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"Il prossimo mese uscirà sul mercato il nostro nuovo telefono e visto che ormai abbiamo un'esperta di pubblicità nel nostro team,abbiamo pensato di affidare a lei la campagna pubblicitaria, che ne pensi?", Adham mi ha appena proposto l'incarico più importante della mia carriera,curare una campagna pubblicitaria da capo a piedi e per un importante marchio,come potrei non accettare? ," Ne sarei felicissima, se siete tutti d'accordo ovviamente",parte un applauso inaspettato, spero di non deludere le loro aspettative. "Bene,la riunione è finita,possiamo tornare alle nostre occupazioni, Hassan, Farah, potete aspettare un attimo?", cosa vorrà Adham da noi due?! Magari darci qualche altro dettaglio.. "Visto che tu sei il responsabile finanziario e tu hai il compito di gestire la campagna pubblicitaria vi tocca lavorare insieme ", io e Hassan ci guardiamo nello stesso istante,"Non se ne parla proprio!" si affretta a dire lui, perché mi odia così tanto?," Invece lo dovrai fare,sarà anche un modo per conoscervi meglio,dati i vostri precedenti,tranquillo che non ti morde", sogghigna Adham,cosa avrà in mente..
"Vi lascio discutere del progetto,bye bye", Adham ci lascia in sala riunioni chiudendosi la porta di vetro alle spalle e approfittando del fatto che suo fratello gli volta le spalle mi fa una pernacchia, io sorrido e Hassan si volta a guardare ma fortunatamente lui è già andato via. Stiamo in silenzio per circa dieci minuti,totale imbarazzo, io non ho il coraggio di aprir bocca e lui non ha intenzione di iniziare una conversazione con me,forse è il caso che torni nel mio ufficio,sposto la sedia dal tavolo per potermi alzare e non appena accenno ad alzarmi lui si decide ad aprir bocca "Dove stai andando?",sempre con i suoi toni gentili, "Nel mio ufficio visto che stiamo qui da dieci minuti senza far nulla", "Dobbiamo discutere del progetto","Ok,parliamone", mi risiedo e apro il blocco per prendere appunti;"Sei soddisfatta?", lo guardo dubbiosa,che intende dire.."Di cosa?", allarga le braccia per indicarmi il posto dove siamo, "Di questo, era quello che volevi?", " Non so di cosa tu stia parlando,non volevo nulla,è stata solo un'opportunità ", " Si certo,come venire a casa mia,non ti bastava stressare me e starmi dietro, ora hai incastrato mio fratello e come se non bastasse sei venuta a lavorare nella mia azienda,dove vuoi arrivare?", sento i nervi cominciare ad affiorare,come devo farglielo capire che non voglio tutto questo, che non lo sto facendo per lui, "Non voglio arrivare da nessuna parte,se mi ascoltassi per una buona volta invece di arrivare sempre a conclusioni affrettate,capiresti qualcosa in più!","Sono qui,ti ascolto ", mi dice incrociando le braccia sul petto.  "Bene,per prima cosa sono venuta a casa tua perché tuo fratello non ha accettato obiezioni  e mi sono ritrovata sbattuta fuori di casa e sola per causa tua; seconda cosa ho chiesto a tuo fratello se era d'accordo sul fatto che tornassi a lavorare e non gli ho nominato per niente la vostra azienda, lui ha accettato solo a patto che venissi qui in modo da poter essere sotto la sua supervisione dato che ogni tanto sto male per la gravidanza,ma questo ovviamente tu non lo puoi sapere; terza cosa,sto con lui perché a differenza tua ha dimostrato interesse per questa bambina, è sempre gentile e premuroso con me ed è stato lui a farsi avanti per primo,  ultima cosa, mettiti in quella testa che non esisti solo tu su questa terra e tutto quello che succede non è legato a te,ho capito che non te ne frega niente né di me né di tua figlia,perché questa è tua figlia; puoi prendere in giro chi vuoi ma io so qual è la verità e se proprio lo vuoi sapere non mi interessi più, mi sei caduto dal cuore". Tiro un sospiro di sollievo e poggio la schiena sullo schienale della sedia,bevo un sorso d'acqua  e guardo Hassan che è rimasto fisso a guardarmi senza fiatare.
"Ora che ho messo le cose in chiaro che ne dici se lavoriamo al progetto? Per me possiamo instaurare un sano rapporto di lavoro,siamo due colleghi e basta,che ne dici? Evitiamo tutti questi attacchi che non fanno bene a nessuno,soprattutto alla mia bambina ",lo guardo sicura di me e lui sembra scrutarmi, finalmente si decide a parlare "Quindi io non ti interesso più?", faccio cenno di no,"Puoi stare tranquillo, puoi stare con Raya o con chi vuoi,non ho alcun problema",ovviamente non è completamente  vero, ma una piccola bugia è necessaria, d'altronde sto davvero provando a dimenticarlo,con Adham sto molto bene,quando sto con lui non penso per niente al fratello ma, quando lo vedo o sto da sola ricomincio a pensarlo.
"Va bene" mi dice tranquillo, anche se colgo un po' di tensione nel suo corpo,"Allora da oggi saremo colleghi di lavoro!", "Bene!","Bene,iniziamo!"

È passato un mese da quando abbiamo parlato in sala riunioni e da allora non abbiamo più litigato, quasi non mi sembra vero , non siamo diventati nemmeno amici ma abbiamo un tranquillo rapporto di lavoro,ci scambiamo idee,lavoriamo fianco a fianco,ogni tanto scappa qualche risata, lo vedo più tranquillo e sciolto nei miei confronti,ogni tanto l'ho beccato guardarmi la pancia,sto completando il quinto mese e la pancia si vede,ma non gli ho mai detto nulla,penso sia un po' curioso, vorrei sapere che pensa; ho notato che a volte si infastidisce quando ci scambiamo qualche bacio con Adham o ci teniamo per mano ma d'altronde lui è tornato con Raya,ognuno con il suo. Oggi abbiamo la presentazione della campagna pubblicitaria,sono un po' tesa,finora non ho mai fatto una presentazione, dove lavoravo prima non avevo questi compiti,diciamo che lavoravo dietro le quinte,ora invece sono la responsabile del progetto e questo mi porta parecchia ansia, le gambe mi tremano per la tensione, "Tutto bene?", mi chiede Hassan un po' preoccupato, è strano vederlo così, è la prima volta da quando ci conosciamo che mi chiede se sto bene,stiamo facendo progressi, "Si grazie,solo un po' di tensione", "Tranquilla,andrà tutto bene,hai lavorato tanto e hai fatto un ottimo lavoro ", "Grazie!" rispondo stupita,"Che c'è?","Niente,sono un po' stupita,tutta questa gentilezza nei miei confronti non l'hai mai avuta", "Non ti ci abituare, comunque io sono qui al pc,stiamo a pochi passi,non sei completamente sola,adesso fai un respiro profondo e inizia ","Ok..",salgo sul palchetto che è stato montato apposta per l'occasione e do il benvenuto a tutti,inizio con la presentazione,le gambe e la voce non smettono di tremare,ho sempre avuto problemi a parlare in pubblico ma di solito dopo un po' mi tranquillizzo,oggi invece sono un fascio di nervi, per non parlare del caldo che sto sentendo nonostante sia novembre, c'è qualcosa che non va,devo sbrigarmi a finire la presentazione,  faccio cenno ad Hassan di accelerare la presentazione,mi guarda dubbioso ma fa come gli dico;arriviamo finalmente alla fine "..e questo è tutto,grazie per   l' attenzione ", finisco di pronunciare queste parole e cado a terra senza accorgermene.
"Che cazzo sta succedendo?Farah,Farah,merda che ha?", dovevo capire che qualcosa non andava quando mi ha chiesto di accelerare la presentazione, ha il battito lento,"Chiamate un'ambulanza ","Farah,Farah" la chiama preoccupato Adham, mi chiede cosa sia successo ma io non ne ho la più pallida idea così faccio spallucce.  Corriamo in ospedale,lei in ambulanza,io e Adham in auto,i miei sono rimasti alla presentazione per intrattenere gli ospiti,ah Farah non avevi un altro giorno per sentirti male?!
Siamo da quasi mezzora in sala d'attesa  e non abbiamo notizie,mio fratello ha percorso centinaia di volte il breve spazio che c'è tra la mia sedia e la porta del reparto,è seriamente preoccupato, non si è fermato un attimo,è questo che vuol dire amare? Morire per la preoccupazione e non riuscire nemmeno a respirare senza di lei? Io non ho mai provato queste sensazioni,penso a Raya e non provo nulla,sto insieme a lei da dieci anni,sono parecchi ma non so più se sto con lei per abitudine o perché ci sto bene,quando osservo mio fratello e Farah sento che si vogliono davvero,io anche se non vedo Raya per due giorni non ne sento la mancanza..credo che sia arrivato il momento di prendere una decisione,non posso ancora prenderla in giro. "Dottore!" scatta mio fratello, "Come sta?","Lei è il padre del bambino?", quando sento questa domanda mi si blocca il battito cardiaco,Adham guarda me ma io sto zitto,si volta verso il dottore e dice di sì, sento il cuore frantumarsi,perché? Perché ho questa sensazione? Io nemmeno lo voglio questo figlio,perché mi fa male sentire questa risposta  da parte di mio fratello?, "È successo qualcosa alla bambina?", "No,stia tranquillo,stanno entrambe bene,ma da ora in poi le consiglio assoluto riposo, la gravidanza è a rischio,quindi bisogna fare massima attenzione,potrebbero esserci problemi per entrambe,ci vediamo tra due settimane per la visita","Va bene,la ringrazio", Adham si lascia cadere di peso sulla sedia vicino alla mia,gli stringo la spalla cercando di trasmettergli un po' di supporto, non sono bravo con le parole quindi preferisco rimanere in silenzio. Ha perso dieci anni di vita  in questa mezzora,non lo avevo mai visto così, vuole davvero bene a Farah e alla bambina, a mia figlia,non riesco nemmeno a pronunciare queste parole ad alta voce, sono uno stronzo.
Esce un'infermiera  e ci informa che possiamo vedere Farah,non appena arriviamo nella stanza,  Adham corre subito ad abbracciarla per quel poco che può, tra la flebo e i macchinari per monitorare la bambina resta poco spazio libero,"Come ti senti?"    chiedo per far notare la mia presenza, "Meglio,grazie.. che ha detto il dottore?", "Che per fortuna state entrambe bene e che da ora in poi devi stare in assoluto riposo, non puoi affaticarti, la gravidanza è...a rischio" conclude con un filo di voce, come se avesse paura a pronunciare quelle parole, "Come a rischio?" chiede Farah allarmata,"Stai tranquilla,il dottore ha detto che se seguiamo le sue indicazioni andrà tutto bene, adesso riposa", "Vi lascio soli" dico quasi sottovoce,sono di troppo in questa stanza,meglio andare via,mi chiudo la porta alle spalle portando con me un grande senso di vuoto e frustrazione.

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