il sole era sorto da poco e il cielo, piano piano, stava lasciando il tipico colore rosato dell'alba, per dare spazio all'azzurro. Bakugou aveva galoppato tutta la notte e ormai doveva essere abbastanza vicino al luogo dettogli da toshinori. Fortunatamente, la foresta non era così lontana da yuuei e freya era molto resistente, oltre che veloce, il che le permetteva di correre per giorni senza stancarsi. Il sole era ormai alto quando, finalmente, vide stanziarsi dinanzi a se una fitta vegetazione che si estendeva ai piedi di una grande catena montuosa: la foresta dei druidi.
baku: ci siamo, freya...
scese a fondovalle, attraversò l'esteso fiume cristallino illuminato dai raggi del sole e si addentrò nella foresta. Qui, un forte odore di muschio e aghi di pino, trasportato dalla fresca brezza mattutina, prese il sopravvento. La foresta era costituita da alberi di pino e di abete e le loro fronde creavano dei particolari giochi di luce con i raggi solari. L'aria che si respirava qui era diversa rispetto al bosco dove era solito andare a caccia, lo percepiva. Sembrava magica. Ora di magico aveva ben poco, ma un tempo era davvero una foresta incantata ed era abitata dai druidi. Quest'ultimi avevano il compito di proteggere e di sorvegliare la foresta e tutti i suoi abitanti, ma da quando il re aveva proibito la magia, erano scomparsi e almeno un terzo della foresta era andato distrutto. Sebbene la magia era scomparsa da quel luogo, bakugou, tuttavia, riusciva a percepirne un pizzico nell'aria e, più si addentrava, più lo sentiva: che fosse per via del portale di cui gli aveva parlato toshinori? così, continuò a proseguire e, arrivato fino ad un certo punto, freya iniziò ad agitarsi.
baku: ohi! che ti prende? su, sta buona!
la cavalla prese a sbuffare e a scalpitare e fu in quel momento che il biondo vide dinanzi a se un arco di pietra.
baku: ma da dove è spuntato fuori? prima non c'era!
freya: prrr!
baku: deve essere questo il famoso portale, allora?
freya: prrr!
baku: ma è completamente vuoto!
oltre l'arco c'era semplicemente il continuo della foresta. Quello, però, era un portale magico e bakugou lo sapeva perfettamente, ma non gli piaceva affatto l'idea di doverlo attraversare. Dopo qualche secondo passato a riflettere, scese da cavallo e, con molta cautela, tese una mano verso l'entrata del portale. Con sua grande sorpresa, essa sparì all'interno. La ritirò immediatamente, un po spaventato, ma la sua mano sembrava essere del tutto integra. Così, si girò a guardare freya e le si avvicinò, accarezzandole il dolce muso vellutato.
baku: se non dovessi tornare...torna a casa, non aspettarmi...
si voltò di nuovo verso il portale e, cacciando un grosso sospiro, ci entrò, sparendo completamente alla vista della cavalla.
pensiero di baku: ma che cazzo ho detto...è ovvio che tornerò! devo salvare deku!
nel frattempo, toshinori e mina stavano continuando a cercare di tenere sotto controllo la temperatura di deku, ma non accennava a diminuire, anzi, le sue condizioni stavano peggiorando sempre di più e respirava sempre con più fatica. Toshinori aveva anche provato ad alleviargli le sofferenze con delle erbe specifiche, ma avevano poco effetto sul veleno e, dopo due o tre ore, ricominciava ad agitarsi e a lamentarsi.
mina: non accenna a migliorare, anzi, è sempre più caldo! che facciamo?
toshi: il principe è la nostra unica speranza. Senza il fiore della vita, non ha possibilità di salvarsi...tutto quello che possiamo fare è stargli accanto. Senti, mina, noi crediamo che un mago si sia intrufolato nel castello ieri sera...hai per caso visto qualcuno di sospetto?
STAI LEGGENDO
Due cuori, un destino (bakudeku)
Romanceizuku midoriya, un giovane nato con poteri magici, diventerà il servitore di katsuki bakugou, l'arrogante principe del regno di yuuei, dove la magia è proibita. Sarà sfortuna, o un incontro voluto dal destino? dato che a quanto pare molti non leggo...