Alberto's POV
A Milano è quasi mezzanotte; le strade sono piene di pozzanghere, segno che ha recentemente piovuto. Tish è qui con me, non ci credo ancora. Mia sorella merita una statua d'oro per tutte le volte che mi ha detto di non arrendermi e di provarci fino alla fine. Camminiamo mano nella mano, lei indossa la mia felpa preferita, e osserva Milano come se non l'avesse mai vista. Arriviamo con la moto fino al Duomo e ci fermiamo ad ammirare la piazza quasi ormai deserta.
<<Eccoci qua>> tolgo il casco mentre lei rimette i piedi a terra e si sfila il casco. <<Piazza Duomo... qui non c'eri mai stata, ne sono sicuro...>>
<<Ti sbagli. Ci sono passata tante volte e una volta ci sono anche stata con una persona speciale...>>
<<Ah, allora dovrei essere geloso...>>
<<Nah, alla fine non si è dimostrata una persona così tanto importante...>> mi stuzzica.
<<No?>> la prendo in braccio e la porto, correndo, fino al centro della piazza.
<<Mettimi giù, Albe!>> ride.
<<Perché? Sei così bella tra le mie braccia>> torno serio.
In effetti è vero, guardo i suoi occhi, così trasparenti e puri, e ci leggo il mondo; mi sono fatto scappare questi occhi per troppo tempo.
<<Come sei romantico...>> mi prende in giro.
<<Con questo cappuccio nero sembri una rapinatrice...>>
<<Quello che pensavo fossi tu che mi suoni il campanello di casa alle tre di notte!>>
Le faccio incrociare le gambe attorno alla mia vita e ci iniziamo a fissare, senza parlare, un po' come abbiamo sempre fatto, quando i nostri silenzi diventavano poesie. Che belli quei momenti, Tish, quando ci bastava soltanto guardarci negli occhi per riuscire a capire cosa l'altro stava pensando; ora nei tuoi occhi vedo tanta incertezza, insicurezza, paura di sbagliare. Quegli occhi sono stati una parte di me, un rifugio nei momenti più duri... mi bastava guardarli, e tutto il dolore scompariva. Ora ci leggo preoccupazione... perché? Hai paura di ricascarci di nuovo? No, Tish, stavolta sarà diverso, te lo prometto.
<<Non mi sembra vero, Tish...>>
Fraintendi tutto e mi baci, con un sorriso stampato sulle labbra. Non mi sembra vero che non ci sia più quella chimica, non mi sembra vero che tu sia così tesa con me, non mi sembra vero che hai perso fiducia nei miei confronti.
<<Tra tre mesi torno in Italia.>> annuncia.
E io non ci sarò, mia piccola Tijana; non ci sarò ad aspettarti all' aeroporto come ti avevo promesso, non ci sarò per portarti di nuovo qui al Duomo, non ci sarò nei passi più importanti della tua carriera, non ci sarò ad aspettarti a casa dopo una giornata di lavoro. Le faccio rimettere i piedi a terra, ma continuo a incrociare il mio sguardo nel suo.
<<Sono contento per te...>>
<<Tutto qui?>>
<<Cos'altro vuoi che ti dica?>>
<<No, niente... forse sono io che ho frainteso...>>
<<Cosa hai frainteso?>>
<<Niente, lascia perdere...>> cala lo sguardo.
<<Tu non hai più bisogno di me, Tish>> Questa frase cattura la sua attenzione. <<Non avresti quello sguardo se mi volessi di nuovo nella tua vita...>>
STAI LEGGENDO
We're far from the shallow 2 || Tisherto
FanfictionTu ricordami lo stesso, ricordati quello che siamo stati, ricordati dei miei occhi nei tuoi. Ricordati che siamo lontani dalla superficie. Prima, ora, sempre.