capitolo 6

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passò una settimana e deku aveva iniziato ad abituarsi a quel nuovo tipo di vita. Aveva imparato a mettere l'armatura a bakugou senza dimenticare niente e aveva fatto amicizia con i suoi tre fidati cavalieri. Inoltre, si era affezionato anche a toshinori e quest'ultimo si stava prendendo cura di lui esattamente come aveva promesso a sua madre. Da quando aveva consolato il principe dopo che la sua cavalla si era allontanata da lui, lo aveva rivalutato, era vero, ma ogni tanto continuava ad avere il desiderio di volergli rompere i denti e magari tirargli un calcio dove non batte il sole. "Deku fai questo, deku fai quello" continuava a ripetere." Deku di lì, deku di là". Non gli lasciava un'attimo di tregua e il povero broccoletto arrivava a sera che era stanco morto e con i muscoli doloranti. Ma la cosa che proprio non sopportava del principe, era quel suo continuo cambio di atteggiamento nei suoi confronti. Un'attimo prima gli faceva un complimento per qualcosa e magari gli sorrideva anche in modo sincero, e un'attimo dopo ecco che ricominciava a prenderlo in giro e a fargli quei dannati sorrisetti, soprattutto quando il verdino doveva preparargli il bagno e, vedendolo nudo, diventava tutto rosso, per non parlare di quando doveva svegliarlo che, come al solito, dormiva senza alcun indumento. Oppure, ogni volta che sembravano avere un momento carino insieme, ecco che il principe lo rovinava, ordinando a deku di andare a fare qualcosa. Era come se, per qualche motivo, l'essere gentile e carino con lui lo imbarazzava e quindi cercava di rimediare trattandolo, per così dire, "male". Ma perchè doveva imbarazzarlo? forse considerava sbagliata la possibilità di un principe ed un servitore come potenziali amici? e se era davvero sbagliato, allora il destino di cui parlava la strega come poteva realizzarsi? se bakugou non voleva avvicinarsi a deku, la magia non sarebbe mai tornata. Ma anche se i due si fossero avvicinati e fossero diventati buoni amici, chi avrebbe garantito che il principe, una volta scoperto che deku ha poteri magici, non gli avrebbe fatto tagliare la testa? nessuno poteva saperlo e di certo non era facile capire cosa passava per la testa del principe, visti i continui cambiamenti dei suoi modi di fare di cui abbiamo accennato prima. Era una bella mattinata di sole e, quel giorno, bakugou aveva deciso di andare a caccia e aveva portato con se deku e i tre cavalieri. Di solito gli piaceva andarci da solo, voleva catturare tutte lui le prede senza alcun aiuto. Se non si fosse già capito, il principe era molto orgoglioso e aveva una gran stima di se stesso e odiava perdere in qualcosa, ma dopo quella brutta ferita, il re gli aveva severamente proibito di andarci senza qualcuno. Così, aveva deciso di portarsi dietro i suoi fidati cavalieri e deku: le uniche persone che tollerava. Si, deku era sorpreso nel sapere che fosse una di quelle. Il gruppo si era da poco addentrato nel cuore del bosco e, annoiati del fatto che fino a quel momento non si era ancora vista nessuna preda, kirishima, kaminari e sero, iniziarono a cantare una canzone. 

"oh fanciulla dai capelli d'or!"

"tu che riempi di gioia il mio cuor!"

" dove vai, dove vai?"

"le strade ricoperte dalle foglie autunnali!"

"i tuoi abiti si fondono da sembrar delle ali!"

baku: e smettetela di cantare! primo, siete stonati! e secondo, fate scappare tutte le prede, cazzo!

kami: quali prede? perdonatemi, ma fin'ora non ho visto neanche una mosca!

sero: esatto, mi sa che oggi niente carne di cervo per cena. E poi non siamo stonati!

kiri: dai, izuku! canta con noi!

"oooh! fanciulla dai capelli d'or!"

deku: e-ecco, io non la conosco questa canzone!

disse con le guance leggermente arrossate.

kiri: dai, su, non essere timido!

deku: n-no no, davvero! e poi non sono bravo a cantare!

Due cuori, un destino (bakudeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora