Pov Tanc
Infondo mi erano mancati davvero tanto i miei migliori amici.
I loro abbracci fraterni più di tutto.Oggi quando sono uscito di casa per andare alla casa abbandonata ero davvero incazzato con Gian ma poi arrivato a destinazione mi sono guardato intorno e per la prima volta ho visto realmente lo schifo in cui passo le nottate da settimane.
Persone svenute o mezze smorte in giro per le stanze, lo spacciatore con un'aria compiaciuta che gira a tutti le sue bustine di roba a prezzi allucinanti ora che ci penso.
Young, mio amico da tempo, che ormai ha perso praticamente tutto: la ragazza, la famiglia, molti amici e ormai si è praticamente trasferito qui, davvero poche volte lo vedo tornare a casa.
E mi sono quindi chiesto:
Davvero è così che mi vedono i miei migliori amici?
È così che sto vivendo e voglio vivere?Con queste domande che mi ronzavano in testa sono rimasto lì come mio solito a distruggermi assumendo ogni merda che mi passavano gli altri ragazzi li in quel posto.
Però avevo anche preso una decisione, stavolta non sarei ritornato la mattina dopo come sempre, avrei dormito la notte a casa e mi sarei svegliato con i miei migliori amici, nel mio letto comodo e nella nostra casa profumata e accogliente.
Così feci, all'1:30 circa sgattaiolai fuori assicurandomi che nessuno mi vedesse, tornai a casa e trovai i miei migliori amici a giocare ridere e scherzare tra loro e la casa sembrava una nuvola.
E non sto scherzando, se loro non mi avessero detto che quelle erano le piume dei cuscini io avrei continuato a pensare che fosse una nuvola ahahah.
Ok no, non so cosa ci sia da ridere...
Non voglio più andare in quel posto...
Non voglio più vedere i miei amici stare male per me, li voglio vedere felici come lo sono adesso...
Voglio finirla con questo capitolo schifoso della mia vita...Questo abbraccio era quello che mi serviva, sentire che le persone più importanti della mia vita ci sono ancora, sentire che loro non mi odiano ero io a tenerli lontani da me.
G: Sei tornato prima stavolta
T: Mi sto godendo l'abbraccio Gian, ne parliamo dopo
Lele e Diego si mettono a ridere e anche Gian ridacchia un po'.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e con i sorrisi stampati andiamo nelle rispettive camere, prima però Diego è Lele mi fermano per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia.
Prima Diego che mi abbraccia, poggia il mento sulla mia testa e mi accarezza la schiena con una mano.
D: Scusa se ti urlo contro ogni volta, sai che lo faccio perché ti voglio bene nano
Poi Lele con gli occhioni lucidi mi abbraccia stretto stretto e mi da un bacio sulla guancia.
L: Puzzi di schifo, guarda che la doccia non morde *ridacchia*
T: Coglione
Lo pungolo con due dita nei fianchi e lui sobbalza per il solletico, cucciolo...
Gli faccio la linguaccia e poi andiamo nelle nostre stanze.
Mi trovo davanti Gian che mi guarda triste.
G: Possiamo parlare?
T: Scusa, oggi sono scappato, ma hai fottutamente ragione Gian, io ho voi, tu, Lele e Diego siete la mia famiglia e quelli che invece mi aspettano mezzi smorti in quella casa non sono nessuno, apparte Young ma lui...beh lui sta peggio di me.
È solo che, quello che mi hai detto oggi, su come finireste voi se io morissi, mi ha fatto pensare e mentre tornavo mi son fatto questa domanda: Se adesso che ci sono stanno male e quando non ci sarò più staranno male comunque, io che strada devo prendere?
E non ho trovato la risposta...~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Numero parole : 615🔏
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L'errore più bello ~ Gianedi🧡 {Completa}
FanfictionQuesta storia contiene: •Uso di stupefacenti Se non volete leggere certe cose non leggete sta storia. Scusate se risulterà abbastanza pesa in certi punti.