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Autrice:
La parte di San nei due capitoli precedenti é stata abbastanza difficile da fare perché sono emozioni difficili da descrivere e dolorose da ricordare.. Quindi scusate se questo non sarà uno dei capitoli migliori.

Dopo un paio di giorni mi mandarono a casa assicurandosi che prendessi le giuste medicini e cambiassi adeguatamente il bendaggio. Mi trovavo coricata sul letto a scrivere tutti i pensieri che mi attraversavano la testa quando sentii la porta aprirsi. "Piccolina, come stai?" era la voce di Seonghwa. Mi alzai, sedendomi a gambe incrociate per lasciargli spazio e risposi, iniziando a sentire improvvisamente caldo. "S-sto bene. Tu invece? In questi giorni siete tanto occupati" gli sorrisi. "Non riesco a dormire, sono preoccupato per Hongjoong. Anche se le canzoni sono quasi tutte pronte non si sente soddisfatto di una canzone e non so.. Non mi piace vederlo così. Prima di essere leader del gruppo é nostro amico, é normale essere in pensiero no?" mi persi nei suoi occhi e annuii distrattamente. "Voglio farti vedere una cosa.. Sono solo dei pensieri ma penso possa venire bene una canzone con queste frasi, magari proprio dedicata a Hongjoong" gli mostro il mio quaderno. "Le stavo scrivendo prima che entrassi" sorrisi leggermente quando la sua mano sfiorò la mia.

Ho qualcosa da dirti
Ho aspettato per dirtelo
Sono stato preoccupato per tutta la notte

Volevo solo dirti "grazie"
Grazie per essere al mio fianco
Per camminare sempre con me
Grazie per essere sempre al mio fianco
Per essere la spalla su cui posso sempre contare in questo mondo difficile
Anche se c'é un tifone, anche se piove e si alza il vento
Tu ed io, tu ed io
Saremo sempre qui!

"Sei sicura? Cioé... Non fa piangere troppo?" dice asciugandosi una lacrima solitaria che solca le sue guance, andando a poggiarsi sulle sue labbra.
"Farà piangere e non posso negarlo, ma sarebbero lacrime di gioia. Quale gruppo dedicherebbe mai una canzone al proprio leader? Non tanti. Credo che sarebbe un bellissimo regalo per lui. Magari gli posso passare il pezzo e domani vado ad aiutarlo. Oggi mi sento molto meglio quindi voglio dare una mano" portai le gambe al petto stringendole in uno strano abbraccio.
Ci fermammo qualche minuto a guardarci, alternando lo sguardo dagli occhi alle labbra svariate volte. Come faceva a essere così bello? Conosceva la ricetta per l'eterna giovinezza? O forse era la sua anima così pura a renderlo ancora più bello?
La sveglia sul telefono mi indicava le ore nel quale avrei dovuto cambiare bendaggio e proprio in quel momento suonò, intonando le note di Stay. "Scusa" lo spensi subito e mi alzai dal letto. " Dove vai?" mi chiese incuriosito, ancora seduto sul letto. "Vado in bagno.. Dovrei cambiare la fascia e non riesco a farlo da sola se non ho uno specchio davanti" sussurro piano aprendo il mobiletto in cui tenevo tutto l'occorrente. "Posso.. Aiutarti?"

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