Capitolo 22

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Tish's POV 

30 giugno 

Ricorda, Tish, un giorno non ti pentirai di quello che hai fatto, anche se adesso credi di aver sbagliato tutto. Da quando Alberto ha saputo la verità, non mi ha mai più chiamata, né un messaggio; io ho provato ieri a telefonargli, ma il suo telefono era staccato. Tommaso continua a ripetermi che ho fatto la cosa giusta, ma a me ora sembra tutt' altro che corretta. 

<<L'unica soluzione è andare a Milano e parlarci da vicino.>> 

<<Ma sicura che ora è a Milano?>> 

<<E dove dovrebbe essere, scusa?>> 

<<Non so, Alberto è uno che viaggia molto per lavoro...>> 

<<Ma è sicuramente a Milano ora>> 

<<Quindi vai a Milano e poi?>> 

<<Gli chiedo scusa di non avergli detto tutto prima... e se vorrà, potrà vedere Josif quando gli pare...>> 

<<Mamma, voglio venire pure io a Milano con te>> esclama Josif che è qui con noi mentre gioca. 

<<Amore, ma non puoi venire con me... devi riposare...>>

<<Penso ce la possa fare>> commenta Tommaso. <<E' stato a riposo fino a oggi, e da ieri lo vedo bene...>> 

<<Ma non sei un medico, Tommaso>> puntualizzo.

<<Ma mio padre sì>> risponde. <<Tranquilla, sta bene, può partire domani per Milano con te>> 

<<E va bene... prepariamo lo zaino allora>> 

<<Ok, vi lascio, devo far bollire l'acqua per i ravioli; tua madre sta per tornare>> 

<<Sei un mammo mancato!>> lo prendo in giro mentre sta uscendo dalla mia camera. 

Ebbene sì, cara Tish, lo sapevi che questo momento sarebbe arrivato; tuo figlio sta per conoscere suo padre, ed è anche giusto così. 

1 luglio 

La sveglia suona in tempo per prepararci prima della partenza. Ho deciso che resteremo a Milano un paio di giorni, quindi dormiremo in un hotel non lontano dalla UMI. Ho scritto ad Alberto che sarei andata a Milano, ma non gli ho detto di Josif; lui mi ha solamente risposto che ci saremmo potuti incontrare al Belvedere, dove in genere c'è movida la sera, ma non nel resto della giornata. Il viaggio per Milano dura meno del previsto, grazie all' autostrada praticamente quasi del tutto libera. Josif, fortunatamente, non ha fatto capricci ed è stato in silenzio per tutto il tragitto, tranne qualche volta che l'ho interpellato io. Parcheggio l'auto di fronte al Belvedere e, dopo la ripida salita a piedi, vedo Alberto di spalle in lontananza. Ci siamo, Tish, è arrivato il momento fatidico. Stringo la mano di Josif cercando di darmi più forza, ma quando Alberto si gira e ci vede, non posso evitare di avvicinarmi. 

<<Hai fatto presto>> è la prima cosa che mi dice. 

<<Poco traffico, siamo stati fortunati>> 

<<Io lo conosco>> lo indica Josif.

<<No, amore, non credo tu lo conosca...>> 

<<Sì. Un giorno è venuto a casa nostra... l'ho visto dal balcone e mi ha salutato con la mano...>> 

Mi giro di scatto verso Alberto, ma lui cala il capo prima di rispondere. <<Sì, io...>> torna a guardarmi. <<...sono tornato a Gorizia il giorno dopo; sono venuto sotto casa vostra e ho visto il bambino fuori... e l'ho salutato>> 

We're far from the shallow 2 || TishertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora