Le prove di quel giorno erano state traumatiche. Non solo Fred le aveva fatto imparare tre coreografie diverse per "aumentare la coordinazione di coppia", ma le aveva pure affidato un compito: di quella settimana avrebbero dovuto cantare almeno tre volte insieme in pubblico. Come se non fossero bastati i compiti della scuola. E a proposito di scuola avrebbe dovuto aiutare Henry il giorno dopo, dopo la scuola, in biblioteca, ma in quel momento era troppo stanca, e doveva pure scrivere la canzone. Lei, di solito, faceva la base, e le riusciva pure bene, non capiva la scelta di Fred di farle scrivere la canzone, era roba da poeti sentimentalisti e lei di certo non lo era. Le suonò il telefono, era suo padre.
"Papà! come va?" Chiese felice: era da quasi due settimane che non si sentivano. Il fatto era che suo padre fosse sempre in viaggio e, nonostante le promettesse sempre che avrebbero viaggiato insieme o che l'avrebbe raggiunta oppure che si sarebbero sentiti tutti i giorni, ciò non avveniva mai. Erano sempre promesse fatte a vuoto.
"Bene, bene ora che ti sento. Sai, mi manchi tanto." Disse con aria stanca. "Anche tu mi manchi tanto. Ma torni tra poco, vero?" Chiese speranzosa.
"Non ne ho idea, sono insorte molte complicazioni sul lavoro." Era sempre la solita scusa.
"Oh." Disse delusa, e lui colse il suo tono perché si affrettò ad aggiungere: "Ma ti prometto che appena potrò tornerò e staremo insieme il maggior tempo possibile ".
"Va bene" disse sapendo però che 'appena potrà' era ancora molto lontano. "Ho una sorpresa per te." Le disse con improvviso entusiasmo. "Dimmi" Disse lei corrispondendo al suo tono. "Domani arriva il nonno." Rimase sbigottita per qualche secondo, non sicura di aver sentito bene. "Il nonno, davvero? Non mi stai facendo uno scherzo vero?" Chiese incerta. "Oh, certo che no. Mi ha chiamato stamani per dirmi che sta arrivando dal Brasile." "Dal Brasile?" "Si, ti spiegherà lui. Ora devo andare, domani ho un'altra super intensa serie di riunioni" "Ok, ciao. Ti voglio tanto bene." "Io di più" "No, io" "Ti voglio bene principessa." "Ti voglio bene." dico sorridendo prima di attaccare.
Non ci credeva, suo nonno sarebbe arrivato il giorno dopo. Dopo suo padre, era la persona migliore che conoscesse, lui era uno zoologo specializzato in etologia, che studiava nello specifico il comportamento degli animali e viaggiava per tutto il mondo, non come suo padre, ma scoprendo sempre cose nuove e quando tornava a casa gliele raccontava sempre, insieme alle avventure di sua madre e suo padre quando erano più giovani. Lui era suo nonno paterno, suo nonno materno era morto prima ancora che lei nascesse.
Era davvero stanca, i suoi occhi si chiudevano da soli quindi decise di dormire.Il giorno seguente , dopo la scuola.
Henry dovette ammettere che forse Margaret non era come pensava, non era viziata, era gentile, ma aspettava ancora a fare congetture. Il suo orologio iniziò a suonare, con tre bip. Senza pensarci andò nel bagno e rispose.
"Ray, cosa succede? "
"Cosa non succede. Sai che è uscita la decima stagione di Will & Grace?" Chiese e senza aspettare una sua risposta continuò "Beh, noi ce l'abbiamo qui, Schwoz ha trovato il mondo di prenderla senza pagarla."
"Ah, ed è legale questo modo?" Chiese.
"No, non credo, ma questo non è importante, l'importante è che tu venga qui ora, perché abbiamo preparato dieci chili di pop corn per fare una super maratona." Senza nemmeno pensarci disse.
"Ci sto." Sorvolando il fatto che avesse usato la linea di emergenza per quello, ma, ehi, era una cosa importante.
"Allora muovi le chiappe e raggiungici in fretta." disse prima di abbandonare la comunicazione.Nel frattempo Margaret era in biblioteca che lo aspettava guardando Tweetflash. Max aveva tweettato : - Odio i mezzi pubblici- alle nove. Sicuramente aveva marinato la scuola, come faceva molto spesso ed era seccato di non poter usare nessun supermezzo.
Era ormai passata un'ora e di Henry nemmeno traccia. Ok, lei avrebbe dovuto scrivere una canzone, allenarsi con James e allenarsi per danza, non av molto tempo. Magari ha avuto un contrattempo oppure si è dovuto fermare dalla preside, chissà. Devo dire che però è carino. Non fraintendiamo: carino. Per far si che una persona mi piaccia davvero dovrebbe essere più di carino, quella è solo la parte esteriore, una persona può essere bellissima fuori, ma cattiva dentro. Certo, Henry non lo conosco, ma non mi sembra cattivo, anzi, è gentile e un po' impacciato. oh, quasi dimenticato, domani ho una serata quiz. Sono bellissime e divertenti, ci sono delle squadre, formate principalmente da cantanti e attori, e ci sono delle domande sulla cultura generale sul mondo dello spettacolo. Ovviamente sono solo stata invitata, potrei partecipare ad ogni serata se facessi parte dei Great Artist, un gruppo d'èlite di star, ma se vincessi il Big One entrerei a farne parte, perchè comprende il premio. Ormai sono passate due ore, non credo che Henry arriverà ancora. Meglio se vado perché sono molto indietro con la canzone, non l'ho nemmeno iniziata.Lo stesso giorno alle 23.30
Henry's pov
Siamo - e con siamo intendo io, Charlotte, Jasper, Ray e Schwoz - sul divano della Man Caverna e abbiamo appena finito di guardare Will & Grace, la quinta stagione. Stanco, ma felice mi alzo e salgo sul tavolino della e dico. "Ok, chi di voi pensa che sia la miglior serie del mondo?" sento un vociare di - Io - "E" continuo "chi di voi pensa che Grace sia uguale a Charlotte?" sendo di nuovo un - Io - ma questo è più potente degli altri. "Ehi, questo non è vero" si lamenta Charlotte.
Scendo dal tavolo e Ray dice "Bene, ora voi tre, tornate a casa."
"Non aspettavamo altro" dice Jasper chiamando l'ascensore e sbadigliando.
Il giorno dopo
Henry's pov
Sto entrando a scuola quando vedo Margaret al suo armadietto. No. No, no, no, non può essere. Me ne sono dimenticato, come ho fatto a dimenticarmene. Ok, devo stare calmo e scusarmi con calma. Vado con passo tibutante verso di lei e la saluto. "Ehi" dico con un sorriso nervoso. Lei si gira, è davvero bellissima, accenna un sorriso e dice "Ehi". Faccio un lungo respiro e cerco di dire le fatidiche parole, ma lei mi precede. "Senti, Henry, io, non prenderla male, ma ho anche altre cose da fare, molte altre cose, quindi ... " non la lascio finire che la interrompo, mentendo. "Si, lo so, scusa, è che, ho avuto una grande emergenza al lavoro e sono dovuto correre lì." dico molto velocemente, perché non sono molto bravo a mentire. "Ok, tranquillo" dice facendo un sorriso più vero di quello di prima. "Dico solo che avresti dovuto avvisare, ma non fa nulla" dice, ma non è del tutto serena. "Ma, c'è dell'altro" dico con uno sguardo penetrante. Lei abbassa gli occhi. "Ok, so che non dovrebbe interessarmi, perché non sono affari miei, ma se hai bisogno di parlare io sono qui" dico strappandole un sorriso di riconoscnza, quanto è bella quando sorride. Io non so perché sono così disponibile con lei, è che mi viene naturale, non mi tocca quasi il fatto che sia una cantante famosa, anzi, e poi di solito non mi comporto così con le ragazze, ma con lei è diverso. Ok, la conosco da due giorni, ma c'è qualcosa di lei che mi attrae che non so spiegarmi, al di là del suo fisico.
Margaret's pov
Ok, henry ha ragione, non mi ha dato così tanto fastidio che lui sia arrivato in ritardo, ma c'è dell'altro, il punto è che nemmeno io so cosa c'è. Potrebbe essere il tanto carico, ma non mi pesa molto, non riesco a capire cosa mi prende, ultimamente sono molto spenta e io non sono così. Chiudi l'armadietto e mi dirigo verso la classe.
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Danger Team
FanfictionUna ragazza di nome Margaret Peirstry, cantante multimigliardaria, va ad abitare nella "tranquilla" cittadina di Swellview. Cosa succederà quando scoprirà di essere quello che non avrebbe mai voluto o pensato di essere?