era mattino presto. Il sole era sorto da poco e la luce dei suoi raggi cominciò a penetrare nella finestrella, illuminando la stanza di deku. Il verdino era in piedi da un paio di ore e stava cercando di accendere un fuoco sulla candela con i suoi poteri. Da quando la strega gli aveva detto che c'era il rischio di dover combattere dei nemici, si alzava molto presto e si esercitava ad usare la sua magia. Una volta provò a far esplodere un vaso in ceramica, ma riuscì solo a fare qualche crepa, un'altra volta provò a trasformare una forchetta in un fiore e quasi ci riuscì, ma non si trasformò in un fiore vero, semplicemente tramutò una normale forchetta in una forchetta a forma di fiore. Adesso, invece, voleva a tutti i costi accendere un fuoco su quella benedetta candela. Era da un ora che stava provando. Aveva la fronte imperlata di sudore, ma per quanto si stesse concentrando, non riusciva a fare più di qualche scintilla che si spegneva dopo pochi istanti.
deku: aaaah! insomma! dai, izuku, concentrati, so che puoi farcela!
riprese a fissare intensamente l'oggetto di fronte a se e, dopo svariati minuti, che a lui sembrarono ore, finalmente si accese una piccola, ma bella fiammella.
deku: c-ce...ce l'ho fatta! ahaha!
ma improvvisamente, la fiammella diventò sempre più grande, fino a diventare un vero e proprio fuoco.
deku: WAAAHH!!!
le urla di deku svegliarono toshinori, che accorse immediatamente per vedere cosa stesse succedendo.
toshi: izuku, cos'è tutto questo casi...oh mamma bella divinaaa!!!
toshinori prese un secchio pieno d'acqua e lo buttò sul fuoco. Per fortuna, bastò a spegnerlo.
deku: phew! ehehe...
toshi: cosa diavolo stavi facendo!!
deku: e-ehm...ecco...mi esercitavo con i miei poteri!
toshi: ma sei forse impazzito?? rischiavi di dare fuoco all'intera torre!
deku: perdonami! cercavo di accendere una fiammella sulla candela e ci sono anche riuscito, ma all'improvviso il fuoco è diventato sempre più grande!
toshi: devi stare attento a come usi i tuoi poteri, izuku! capisco se vuoi imparare ad usarli al massimo, ma se combini qualche guaio e qualcuno lo viene a sapere, sei finito!
deku: lo so...cercherò di stare più attento!
toshi: bravo. Per fortuna il fuoco non ha bruciato nulla. Forza, su, è mattino...vai dal principe, intanto io preparo la colazione per noi
deku andò da bakugou e spalancò le tende per far passare la luce. Il biondo si infastidì e nascose il viso sotto le coperte. Il verdino poggiò la colazione vicino al letto e iniziò a tirare la coperta per farlo alzare, ma il principe non aveva alcuna voglia di muoversi da lì.
deku: forza, kacchan, in piedi!
baku: mmmmhhh.....
deku: dobbiamo allenarci, su!
baku: mmh...mh...che palle...oggi non c'ho lo sbatti...
deku: ma...
deku provò di nuovo a tirare la coperta, ma bakugou non si spostava di un centimetro. Doveva ammettere di trovare estremamente adorabile quel suo lato capriccioso e pigro.
deku: ah, è così, eh?
il verdino prese la caraffa che stava appoggiata sul tavolino e buttò l'acqua addosso al principe: inutile dire che questo lo fece arrabbiare parecchio.
baku: dekuuuuuu.....
deku si pentì immediatamente di quello che aveva appena fatto e iniziò a correre verso la porta, ma bakugou era più veloce e gli bloccò l'uscita.
STAI LEGGENDO
Due cuori, un destino (bakudeku)
Romantiekizuku midoriya, un giovane nato con poteri magici, diventerà il servitore di katsuki bakugou, l'arrogante principe del regno di yuuei, dove la magia è proibita. Sarà sfortuna, o un incontro voluto dal destino? dato che a quanto pare molti non leggo...