Quando Margaret riuscì ad alzarsi notò che la sua maglia era sporca con quello che molto probabilmente era frullato al mirtillo. Sospirò per tranquillizzarsi perché molto probabilmente avrebbe potuto dare di matto, ma quel ragazzo non l'aveva fatto apposta e non era nemmeno colpa sua.
"Io... scu... ma... non... Te la ricompro." Si guardarono in viu per la prima volta ed entrambi sentirono qualcosa che non avevano mai sentito prima: una sorta di connessione che portava un senso di pace e felicità. Quel contatto fu però interrotto da James, che nel frattempo era apparso.
" E dove, pensi di comprarla, non compra di certo i vestiti dove li compri tu" Disse soffermando il suo sguardo di puro disprezzo sulla sua camicia a quadri che, ad essere sinceri, non era il massimo.
"Stai tranquillo non è grave" riuscì a sussurrare prima di essere trascinata via da James.
"Certo che potevi anche evitare di trattarlo così." Sbuffò lei appena si furono allontanati abbastanza. "Non ti ha fatto nulla." aggiunse, ora quel ragazzo di sicuro pensava che lei fosse uguale al cugino .
"Che c'è cuginetta, adesso ti piacciono i ragazzi a caso che ti sporcano i vestiti? Vuoi una storia impossibile come quelle dei film? Non ti piace più il mio migliore amico?"
"Che succede?"
"Succede che Lucy si è addirittura arrabbiata con me perché dice che non stiamo abbastanza tempo insieme."
Margaret fece un lungo sospiro, l'aveva davvero chiamata, trattato male un ragazzo che nemmeno conosceva ed era venuto a Swellview solo per la sua stupida ragazza?
"Beh, tu stai in un gruppo e anche lei è abbastanza famosa, ricorda che io e Logan , quando stavamo insieme, ci vedevamo poche volte al mese, quindi che si ritenga fortunata." Rispose più acida di quando volesse sembrare.
"Il mio migliore amico, non tu perdonerò mai, come, davvero: come hai potuto uscire con il mio migliore amico? Dico solo, meno male che ti ha lasciato." Margaret rise prima di dare un pugno sulla spalla del cugino.
" Per tua informazione ci siamo lasciati insieme. Ma come hai fatto ad arrivare così in fretta?"
"Ah, ero già a Swellview"
"Perché?"
"Doveva Fred dirmi una cosa. " Rispose vago.
Non aveva un buon presentimento:l'ultima volta che Fred dovevo dire qualcosa si era ritrovata in una città a lei sconosciuta.
"Bene, e ti ha detto di che cosa si tratta?"
"Sì."
"Ed è una cosa bella o brutta?"
"Dipende."
"E dimmi allora." Lo incitò.
"Beh, ha detto che... aspetta un attimo, dov'è il mio pettine portafortuna?"
" Parla in fretta" Disse quasi disperata.
"Ha detto che faremo un esibizione di coppia al Big-one"
Lei si lasciò scappare un urletto di gioia.
Il Big - one era una gara per cantanti dove si avrebbero dovuto delle performance e la migliore avrebbe vinto il trofeo e un posto nei Great Artist, un gruppo di persone famose d'elite che non aveva bisogno di essere ospite speciale per partecipare alle serate. Era una gara molto prestigiosa e solo i migliori potevano vincere, sarebbe stato molto divertente.
"E Gustavo è d'accordo?" Gustavo, il manager di James, era una persona molto particolare ed eccentrica, era molto geloso dei suoi cantanti.
"Si, e anche i ragazzi, tanto avrò tempo per prepararmi, io non vado più a scuola a differenza tua, io sono grande"
Alzò gli occhi al cielo, ma era molto felice, era fantastico, si era pure dimenticata della macchia enorme che sfoggiava la sua maglia.Ad Henry però non andava così bene, una volta arrivato a casa rivalutò tutto quello che aveva detto e arrivò alla conclusione che era stato stupido e privo di senso. Come aveva potuto anche solo pensare di ricomprare quella maglia, insomma, sicuramente l'aveva comprata in uno di quei negozi da ricchi oppure, peggio ancora, era stata fatta su misura, qualunque opzione fosse, lui non poteva permettersela. E quel ragazzo, di sicuro il suo fidanzato, era stato davvero scortese, ma in fondo erano tutti così quelli ricchi. Anche lei di sicuro.
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Danger Team
FanfictionUna ragazza di nome Margaret Peirstry, cantante multimigliardaria, va ad abitare nella "tranquilla" cittadina di Swellview. Cosa succederà quando scoprirà di essere quello che non avrebbe mai voluto o pensato di essere?