1- Siamo di nuovo al centro di una profezia mortale!

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Nota: Saranno ambientati negli anni 2000, poiché le due epoche non corrispondono canonicamente.
Buona lettura😁

Alla Musa Calliope.
Con ampio ritardo.
Ti prego, non farmi del male.

Harry
Voldemort era stato sconfitto da circa tre mesi e, sì, avevamo vinto... ma avevamo anche perso.

Avevamo perso Remus, Tonks, Fred, Malocchio, Piton e tanti altri.
Oh, Piton... avevo sbagliato sul suo conto per sette anni interi.

A volte avrei solo voluto rivedere tutti loro, anche solo per un secondo, per dirgli grazie. Grazie per aver garantito a noi, la generazione del presente, e a quella del futuro un domani migliore.

Stavo osservando con occhi stupiti la Sala Grande, accuratamente ricostruita da tutta la comunità magica, così come il resto di Hogwarts. Tutto era tornato al suo posto, e mi sembrava quasi di essere ritornato il me undicenne, quando aveva messo piede per la prima volta in quel posto magico e si era guardato attorno con gli stessi occhi.

Solo che adesso non ero più solamente Harry Potter, il salvatore del Mondo Magico, ma ero anche il migliore amico di Ron ed Hermione e il fidanzato di Ginny.

Mi scambiai uno sguardo apprensivo con Hermione. Era il nostro ultimo primo giorno: la preside McGranitt aveva ritenuto infatti opportuno far ripetere l'anno a chi avesse voluto, visti gli ultimi avvenimenti, e noi eravamo tutti a scuola, fiduciosi che avremmo passato un anno in pace, finalmente liberi da profezie.

Oh, come sarebbe stato bello. Ma avevo capito che qualcosa non andava da quella notte, quando mi ero svegliato per un lancinante dolore alla cicatrice, del quale ovviamente non avevo parlato a nessuno. È normale. Mi ero detto, anche se sapevo che non poteva esserlo. Non dopo tre mesi senza nemmeno un lieve mal di testa.

"Harry?" Ginny mi risveglio dai miei pensieri agitandomi una mano davanti alla faccia. "Ci sei?"

Scossi la testa, ritornando rapidamente alla realtà. "Scusatemi, mi sono distratto un attimo. Che è successo?"

Ron, con la bocca già piena di cibo, roteò gli occhi e mi indicò la McGranitt, che si era appena messa in piedi per iniziare il discorso di inizio anno, che era solito fare Silente.

"Studenti e studentesse di Hogwarts!" Cominciò la preside, con un sorriso tirato in faccia. Si vedeva chiaramente la sua stanchezza e, adesso, sembrava anche più vecchia. "Innanzitutto vorrei che-..." non ebbe il tempo di finire la frase perché la professoressa Cooman le osservò un polso, spalancando gli occhi già diventati vitrei.

"Sibilla..." sussurrò la McGranitt, sinceramente spaventata. "Tutto bene, cara?"

"I ragazzi dagli occhi verdi insieme dovran restare e i loro amici li dovranno aiutare." Annunciò, con voce solenne.

Mi cadde la forchetta sul piatto, facendo un rumore assordante nella sala caratterizzata dal silenzio di quel momento.

"Saetta e mare l'impresa guideranno.
Le porte aperte, chiuse saranno.
Dieci mezzosangue piú cinque maghetti nell'Abisso scendere dovranno e allearsi con gli Olimpi se il signore del tempo e il signore Oscuro fermare vorranno."

Qualcuno scoppiò a piangere, qualcun altro minacciò di lasciare Hogwarts per sempre, altri si chiedevano chi fossero i dieci Mezzosangue, mentre io sospirai.

Their Green Eyes -Harry Potter e gli Eroi dell'Olimpo-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora