** Twenty-seven **

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Il mondo s'illumina quando tu sorridi.

-Nicholas Sparks 

Dopo essersi preparati e aver pranzato, si smaterializzarono tutti a Hogsmeade.

C'era chi doveva comprare dei vestiti, chi fare un salto al negozio di scherzi di Zonco, chi doveva fare razzie da Mielandia e chi, come Hermione, doveva solo comprare un buon libro.
Ovviamente lei sarebbe andata nel mondo babbano.
Non ditelo a nessun mago, ma, secondo la ragazza, i tomi del mondo magico erano un pochino troppo stravaganti.

Dopo aver svuotato notevolmente le tasche, sopratutto Harry che aveva - inspiegabilmente - comprato prodotti per la manicure, si smaterializzarono in uno dei tanti sobborghi di Londra.

Facendosi guidare dalla riccia, nonché l'unica che sapesse effettivamente orientarsi, si ritrovarono a prendere un bel frappuccino da Starbucks.

Proprio mentre erano seduti al tavolo, aspettando l'arrivo del l'ordinazione, Hermione vide una faccia conosciuta entrare nel locale.
Beh, come non riconoscere il tuo migliore amico?
Cosi, senza pensarci due volte, si diresse verso Eric.

«Ma é possibile che ti incontro sempre qui?»
Disse Herm ridendo.

«Oh tesoro, non é una bella cosa nemmeno per me»
Rispose il ragazzo con il sorriso sulle labbra.

Forse Hogwarts li aveva un pochino allontanati, ma si volevano bene come quando avevano 8 e 11 anni.

Herm gli tirò un amichevole pugno sul braccio, e lui, di rimando, le fece il dito medio.

Solo in quel momento 'Mione notò che accanto a lui c'era un altro ragazzo.
Non l'aveva mai visto prima.
Eppure era davvero molto bello.

Era parecchio alto, circa 1.94-95, era riccio, aveva i capelli neri neri e degli occhi color prato.
Era davvero bello il verde dei suoi occhi, chiari come pochi.

«Oh, ehm... Piacere. Io sono Hermione, un'amica di Eric.»
Disse 'Mione con il cuore che le batteva un po' per l'emozione.

Dio quel ragazzo era davvero uno schianto.

«Piacere, sono Lucas, un compagno di classe di Eric»
Replicò il moro con un sorriso.

Herm, oltre a notare quanto bella fosse la sua mano, notò che sulla guancia gli era spuntata un'adorabile fossetta.

Dopo alcuni sguardi maliziosi da parte di Eric, la ragazza si liquidò velocemente, dicendo che i suoi amici la stavano aspettando e che dovevano andare a comprare delle cose.

«Amo ti va di vederci uno di questi giorni, sai, come ai vecchi tempi...»

A Eric brillavano gli occhi per l'emozione.
Herm non poté fare a meno di annuire, così deciso data, luogo e ora.
Dopo quel tanto inaspettato quando piacevole incontro, ritornò a sedersi e a gustarsi il suo frappé con i suoi amici.

«Chi era?»
Chiese, gelosamente, Ron

«Oh, ehm... Quel ragazzo che avete incontrato anche l'altra volta, Eric.»
Rispose la bruna, zuccherando la sua bevanda.

«E quello affianco a lui?»
Continuò a insistere Ronald.

«Un suo compagno di classe»
Replicò Herm arrosendo un pochino.

«Ma hai visto quant'é bono?»
Esordì ginny, scioccando quasi tutti.

«Oh, eccome se l'ho visto»
Aggiunse 'Mione ridendo.

Non si sa se fu più Harry a essere scioccato, visto che la ragazza di cui era innamorato stava deliberatamente parlando di altri ragazzi, o Ron a essere triste per lo stesso motivo.

Dopo un paio di chiacchiere e dopo aver comprato i libri che servivano alla riccia, ritornarono alla Tana, più stanchi che mai, per quanto avevano camminato.

Harry e Ginny, salirono di sopra, in camera, per "parlare"

'Mione e Ron, invece, rimasero di sotto a giocare a scacchi magici.

Il ragazzo era ancora abbastanza scosso per quello che Herm aveva detto nella caffetteria solo qualche ora prima.
Insomma, non poteva farsi rubare la ragazza da un babbano, no?

«Ma quel ragazzo, l'amico di Eric, ti piace?»

Non é che si fosse proprio preparato un intero discorso, però forse iniziare così non era la cosa giusta da fare.

«Geloso?»
Disse Hermione, senza nemmeno  staccare gli occhi dalla scacchiera.

«Eh certo»
Rispose Ron facendo uscire di scena una delle torri bianche di Herm.

A queste parole, la ragazza sentì le guance riscaldarsi notevolmente.
Quel tipo non le piaceva, era solo bello.
E il fatto che Ron fosse geloso le mandava in estasi il cervello.

«Comuqnue, non lo conosco nemmeno quel tipo...è solo carino. Tutto qui»
Disse la ragazza ridendo e cercando di salvare il salvabile in quella partita.
Stava facendo veramente schifo.
Avevano si e no altre 7 pedine.

«Se lo dici tu...»
Rispose il rosso distruggendole un'altra, nonché l'ultima, torre della sua avversaria.

Una volta, una volta soltanto Hermione era riuscita a battere quel ragazzo a scacchi magici, e Ron se lo ricordava bene.
No, non perché fosse l'unica volta in cui qualcuno fosse riuscito a farlo perdere, ma perché era successo qualcosa di stranissimo.

Accadde più o meno un anno e mezzo fa, tra le tante previsione di morte per Harry da parte della Cooman e i mille articoli sulla gazzetta del Profeta sul caso di Sirius Black.

Si erano ritrovati loro due in sala comune a tarda notte.
C'era anche Harry sul divano, ma era crollato mentre leggeva "il quidditch attraverso i secoli".
Lo faceva sempre prima di una partita di quidditch.

Comunque, prima di andare a dormire, Ron propose di giocare e,stranamente, Hermione accettò.

La partita si stava svolgendo regolarmente, Ronald era ovviamente in vantaggio, fin quando, a un certo punto, qualcosa cambiò.
Mentre era il turno della riccia, il rosso si ritrovò a pensare a quanto quest'ultima fosse bella.
I suoi meravigli occhi ambra che l'avevano da sempre rapito.
Quella pelle così bianca, così morbida e così delicata.
Infine quella labbra, quelle stramaledettisdime labbra.
Erano così carnose , così perfette e così proibite.

Ron iniziò a fantasticare, su un loro possibile bacio, su una loro possibile effusione d'amore o semplicemente, su qualcosa che non fosse soltanto amicizia.

Così, tra un pensiero e un altro, si ritrovò a giocare da schifo, ma a capire che lui aveva un'enorme cotta per Hermiome Granger.

E anche questa volta non fu da meno.
Ripensando a quel momento, iniziò a esaminare 'Mione e a realizzare quanto effettivamente lei fosse bella.

Perse di nuovo, perché oramai gli unici momenti in cui notava la bellezza della ragazza di cui era innamorato, erano questi.
Proprio quelli in cui dovresti focalizzarti sul gioco e su nient'altro.

Herm se n'era accorta, ma non gliel'avrebbe mai detto.
Le piaceva troppo ricevere questo tipo di attenzioni.
E poi erano le uniche volte in cui riusciva a vincere e poteva vantarsi con Harry.

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Spazio autrice!💖

Salveh.
Mi scuso per l'indecenza dle capitolo, ma ero molto di fretta.❤️
Spero vi sia piaciuto lo stesso.
Tranquilli che tra un po' sti due limonano eh.😪

By the way, vi chiedo, cortesemente, di lasciarmi una valutazione o un commento, così da farmi capire se ne vale la pensa continuare o no.💕

Scusate per eventuali errori.😊

Kisses and hugs.❤️
Lylpotterhead 😙

Your sweater  // RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora