13- Papà!? Che ti avevo detto?!

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Nico
"Riposiamoci." Disse Damaseno, mentre Bob era andato all'altare di Ermes. "Appena Bob torna, proseguiamo."

Hermione fece comparire un lettino per ciascuno di noi e ci stendemmo tutti, esausti.

Nel mio sogno, io e Will non eravamo nel Tartaro, ma in una casa a Nuova Roma.

Eravamo entrambi in un letto, in boxer fortunatamente.

«Buongiorno, splendore...» mi sussurrò cingendomi la vita con un braccio.

«Giorno...» mugolai.

Al mattino ero anche più addormentato di Percy nella vita vera.

Lui soffocò una risatina e mi salì di sopra, dandomi un bacio.

«Will... ma ti pare il momento?» chiesi, soffocando uno sbadiglio.

«Sei più tenero quando stai ancora dormendo.» rispose continuando a baciarmi. «E anche più disponibile.» ghignò poi.

Alzai gli occhi al cielo.

Proprio mentre lui mi stava sussurrando le solite cose sdolcinate, avvertii una presenza.

Mi voltai, ma non vidi nessuno.

«Tutto okay, Death Boy?»

«Si... ho solo...» scossi la testa: se gli avessi detto che avvertivo presenze, mi avrebbe preso per pazzo... o forse no, visto che sono un figlio di Ade. Ma non importa. "... no, lascia stare.»

Sorrise, non convinto, e continuò a baciarmi.

La foga del bacio era talmente intensa che entrambi cademmo dal letto.

Ma non ci importava, continuavamo a baciarci come se non ci vedessimo da anni.

«Will... io...» venni interrotto da una sagoma scura che comparve davanti al nostro letto.

«Okay, credo che sia il caso di fermarvi qua.» disse mio padre sogghignando.

Subito, Will, afferrò il lenzuolo, si avvolse dentro ad esso e scappò in bagno.

Io, invece mi sedetti sul letto e rivolsi a mio padre un'occhiata torva. «Papà... ti avevo detto di...»

«Lo so, lo so. Che se avessi visto te e Will da soli, avrei dovuto lasciare il sogno.» recitò. «Ma non ho resistito!»

Io sbuffai e feci segno di sedersi accanto a me sul letto.

«È carino.» disse dopo un po'.

«Lo so.» risposi.

«Lo ami?»

«Si, ma...»

«Bene, allora per me la vostra relazione può andare avanti.» decise. «Ora, sono venuto per dirti dei parenti del tuo amico mago.»

Mi si illuminarono gli occhi. «Puoi...?»

Lui annuì. «Si, posso fare un'eccezione.»

Non credetti alle mie orecchie. «Veramente?»

«Si, Nico. Ho interrogato un po' le anime, per sapere chi fossero queste persone. Sono persone buone e molto coraggiose e poi, quel Sirius Black mi sembra il tipo di persona con cui tu andresti d'accordo.» ghignò. «Li farò apparire in sogno al tuo amico per fargli sapere che sono vivi.»

«Dove sono, adesso?» chiesi.
«Alla scuola di magia.» ghignò. «Li ho liberati a patto e condizione che facessero prendere degli infarti agli studenti e professori, dicendo tipo: 'ehi, siamo qui!'. Quel Sirius ha ghignato e ci siamo messi a parlare. Mi ha detto che se ti dovesse mai incontrare ti farebbe fare un giro sulla sua moto.»

Their Green Eyes -Harry Potter e gli Eroi dell'Olimpo-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora