Make it right

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Baby, I know
I can make it better
I can hold you tighter

Dopo la doccia, Kotoko aveva raggiunto nuovamente la cucina, in modo da provare a socializzare con le due donne, che era ben conscia, avrebbe visto spesso dentro quella casa

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Dopo la doccia, Kotoko aveva raggiunto nuovamente la cucina, in modo da provare a socializzare con le due donne, che era ben conscia, avrebbe visto spesso dentro quella casa.

Si era seduta su uno degli sgabelli, davanti al piano da cucina, mentre le guardava.

-è di tuo gradimento?- le chiese Haesun, riferendosi al cibo.

Kotoko annuì. -Con me penso che non avrete mai problemi, mangio di tutto- ammise. Ed era vero da una parte. Fin da bambina, non era mai stata schizzinosa sul cibo, frutta, verdura e ogni genere di carne. Era una buon guastai, cosa che da quando era a Seoul, si era privata, perdendo metà peso in soli sei mesi.

-Non si direbbe, sei così sicupata- disse Haesun.

Kotoko le sorrise, stringendosi nelle spalle.

Quando la donna riportò lo sguardo a Eunbi, sgranò gli occhi fermando le sue mani. -No, no, no- le fece abbassare il piatto con gli ortaggi. -Ti avevo detto niente carote-

-Ma da un buon sapore- si difese Eunbi.

-Ha ragione- disse Kotoko.

-Jungkook non le mangia- rispose Haesun, guardandole entrambe. -E prima che mi ritrovi la cena nella pattumiera e una scatola di pizza in cucina, togli quelle carote-

-Addirittura?- chiese divertita Kotoko.

La donna alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa esasperata. -Fin da quando era bambino. Dovevi vederlo, come allontanava le carote senza farsi vedere. O delle volte diceva di non avere fame e trovavo cartacce di merendine dentro la sua camera, il giorno dopo-

Kotoko accennò una risatina divertita. Non riusciva proprio a immaginarselo Jungkook così.

Haesun sorrise a sua volta al ricordo.

Eunbi, tolte le carote, che mise in un altro piatto, poté finalmente aggiungere le altre verdure. Tristemente prese il piatto, pronta a buttare le carote nella pattumiera.

-Ah no- Kotoko si allungò portando la mano su quella della ragazza. -è un peccato, lasciale a me. Le bollisco più tardi e le aggiungo al mio piatto-

Eunbi le sorrise annuendo.

Dopo aver preparato la cena, le due donne andarono via, lasciandola sola, in quell'appartamento fin troppo grande. Kotoko, si mosse, guardandosi intorno. Tutto splendeva ed era più che pulito, persino i quadri presenti nella sala. Nemmeno l'ombra di una foto. Cosa che in casa sua era più che normale da vede sopra le mensole.

Il cellulare dentro la sua tasca iniziò a suonare, Kotoko lo prese, notando che era sua madre. Sorrise.

-Pronto mamma-

Married by contract.// JJKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora