanza affinché non possa leggere la mia bugia.

Quando ho imparato a mentirle? Un tempo condividevamo tutto, ed è vero che la nostra amicizia si è leggermente affievolita da quando sto con Michael ma è solo per una mancanza effettiva di tempo, non vorrei mai escluderla. Lei c'è stata per me quando, da sola, era portata ad un'autodistruzione patetica. Non potrei mai scacciarla via, sarebbe un'ingiustizia ed uno strappo che farebbe troppo male, al mio corpo così come all'anima.

Alle volte il suo viso si accavalla con quello di Ailis, l'amica che ho perso nel Donegal e che mi intrecciava i capelli, la notte di Natale. La stessa che non ha creduto al mio virus e ha deciso di fidanzarsi con Daigher. Se solo avesse detto la sua versione dei fatti all'intera comunità. Se solo avesse rivelato della sieropositività del suo attuale ragazzo e di quello che mi ha fatto, ora sarei una ragazza diversa, ed è la rassicurazione che Marina possa non ferirmi alla sua stessa maniera a garantirmi una pace che nemmeno speravo di ottenere.

Con i suoi capelli corti, il suo fisico slanciato ed il suo sguardo serio, mi è sempre sembrata una donna pienamente consapevole del proprio e dell'altrui potenziale. Crede nelle persone, Marina, ha creduto in me, per questo la sua ritorsione nei confronti di Michael, tutt'ora presente, mi ha destabilizzato per la sua portata.

Non so bene cosa ci abbia visto di negativo in lui dal momento che ancora non vuole parlarmene, fingendo con la complicità del mio ragazzo che tra loro possa andare tutto bene, non appena ci incontriamo tutti e tre per strada. Forse credono che non me ne accorga ma non sono tanto disattenta. Vorrei spingere entrambi verso un rapporto di vera pace per poter coniugare insieme tutti gli aspetti del mio animo. Non voglio vivere disgregata. Entrambi fanno parte della mia vita. È ridicolo che possano farsi la guerra per niente.

Esiliato dal tuo cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora