Prove

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Era appena finita la prima giornata di scuola, o almeno, per lui.
"Hey Henry!" Lo chiamò qualcuno da dietro, era Margaret.
"Che ne dici se ci organizziamo così ti faccio vedere tutto quello che abbiamo fatto ieri?" Gli propose.
"Ehm, certo, quando vuoi." Non capitava tutti i giorni di essere invitato da una cantante di fama mondiale.
"Perfetto, allora ci..."
"Margaret ..." irruppero Jasper e Charlotte con la faccia di chi stava per chiedere a una persona di sposarlo.
"Noi ci chiedevamo..." Iniziò Charlotte
"Se..." Continuò Jasper.
"Potevamo avere un tuo autografo " Terminò Charlotte.
"Oh, ehm. No" disse Margaret. "Ora siamo compagni di classe, ci vedremo quasi ogni giorno, mi sembra -come dire- strano fare un autografo ad un compagno di classe. Voglio dire, non è il caso, io non chiederei un autografo ad Henry, no?" cercò di spiegarsi, anche se Jasper e Charlotte non sembravano aver capito molto. Margaret guardò il suo telefono e sembrò che dovesse fare qualcosa di urgente. "O mamma, io devo andare, ciao!" salutò amichevolmente prima di andare via in tutta fretta.
"Pensavo fosse più simpatica" sbuffa Jasper. "Già, invece non vuole nemmeno fare una piccola firma" rincara Charlotte. "Ma non avete capito cosa vi ha detto?" Chiese Henry stupito dal loro atteggiamento: Margaret aveva chiaramente spiegato le sue motivazioni. "Semplicemente non pensa che sia giusto farvi gli autografi dato che siete suoi compagni di classe."
"Si, si, come vuoi." Borbottò Jasper poco convinto prima di andarsene con Charlotte, lasciandolo sbigottito.

Dal canto suo, Margaret si era completamente dimenticata di avere le prove per il Big One quel giorno, era molto in ritardo e a Fred non sarebbe piaciutoper niente.
Arrivata all'entrata inizio a correre per poi arrivare trafelata allo studio.
"Sei in ritardo, sai, non ti ho regalato un orologio Rolex personalizzato perché tu lo tenga in custodia." La ammonì infatti appena mise piede nello studio.
"Scusa, è solo che ero a scuola e poi..."
"Bando alle ciance. Comunque, stavo dicendo, questa volta voglio qualcosa di diverso. Per questo ho deciso che James farà la base musicale e Mar scriverà la canzone."
Strabuzzò gli occhi certa di aver sentito male.
"Come? Fred, sai bene che io non sono minimamente in grado di scrivere una canzone. Invece James ne ha scritte centinaia! Non posso comporre io la base?" Chiese disperata.
"No, appunto perché James ha scritto centinaia di canzoni voglio che tu la scriva e che lui faccia la base. Dobbiamo stupire, innovare." Iniziò ad averne già abbastanza della sua voglia di innovare.
"Va bene." Sbuffò.
"Avete un mese ciascuno."
"Come un mese?" Quella volta fu James a lamentarsi.
"Si un mese, cosa pensi? Non abbiamo tempo."
"Ah, ho capito il problema" disse Margaret "Fred, forse te ne sei dimenticato, ma il Big One è tra dieci mesi, a giugno."
"No, non me ne sono dimenticato. So bene che è tra dieci mesi, ma è proprio per questo che dobbiamo essere perfetti, fare tutto nei minimi dettagli. La nostra performance deve essere la migliore. A pensarci bene dieci mesi sono pure pochi. Ora, basta parlare, oggi allenerete la coordinazione di coppia, quindi voglio che Martin vi faccia imparare una coreografia specifica." Martin era il coreografo. Molto svogliati si alzarono e iniziarono .

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