** Sixteen **

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-Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce.

(Lev Tolstoj, Anna Karenina)

Hermione's pov

Subito dopo pranzo, come promesso, io e Ginny ci preparammo per andare ad Hogsmaed

«Dove state andando?»
Chiese Harry mentre si preparava un panino.

«Stiamo andando a comprare dei vestiti per la festa»
Rispose Ginny mentre si sistemava il gloss rosa chiaro che aveva sulle labbra.

«C'é una festa?»
Replicò il mio migliore amico con la bocca mezza piena.

«Harry sembri Ron quando fai così! Comuqnue si, ci siamo dimenticate di dirtelo ma Luna da una festa... questo fine settimana credo»

Era abbastanza strano che proprio la corvonero volesse organizzare una festa.
Magari voleva solo farci avere un po' di normalità dopo tutto quello che era successo.

«Se ci date cinque minuti, ci prepariamo e veniamo anche noi. Comuqnue no, Harry non assomiglia affatto a me...io sono più bello»
Disse Ronald, che precedentemente non avevo notato, seduto sul divano

«Sisi basta che vi muovete»

Borbottó Ginevra con fare annoiato.
Colpa della riga della eyeliner che non veniva dritta.

Dopo qualche minuto eravamo tutti, più o meno, pronti.
Uscimmo e appena arrivati a Hogsmaed ci dirigemmo in uno dei negozi preferiti della mia amica.

«Noi entriamo qui, non so se facciano anche dei vestiti per i maschi però potete entrare e dare voi un'occhiata»

Io e Ginevra sapevamo benissimo che in quel negozietto non si vendevano capi d'abbigliamento maschili, ma Ron e Harry non ci avrebbero mai aspettato tutto quel tempo per scegliere cosa comprare, così quando la mia amica si inventò questa scusa le ressi il gioco.

Entrammo tutti in quella piccola ma confortevole boutique e, in men che non si dica, Ginny aveva già in mano 6 o 7 vestiti per lei e altrettanti per me.

Ci fiondammo nei camerini entrambe per provare ciò che avevamo, o meglio, che lei aveva scelto per tutte e due.

Non mi piacque quasi nessuno di quegli abiti.
Tranne uno.
Quello che avevo indosso.
Era semplicemente stupendo.

Era lungo fino al ginocchio, leggero, di raso.
Aveva la gonna ampia, ma non troppo, un corpetto più stretto e delle spalline effetto vedo/non vedo che scendevano morbide sulle braccia.
Mi sentivo una principessa.
Tipo Cenerentola.

«Hey, posso entrare o ti stai cambiando?»
Disse Ron, che probabilmente si stava annoiando di fare shopping

«Nono, entra pure»
Risposi rimanendo ancora ammaliata da quel capolavoro che avevo in dosso.

«Ecco vedi io ed Har-»
Stava parlando normalmente quando a un tratto si bloccò.
Mi girai verso di lui con un espressione interrogativa dipinta in volto.

Scosse la testa
«Her-Hermione é c-che s-sei...be-bellissima»

Arrossii.
Non ero abituata a quel genere di complimenti.
Sopratutto da uno che si era accorto che fossi una ragazza soltanto quell'anno.
Ringraziai mentalmente colui che aveva realizzato quel vestito per non aver applicato lo stesso incantesimo che la signora Weasley faceva ai vestiti dei propri figli.
Perché davvero, io stavo andando a fuoco.

«Oh, ehm...Grazie. Che mi stavi dicendo?»

Quanto era bello?
Avrei voluto che in realtà mi confessasse tutti i suoi sentimenti, che mi chiedesse di essere la sua fidanzata e che non c'era nessuna ragazza sulla Terra come me.
E invece no.

Your sweater  // RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora