Capitolo 29.

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[Alaska-Juan.

{Lettera.}

Ti devo aggiornare, lo so.

Per prima cosa qua in Spagna le cose vanno benissimo.
La casa di Neymar é enorme, ma te l'avevo già detto in precedenza.

Ovviamente mi perdo ancora e ho bisogno di una mappa.

Neymar dice che l'ha comprata perché gli piaceva ma secondo me gli é preso un momento di ricchezza.

É normale che un ragazzo di origini povere abbia voglia di gustarsi le proprie ricchezze.
Ma nonostante il denaro e la fama, non si monta la testa.

Se deve scegliere fra una macchina da corsa e una cena in famiglia sceglierà sempre la seconda. (Anche perché ha davvero troppe macchine...)

A proposito della casa, anche se ha una camera degli ospiti magnifica ha insistito che dormissi con lui.

Non ho fatto problemi, la sua camera é spaziosa e mi fa sentire a casa.

Immaginati una stanza piuttosto grande con un letto matrimoniale al centro e con le pareti di un blu mare, con effetto spugnoso.

Le pareti sono adornate da fotografie e quadri di arte moderna; Di fronte al letto ritroviamo un grande armadio bianco con tutti i suoi vestiti e cappelli, ma grazie al cielo ha fatto spazio anche per la mia roba.

Non é il massimo dormire in una stanza e avere i propri abiti in un altro.

Oggi mi ha accompagnata al colloquio di lavoro e devo ammettere che senza di lui sarei andata in panico. Mi muovevo come se fossi un manichino e tremavo come una gelatina, ma almeno avevo Neymar che mi incoraggiava ad andare avanti.

Non ho la tenacia di Neymar e non mi piace neppure stare al centro dell'attenzione al contrario di Rafaella.

Avere tutti quegli sguardi puntati addosso mi faceva salire il vomito, Ju.

Ma poi quando ho notato che qualcuno ha accennato un sorriso, ho iniziato a parlare e...chi mi ferma più, poi?

È la stessa sensazione che uno ha quando viene estratto per un'interrogazione a sorpresa.

All'inizio cadi in agitazione poi ti tranquillizzi e inizi a parlare a macchinetta.

Tutte le volte che sembravo andare in agitazione, Ney mi stringeva forte la mano incitandomi a non fermarmi.
E' grazie a lui che ero li, e non desideravo deluderlo.

Il colloquio sarà durato una buona mezz'oretta, ma a mio parere è sembrato tantissimo.
Mi faranno sapere nei prossimi giorni, ma era solo un colloquio di accertamento. Quindi non credo che ci siano problemi.
Ho accompagnato Neymar agli allenamenti e guardarlo giocare con gli altri é stato divertente.
É stato un po' meno divertente quando Dani Alves é venuto a prendermi di peso e mi ha messo di fronte un pallone.
Ha scommesso che su tre tiri in porta ne avrei fatto solo uno. Ha già sperato troppo il fanciullo.
Come se non bastasse, Neymar ha detto che li erravo tutti (Simpatico, eh?), e Iniesta ha detto che secondo lui ne facevo due su tre.

L'allenatore non ha detto nulla, ma ti giuro che rideva.
Ho accettato la sfida e mi sono tolta le scarpe con il tacco.
Ter Stegen si é piazzato di fronte alla porta e tutti mi hanno lasciato il giusto spazio.

Ebbene si, ne ho fatti due su tre.
Sospetto che il portiere mi abbia lasciato fare, ma dettagli.
Come pegno per aver perso, abbiamo stabilito che Neymar e Dani dovranno pagare una birra grande a me e ad Iniesta questa sera. Non è fantastico che ogni volta che vado a Barcellona un calciatore diverso mi offre una birra?
Dopo quella breve interruzione hanno ripreso gli allenamenti ma Piqué, infortunato al ginocchio, si è offerto di mostrarmi un po' la struttura. È stato un pazzo a portarmi fino al Camp Nou con tutta quella gente nel museo.

Ineffable « Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora