baku: de...deku?
non riusciva a crederci. Quel ragazzo dai lineamenti delicati e i buffi capelli a cespuglio che aveva imparato ad amare più della sua stessa vita e che lo aveva reso una persona migliore, era lì, di fronte a lui, intento a rivolgergli uno dei suoi sorrisi più dolci, mentre un accenno di lacrime, iniziava ad inumidire i suoi occhioni smeraldini. Bakugou, seppur con fatica per via del dolore, alzò il busto, avvicinando così il suo viso a quello del verdino. Nonostante lo avesse a pochi centimetri da se, aveva ancora paura che quello fosse tutto un sogno e che, in realtà, presto si sarebbe svegliato nella buia e fredda cella delle segrete, lontano da quel dolce e angelico viso che gli sorrideva. Così, per assicurarsi che fosse la realtà, poggiò delicatamente una mano sulla sua guancia rosea e, con il pollice, asciugò quella piccola lacrima che si preparava a scendere. La sensazione umida al tatto della piccola goccia formatasi dalle emozioni del verdino e quella vellutata e morbida della sua pelle, fece capire al biondo che quello non era un sogno e che deku, dopo tutto quel tempo, era davvero accanto a lui. A confermare ulteriormente la sua presenza, fu proprio il giovane mago che, con la voce leggermente incrinata per l'emozione, gli rivolse la parola.
deku: s-si....si, kacchan, s-sono qui
bakugou lo guardò sorpreso e sollevato allo stesso tempo, poi, dopo qualche attimo passato a scambiarsi un ulteriore sguardo, senza far uscire altro dalle loro labbra, avvicinarono i loro corpi sempre di più, lasciando la possibilità ad essi di unirsi in un forte e lungo abbraccio, ardentemente agognato per poter nuovamente bearsi di quel calore protettivo ed unico che trasmettevano i loro corpi e il poter sentire nuovamente il battito dei loro cuori andare a ritmo. Inko, leggermente affacciata all'entrata della camera, notò i due ragazzi uniti in quel dolce abbraccio e si intenerì, lasciando alle sue labbra di formare un sorriso e gli occhi di diventare lucidi, esattamente come il figlio poco prima. Toshinori, qualche secondo dopo, la raggiunse e, vedendo la scena, anche lui si intenerì e rivolse loro un sorriso, per poi guardare inko e rivolgerlo a lei. Quest'ultima ricambiò e, attraverso un semplice sguardo, decisero che era meglio lasciarli soli e si allontanarono dalla camera. Toshinori si era svegliato all'incirca un paio di ore prima rispetto a bakugou e inko, insieme a nana, che era rimasta ad alloggiare dai midoriya, gli aveva medicato la ferita al fianco come meglio aveva potuto. Appena la donna dai capelli verde scuro aveva visto in lontananza l'uomo che conosceva da una vita e che aveva amato per tanto tempo, ferito e privo di sensi assieme al principe, una paura immensa si era impossessata di lei ed era subito andata da loro per soccorrerli. Per fortuna, nessuno dei due era risultato in pericolo di morte e, dopo essersi svegliato, il medico dai lunghi ciuffi biondi aveva raccontato a lei, a nana e a deku tutto quello che era successo e il perchè si erano ritrovati a fayland privi di sensi. Sia madre che figlio erano rimasti scioccati e deku, dopo aver sentito il racconto, non aveva smesso neanche un secondo di badare al principe.
inko: sono così teneri insieme
toshi: già. Vedere loro, mi fa ricordare noi quando eravamo giovani
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Due cuori, un destino (bakudeku)
Любовные романыizuku midoriya, un giovane nato con poteri magici, diventerà il servitore di katsuki bakugou, l'arrogante principe del regno di yuuei, dove la magia è proibita. Sarà sfortuna, o un incontro voluto dal destino? dato che a quanto pare molti non leggo...