capitolo 13

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MAGGIE'S POV:
Ieri sera è stato bellissimo, abbiamo guardato le stelle e fatto il bagno di notte.
questa mattina però, dopo essere tornate dal bar in cui abbiamo fatto colazione, io e Najwa abbiamo discusso di nuovo, è troppo gelosa.

Ora io sono seduta sul divano con addosso una maglia larga che mi arriva fino a metà coscia e un paio di mutande. Ormai abbiamo entrambe l'abitudine di stare così in casa, è molto comodo e così fa meno caldo durante il giorno.

Najwa è in camera, probabilmente starà leggendo qualcosa oppure starà guardando il telefono. Io non ce la faccio a stare arrabbiata con lei. Così mi alzo dal divano e salgo le scale, entro in camera e la trovo seduta sul letto con la schiena appoggiata al muro che legge un libro. Salgo sul letto e mi avvicino a lei camminando sulle ginocchia.
"Che vuoi Maggie?" mi domanda senza alzare la testa dal libro.
"Eddai Najwa, non fare così" le dico rimanendo a guardarla.
Non mi calcola proprio così mi avvicino ancora di più e mi siedo a cavalcioni su di lei togliendole il libro dalle mani.
"Che fai??!" mi chiede guardandomi, finalmente direi.
"Non voglio restare così per tutto il giorno" le dico sinceramente.
"No Maggie, scendi" mi dice senza però togliermi lei.

"So che vuoi pure tu che in realtà io rimanga qui" le dico provocandola.
Lei distoglie lo sguardo.
"Allora?" le chiedo mettendo le mie braccia sulle sue spalle. Lei essendo seduta e avendo la schiena appogiata al muro non può alzarsi o andarsene.
"Quindi?" le domando. Non mi ascolta.
Continua a non ascoltarmi quindi spingo in avanti i miei fianchi facendo toccare le nostre intimità, l'unica cosa che divide i nostri corpi sono due paia di mutande: le mie e le sue.
La sento sussultare.
"Pensi di baciarmi o no?" le chiedo avvicinando la mia faccia alla sua.

"No che non ti bacio, vai pure dalla tipa mora del locale e fatti baciare da lei" mi risponde guardandomi negli occhi.
Vuole fare la dura pure quando è evidente la sua voglia di baciarmi. Così sto al suo gioco.
"Va bene, allora se non vuoi io vado.." sto per alzarmi dalle sue gambe quando mi prende i fianchi e mi fa risedere.
"Non provarci" mi dice e mi bacia.

È un bacio pieno di passione. Mi stacco dalle sue labbra e le bacio il collo alternando baci lenti a piccoli succhiotti. Muovo i fianchi lentamente avanti e indietro facendo scontrare ogni volta le nostre intimità. La sento ansimare e tiro su la testa. Questa volta è lei che mi bacia il collo e mi mette le mani sulla schiena spingendomi ancora di più verso di lei.
Mi toglie la maglietta ed io la tolgo a lei poi mi slaccia il reggiseno e lo lascia cadere per terra.
Comincia a succhiarmi la pelle ed a giocare con la lingua sul mio capezzolo destro. Cerco di soffocare un gemito mordendomi il labbro.

Mi spinge all'indietro in modo da farmi distendere e lei mi si mette sopra, lascia una scia di baci umidi su tutto il mio corpo, non lascia nemmeno un angolo.
Arriva fino alla mia intimità che bacia provocandomi un brivido.
"Najwa.." la chiamo.
Se non mi toglie le mutande penso che impazzirò.
Si stacca da me e mi dice un semplice "dimmi Rubia".
"Ti prego continua" la supplico.
Lei sorride a mi sfila le mutande per poi appoggiare un dito sul mio clitoride giocandoci un po'.

Credo di aver smesso di respirare. Stringo le coperte e lascio un sospiro strozzato.
Mette due dita all'inizio della mia entrata ma non va oltre.
"Najwa cazzo".
"Ti ricordi cosa è successo durante l'ultima intervista?" mi chiede.
"C-cosa?" le domando facendo fatica a parlare a causa del suo continuo giocare con me.
"Ah non ricordi? Hai continuato a provocarmi, eravamo sedute vicine attorno ad un tavolo e tu hai messo una mano sulla mia coscia stingendo" mi dice facendomi tornare un po' lucida.
"M-ma è successo t-tempo fa.." le rispondo mentre lei velocizza leggermente il movimento.

Sorrido al ricordo di lei che mi stringeva il polso per farmi stare ferma.

Spingo i miei fianchi contro la sua mano e la sento entrare dentro di me. Comincia a fare movimenti regolari, avanti e indietro, nè troppo veloci nè troppo lenti. Si abbassa e comincia a leccarmi facendomi provare sensazioni che mai avevo provato prima. Non mi aveva mai fatta sentire così.
"Najwa.."
"Najwa sto per venire.."
"Dimostramelo, non lo dire" mi dice con un tono totalmente diverso dal suo solito.
"Ti prego non ti fermare" le dico stringendole i capelli e tenendole la testa. Inarco la schiena quando tocca il mio punto più sensibile ma quando sento che sto per raggiungere il limite lei toglie le dita.
"Najwa stai scherzando?!" le urlo contro.

Lei non mi ascolta e mi bacia prima una coscia poi l'altra fino ad arrivare all'inguine e si ferma. "Giuro che.." comincio a dire "che se non ti muovi mi incazzo". Non ce la faccio più.
Ricomincia a fare gli stessi movimenti di prima. "Anche le altre donne ti toccano così?" velocizza il movimento.
"Anche le altre donne ti fanno ansimare in questo modo?" mi dice staccandosi da me.
Si avvicina a me senza mai staccare le sue dita e senza mai bloccare il movimento. Sento sempre di più arrivare l'orgasmo, le tengo il polso così da non poterlo muovere e finalmente mi fa venire. "E anche le altre donne ti fanno venire così?"
Sono distrutta. Questa rossa mi ha tolto il respiro.

Lei si alza con un sorriso soddisfatto e si avvicina a me slacciandosi il reggiseno.
"Sei forse pazza? Ho sentito il mio cuore esplodere!" le dico prendendole il viso e baciandola, le mordo il labbro e lei lascia un gemito che non prova nemmeno a fermare.
"E comunque mai nessuna donna mi ha toccata come fai tu, sei la mia prima volta."
Mi metto distesa sul mio fianco sinistro e continuando a baciarle il collo, metto una mano sopra le sue mutande e comincia a fare dei piccoli cerchietti.
Sta ansimando e non riesce a formare una frase di senso compiuto. Passo la mia mano sotto alle sue mutande e gioco con il suo clitoride senza entrare in lei.
"Non fare la stronza" mi dice.
"Chi sarebbe la stronza?" le chiedo fermando il mio movimento.
"Non pensare di fare il mio stesso gioco.." e lei continua.
"No Rubia ti giuro che te la farò pagare, per favore."
Torno sulla sua intimità ma questa volta entro con due dita facendole inarcare la schiena.

"Maggie continua.." le mordo il
lobo destro e la sento ansimare di nuovo.
Spinge i suoi fianchi verso la mia mano per farmi andare più velocemente ed io l'accontento. Poco dopo raggiunge il limite ed io la bacio per non farla urlare, infatti la sento ansimare sulle mie labbra.

"Ora hai capito che voglio solo te?"
"Non voglio altre more, altre bionde.."
Lei mi guarda ancora con i muscoli delle gambe che le tremano.
"Najwa non m'importa delle altre ragazze o dei ragazzi" Mi sorride e mi bacia.
"Vieni a farti la doccia?" mi chiede.
"E ti dico di no secondo te? Andiamo."

Arrivate in bagno entriamo subito nella doccia e ci laviamo in davvero poco tempo, infatti dopo nemmeno 20 minuti siamo già con un asciugamano addosso.
Mi guardo allo specchio e poi guardo lei.
"Mi piace il colore del tuo collo questa sera" le dico facendo un mezzo sorriso.
Lei mi guarda confusa e poi si guarda allo specchio appoggiandosi poi un dito sul collo.
Ha una macchia rossa nel lato sinistro.
"Pure il tuo colore non scherza" mi dice con un tono sul soddisfatto.
Effettivamente pure io ho un succhiotto però sul lato destro.

Ridiamo entrambe nel guardarci allo specchio ed io comincio a pensare a come tutto questo possa accadere, a come tutta questa situazione poi possa andare avanti dopo il nostro ritorno a casa. La mia espressione a questo pensiero cambia e vedo lo sguardo di Maggie abbassarsi, chissà se anche lei ci pensa a volte...
"Anche io ho paura.." ammette quasi a sembrare che mi abbia letto nel pensiero.
"Non pensiamoci ora, okay..?" le dico.
"Sí ma quando ci penseremo? Tu hai lasciato Ale giorni fa, ma Teo? Accetterà tutto questo?" mi dice con tono preoccupato.
Mi giro verso di lei e prendendole i fianchi appoggio la mia fronte sulla sua e vedo i suoi occhi chiudersi.
"Stai tranquilla Rubia, tu fidati di me".


ehi gente, volevo ringraziarvi per le 1000 visualizzazioni❤️ inizialmente volevo scrivere così per svago(?) e quindi non pensavo di arrivare a ciò. <3

alla fine, siamo sempre noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora