Married by contract.// JJK

If i ruled the wold

If I ruled the world, I'd have it all
남자라면 똑같겠지, pretty girls
완전히 없어지네 인종차별

Kim Dahyun, aveva ventitré anni, ed era particolarmente soddisfatta della sua vita. Aveva un buon lavoro, che per di più adorava e le permetteva di viaggiare e visitare posti nuovi, amiche con le quali uscire e divertirsi e un una tartaruga marina, che amava con tutto il suo cuore. La sua vita era perfetta. Anche se secondo sua madre, mancava la cosa più importante, l'amore!

E quella mattina, mentre stava raggiungendo il suo lavoro, si era dovuta sorbire per l'ennesima volta la donna che le diceva che il tempo stava passando e non sarebbe rimasta giovane per sempre. Che aveva bisogno di un uomo nella sua vita, o avrebbe finito per rimanere per il resto della sua vita da sola.

Insomma la sua giornata non era iniziata nel migliore dei modi, e ora dietro la sua scrivania, stava combattendo con l'ennesima fiamma del suo capo, che era stata mollata poco tempo fa e non riusciva a farsene una ragione.

-Sono incinta!- le urlò di punto in bianco, la donna dietro la cornetta. -Merito di parlare con lui. Deve sapere la verità. Prendersi la responsabilità di ciò che ha fatto-

Dahyun aveva la tentazione di sbattere la cornetta per terra e calpestarla con i piedi ripetutamente. Ciò che fece invece fu alzare gli occhi al cielo e sospirare. "Ecco che ci siamo di nuovo" pensò. Non era la prima ad a utilizzare tale scusa.

-La prego di richiamare quanto avrà i risultati delle analisi, allora. Per il momento il signor Kim, non può riceverla- rispose annoiata.

-Sei un mostro!- urlò la donna, dovendo farle allontanare la cornetta in modo che non rimanesse sorda. -è pensare che sei anche una donna. Come puoi voltarmi le spalle in questo modo e difendere il tuo capo? È stato lui a non usare le dovute precauzioni e lasciarmi il giorno dopo. Sono sola e incinta- iniziò a piangere istericamente al cellulare.

Dahyun si massaggiò le tempie. -La prego si calmi, mi dia il suo numero e le prometto che penserò a tutto io- disse con voce calma la ragazza. Cercando di sistemare quella situazione.

Poco prima dell'ora di pranzo, quando gli uffici erano abbastanza calmi, Dahyun si alzò dalla sua scrivania, raggiungendo la porta dell'ufficio di Taehung davanti a se. Bussò, attendendo il permesso dell'uomo per entrare.

Taehyung, era totalmente concentrato sulla sua tavola grafica, ma con la coda dell'occhio noto che a entrare fu la sua segretaria.

-Segretaria Kim, mi dica pure- le disse.

Dahyung chiuse a chiave la porta mentre si avvicinava alla scrivania.

Nel sentire la serratura scattare, il ragazzo alzò lo sguardo. Vide la ragazza avvicinarsi alla sua scrivania, con uno sguardo serio, portò la mano dentro la tasca della sua giacca. Poco delicatamente butto un pacchetto di profilattici accanto alla sua tavola grafica.