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Ed eccomi di nuovo qui, a Damasco, più voglio stare lontana da questa città, più mi ritrovo a venirci, anche se stavolta non sono venuta proprio volontariamente, mi ritrovo davanti all'azienda di Hassan mentre mio padre controlla dalla macchina che mi decida ad entrare. Fosse stato per me non sarei mai venuta , so già la risposta,  ma mio padre non ha voluto sentire obiezioni, non nego che mi tremano un po' le gambe, non so se per il pensiero di rivederlo o per cosa farà mio padre quando mi vedrà tornare senza un marito. Guardo il taxi e il volto serio di mio padre e mi guardo intorno, non ho speranze di fuga, dove potrei andare, lui è in macchina e io a piedi..resto a guardare la porta in vetro che continua a fare apri e chiudi perché la mia presenza sta facendo impallare il sensore, finché si avvicina la signorina della reception "Ha bisogno di qualcosa? Sta bloccando l'entrata ", "Ehm si, dovrei parlare con il signor Hassan", "Prego, si accomodi,vedo se è libero, chi lo sta cercando?", "Farah... gli dica che devo dirgli una cosa importante". La vedo parlare al telefono ma non riesco a sentire cosa stia dicendo, torna da me che nel frattempo mi sono accomodata in una delle scomode poltroncine della reception, e come mi aspettavo mi comunica che il signor Hassan non può ricevermi. "Guardi,è una cosa importantissima,veramente!", mentre cerco di convincere la signorina vedo entrare un bel giovane, affascinante, scuro di carnagione, ha una certa somiglianza con Hassan.." Che succede?", probabilmente mi avrà sentito implorare la segretaria, "Signor Adham, buongiorno, la signorina vorrebbe parlare con suo fratello, ma al momento è impegnato e non la può ricevere", "Capisco, lei è?", "Farah,piacere", "Adham, piacere mio", non ha preso dal fratello per fortuna, i suoi modi sono gentili e non si dà per niente arie,mi piace!," Guardi ho urgenza di vederlo e non posso tornare in un altro momento, devo vederlo ora ", "Va bene, se è così importante ci penserò io,venga con me", " La ringrazio", bene un ostacolo è superato,ora resta quello più grande. Arriviamo con l'ascensore al terzo piano, è un'azienda molto grande,si occupano principalmente di telefonia ma penso abbiano anche altri interessi. Mi perdo a curiosare qua e la e non mi accorgo che Adham sta parlando con me,           " Dico,stai bene? Hai un colorito strano", " Si si tranquillo, va tutto bene, grazie", " Ecco, questo è l'ufficio di mio fratello, forse è meglio se prima entri io, non ha un bel caratterino", " Si, lo conosco bene " dico tra me e me, anche se mi sa che mi abbia sentito dato che sorride alzando gli occhi al cielo. Dà due colpi alla porta ed entra,  non riesco a sentire ciò che si dicono ma sento bene la sua ultima frase " Non la voglio vedere, come te lo devo dire?", mi prendo di coraggio e apro la porta, si bloccano entrambi, " Scusate, non volevo essere maleducata ma noi due dobbiamo parlare,  urgentemente!", Adham ne approfitta e ci lascia da soli. "Che cazzo vuoi?", iniziamo bene, molto bene direi, " Sono venuta a portarti questo", poggio il gemello sul tavolo, "Magari lo stavi cercando", da un'occhiata e poi di rivolge a me " Lo puoi buttare così come ho buttato l'altro, non ho proprio voglia di ricordare quella serata!", immaginavo, cerco le parole giuste con cui iniziare il discorso ma non le trovo anche se a casa ho provato tante volte, " Penso che invece la voglia la devi trovare,  siamo stati insieme...", "È stato un errore, un fottutissimo errore,eravamo ubriachi!!", risponde urlando mentre io cerco di mantenere la calma,  " Lo so che è stato un errore, ma ora dobbiamo affrontare le conseguenze di quell'errore !", "Che vuoi dire?", lo guardo fisso negli occhi e senza girarci intorno glielo dico: "Sono incinta!". Hassan si lascia cadere sulla poltrona ma il suo shock dura solo pochi secondi dato che torna subito all'attacco " E tu pensi che io ti creda?", "Sono stata da un dottore ", " Quel bambino potrebbe essere di chiunque,chissà con chi sei stata!", dice con disprezzo,certo ora sono anche una poco di buono. " Non sono stata con nessuno, solo con te, questo figlio è tuo!", " Ma fammi il piacere,non hai trovato altre scuse per avvicinarti e ti sei inventata questa; perché sei decisa a rovinarmi la vita, lo vuoi capire una volta per tutte che io non ti voglio, superala questa stupida cotta, quella notte è stato un errore,è ora di andare avanti,tu per la tua strada e io per la mia!", " Guarda che io non sto inventando niente e se non fosse stato per mio padre non sarei nemmeno qui!", "Allora se sei così sicura facciamo un test del DNA, non avrai nulla in contrario vero?", "Certo, non ho nulla in contrario", mentre discutiamo entra in stanza tutta preoccupata Raya, 'Quindi stanno ancora insieme! Che cosa speravo?!', " Che succede? Perché state urlando?", guarda Hassan e poi guarda me e cambia espressione, che sappia qualcosa? Non penso che Hassan gliel'abbia detto,non è il tipo,  a meno che tra loro ci sia qualcosa di serio,dopotutto stanno insieme da dieci anni anche se non sono arrivati al grande passo, "Cosa vuoi?", mi chiede nervosa, "Io..." non faccio in tempo a finire la frase che cado sulla sedia svenuta. "Hassan che succede? Che le prende?", " Che ne so, secondo me sta fingendo per attirare la mia attenzione, te l'ho detto che è fissata con me!", "Guarda che non ha un bel colorito!", "Lasciala stare,appena vede che nessuno la considera si alzerà e se ne andrà ". " Ehi ragazzi perché gridate?", arriva anche Adham attirato dalle grida, "Farah, Farah, che succede? Che ha?", chiede preoccupato,  "Niente, sta solo facendo finta ", risponde non curante Hassan, "Ma quale finta! Ha il polso troppo debole, la porto in ospedale", Hassan diventa serio, "Allora non sta fingendo? Aspettami vengo con te!".

" Dottore come sta?","Bene,le abbiamo fatto una flebo,quando finisce può andare via, non vi preoccupate, è normale durante la gravidanza, soprattutto nei primi mesi", "Gravidanza?" chiede Adham, "Si,non lo sapevate? La signorina è entrata nel terzo mese,ha bisogno di mangiare un po' di più  e prendere delle vitamine ma per il resto è tutto nella norma". "La ringrazio ", "Ehi Hassan c'è qualcosa che mi devi dire?", "No,che ti devo dire?", "Ad esempio quale era questa cosa urgente che ti doveva dire Farah", "Niente di importante", "Hassan! Ti conosco bene... sei per caso tu il padre del bambino?". Spalanco gli occhi di fronte alle parole di mio fratello, mi guardo intorno e gli rispondo sottovoce " Lei sostiene di si ma secondo me sta mentendo, siamo stati insieme mezza volta, è tutta una scusa per stare con me,ha una cotta per me da quando era alle medie ", " Come puoi esserne sicuro? A me sembra sincera,perché dovrebbe mentirti su una cosa del genere, sa che con un test di paternità la verità verrebbe fuori, secondo me non sta mentendo!". Anche io la penso come lui ma sto con Raya, non voglio un figlio e poi con lei,non la sopporto, come ho potuto essere così incosciente, devo trovare una soluzione,devo liberarmi di lei. "Che pensi di fare?", "Non so,intanto un test del DNA ","Capisco, certo vuoi toglierti ogni dubbio, fai bene. E se è positivo?", "Vedremo..ora vado tanto ci sei tu qui con lei!", "Hassan ma che dici!? Neanche la conosco ", " Vedo però che già la difendi,quindi non avrai problemi, bye bye".
Mio fratello è proprio stupido,meglio vedere come sta Farah. "Ehi,come ti senti?",              " Meglio grazie", " Il dottore ha detto che possiamo andare non appena finisce la flebo", "Ok.. Hassan se ne è andato vero?"," Si ma tranquilla ci sono io..", " Oh no! Mio padre!", "Che succede?"," Mi aspettava fuori dall'azienda,  sarà preoccupato!", "Tranquilla,sono qui!". "Buongiorno.." provo a dire quasi intimorito,suo padre sembra un tipo autoritario, " È lui il padre del bambino?", spalanco gli occhi e mi affretto subito a spiegare "No no signore ,sono Adham,il fratello di Hassan,ho conosciuto oggi Farah,non l'avevo mai vista prima ", non so perché ma sento la necessità di dare queste spiegazioni. " Tuo fratello dove è?"," In azienda,aveva una riunione importante ",mento senza pensarci, mi sa che mio fratello si è cacciato in un bel guaio.
"Gli hai parlato?"," Si", "Quindi? Ha acconsentito a sposarti?", "Sposarti?", dico senza pensarci e il padre di Farah mi fulmina immediatamente,alzo le mani  in segno di scusa,  "Credo sia meglio che io vada,vi lascio da soli, Farah rimettiti presto, arrivederci".
" Allora?"," Non sono arrivata a quel punto della conversazione,mi sono sentita male e sono svenuta,penso sia il caso di tornare a casa e dimenticarci di lui", "Perché? Non esiste,deve assumersi le sue responsabilità!". Mio padre non è il tipo che si convince facilmente,come glielo spiego che Hassan non vuole nemmeno vedermi in foto. Finisce la flebo e con un taxi torniamo in albergo,per oggi abbiamo dato,non so cosa abbia in mente mio padre.. mi arriva un messaggio da un numero che non conosco "DOMANI ALLE 9 TEST DEL DNA, CI VEDIAMO A QUESTO INDIRIZZO..", Hassan, non ha perso tempo,  "Chi è ?"," Hassan, vuole fare il test di paternità ", "Che pensa? Che tu sia una poco di buono?,io lo ammazzo con le mie mani!"," Papà stai calmo, il tuo cuore..", "Hai ragione,faremo questo test, tanto sappiamo già l'esito ", annuisco e mi metto a guardare fuori dal finestrino perdendomi nei miei pensieri.

Sono passati tre giorni dal test e oggi finalmente avremo i risultati, sono abbastanza tranquilla,il padre è lui,ma sono un po' agitata perché non so cosa aspettarmi da Hassan, come reagirà? Siamo tutti in sala d'attesa, io e mio padre seduti da una parte, Hassan, Adham e Raya seduti dalla parte opposta.  Che motivo c'era di portare anche lei, mi fa salire i nervi la sua presenza,mi guarda con quest'aria di superiorità e poi non è per niente turbata, dove prende tutta questa sicurezza? Ecco il dottore, " I risultati sono pronti, volete che ve li dia in privato?", dice guardando la stanza," Non si preoccupi,può parlare qui", dice Hassan, lo guardo cercando di decifrarlo,ancora mi chiedo perché mi piaccia dopo tutti questi anni,poi guardo Adham e mi trasmette una certa tranquillità, se ne accorge e mi sorride,  "Bene, allora ve li leggo subito,  il test è al 98%...negativo!".

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