capitolo 25

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qualche minuto prima...

shiga: yuuei....sono anni che non la vedo. Sembra essere rimasta la stessa...ma tra un po non sarà più così. Molto presto, le cose cambieranno

hawks: shigaraki! i miei uomini hanno messo fuori gioco le guardie e ora sono pronti ad attaccare. Hai via libera

shiga: bene. I tuoi uomini sono molto utili, devo ammetterlo. Dabi...

dabi: si?

shiga: brucia tutto

dabi: che la festa inizi

successe tutto in pochi secondi e, le potenti fiamme blu dello stregone, inghiottirono velocemente la città bassa. La gente urlava, scappava, cercava, con quel poco che poteva, di spegnere le fiamme, ma l'acqua evaporava ancor prima di riuscire a toccarle. In loro soccorso, arrivarono alcuni cavalieri, tra cui kirishima, kaminari e sero che, per fortuna, si trovavano da quelle parti e avevano immediatamente sentito le urla della gente e la puzza di bruciato. Cercarono di aiutare i cittadini a spegnere le fiamme e a mettersi in salvo, ma nemmeno la loro acqua bastava.

kami: non è sufficiente! le fiamme sono troppo grandi, dobbiamo prendere altra acqua!

sero: ehm...mi sa che l'acqua non è il problema principale adesso...

kami: che vuoi dire?

sero alzò un dito di fronte a loro e indicò un punto preciso: un grande gruppo di uomini armati stava correndo verso di loro.

kami: c-c-come hanno fatto a superare le guardie??

kiri: non c'è tempo per saperlo! dobbiamo dare l'allarme e radunare più uomini! andiamo!

kirishima ordinò agli altri cavalieri di portare più persone in salvo e, insieme a kaminari e sero, si diresse di corsa verso la città alta. Una volta arrivati, diedero l'allarme e si avviarono dal principe e dal re per dar loro la notizia. 

kiri: katsuki, vostra altezza! la città bassa sta bruciando! siamo sotto attacco!

baku: cosa??

kami: e un grande gruppo di uomini è già entrato in città!

sero: oltrepasseranno le mura se non ci sbrighiamo a fermarli!

baku: radunate gli uomini, svelti!

kiri: si!

baku: padre, tu vai a metterti al sicuro!

ma il re non lo stava ascoltando. Era rimasto immobile per tutto il tempo e aveva lo sguardo perso nel vuoto.

baku: padre?

bakugou si avvicinò a lui e iniziò a scuoterlo leggermente.

baku: padre, non c'è tempo! devi andare via di qui!

re: co...cosa?

baku: siamo sotto attacco! vai a metterti al sicuro, ci pensiamo noi a fermare i nemici!

re: no...voglio combattere anch'io...

baku: non mi sembri nelle condizioni adatte! vai a nasconderti!

re: io sono il re e questo è il mio regno! non mi tiro indietro!

quello strano stato di trance che lo aveva colpito, sparì immediatamente e, forte e fiero come un tempo, sguainò la sua spada. Prima che il principe potesse fermarlo, il re si era già avviato fuori dalla stanza, pronto a combattere. A quel punto, anche bakugou sguainò la sua spada e uscì dalla stanza per andare a fronteggiare i nemici, quelli stessi nemici che, grazie al loro gran numero di stregoni e assassini, erano riusciti in poco tempo ad oltrepassare le mura ed ora erano pronti ad invadere il castello. I tre fidati cavalieri, assieme a tutti gli altri uomini più forti di yuuei, avevano provato con tutte le loro forze a fermare quell'orda di assassini, ma il numero era talmente alto che, alla fine, erano stati costretti a ritirarsi. Il re e il principe si diressero di corsa fuori dal castello, ma i nemici erano già riusciti ad entrare e alcuni gruppi si scontrarono con loro.

Due cuori, un destino (bakudeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora