** Twenty-eight **

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L'amore é un film muto: togli il volume e concentrati sui gesti.

-Massimo Gramellini.

Forse sembrerà strano, ma anche se, Harry, Ron, Ginny e Hermione, erano dei normalissimi adolescenti, odiavano particolarmente uscire.

Chissà se per il caldo o perché erano circa 2 mesi che facevano le stesse identiche cose.

Così, era da un paio di settimane che si ritrovavano a passare i pomeriggi in camera delle ragazze, (perché era la più grande) a chiacchierare.

Era parecchio divertente, sopratutto perché Herm cercava sempre di insegnare l'utilizzo di qualche oggetto babbano e puntualmente Ron aveva sempre da ridire.

Finivano sempre con il litigare.

«Non puoi criticare chi si é arraggianto e ha trovato una soluzione senza la magia.»

«Ma si complicano il lavoro!»

Era sempre Ronald a chiederle scusa.
Forse perché non riusciva a rimere arrabbiato con quella ragazza, o forse perché sapere che lei era arrabbiata con lui lo faceva stare male.
Così, dopo verle parlato le si avvicinava per abrraciarla e per lasciarle un dolce bacio sulla guancia.
Erano davvero buffi.
Si amavano certo, ma non lo avrebbero mai ammesso.

Che idioti, no?

Comunque, quel caldo e afoso giorno di luglio, non fu proprio la stessa cosa.

Ginny era stesa su Harry, il quale le accarezzava i capelli, sotto lo sguardo da "toccale qualcos'altro e ti ammazzo" di Ron, a cui ovviamente non avevano detto della loro relazione.

Herm invece era stesa sul letto, con le mani che le cingevano la pancia.
Era da quella mattina che non si sentiva per niente bene, anche se aveva già preso una bustina di oki.
Ci aveva messo un po' a spiegare ai suoi amici che stava prendendo una medicina e non della droga magica.

Ogni tanto, con una distanza di circa dieci minuti, le venivano dei fortissima crampi e chissà come era riuscita a non svenire.
Non lo dava a vedere, era sicura che non fosse nulla di che perché aveva già provato dolori del genere.
Così, con riluttanza, scostò la mano di Ronald che stava facendo su e giù sulla sua gamba, e andò in bagno.

Come aveva pensato, le era venuto il ciclo.
Ora, lettore, ti stari domandando: "Beh? Che c'é di strano?"
Ovviamente nulla.
Se solo non fossero finiti tutti gli assorbenti.

Dopo le infinite imprecazioni contro Merlino, Morgana, Godric, Salazar e chi più ne ha più ne metta, la riccia si dovette arrendere all'idea di trovare qualcosa di utile in quel cassetto.

«Ginny, puoi venire un attimo?»
Urlò in panico Hermione.

Fece un paio di respiri profondi prima che l'amica potesse aprire la porta ed entrare.

«Hey Herm, tutto bene?»
Domandò preoccupata la ragazza.

«Sisi, tutto apposto...ehm..
Ecco Gin, dovresti farmi un grosso favore.»
Replicò un tantino in ansia la bruna.

Ginevra annuii, invogliandola a continuare.

«Beh, dovresti andare a comprarmi gli assorbenti in un supermercato babbano»

Ora 'Mione stava veramente sperando che Ginny non le ridesse in faccia.
Non perché la richiesta fosse strana, tutt'altro, ma perché "Ginny" e "mondo babbano" non suonavano bene nella stessa frase.
Anzi, non li dovevi proprio mettere nella stessa frase.

«Ehm... S-si certo, quelli lí blu, vero?»

Chissà se Herm fu più contenta perché si rese conto di avere un'amica fantastica, o perché quest'ultima si ricordava anche quale tipo di asciugante preferisse.

Your sweater  // RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora