Mi risvegliai nel mio letto, sotto le coperte e in pigiama. Mi prese il panico: chi mi aveva cambiato? E se lo aveva fatto mi aveva vista.. In intimo? Non ci pensai troppo dato che non ero una di quelle ragazze che si vergognava a stare in intimo davanti ai ragazzi. Dopotutto, un costume da mare è uguale no? Mi alzai dal letto e andai a lavarmi per poi scendere giù e trovare Wooyoung che cercava di scappare da San che voleva fargli il solletico. Non ci diedi molto peso e mi diressi verso il frigo: tolsi il latte, lo versai in una tazza e la misi a scaldare in microonde per qualche minuto. "San, Wooyoung, potreste smetterla di rincorrervi? Mi state facendo girare la testa, grazie." chiesi con gentilezza sedendomi sull'isola in marmo. Mi girava la testa e il mio stomaco era in subbuglio ma sapevo con certezza che non era quel periodo del mese quindi non capivo. "Ti senti bene? Sei pallida" chiede San avvicinandosi e prendendo la tazza dalle mie mani. "N-no" la sua vicinanza mi faceva ancora più male. Lo stomaco si era chiuso e non riuscivo più a tenere gli occhi aperti. "M-magari è solo fame.. Ieri non ho cenato. Mi sono addormentata in sala prove.." Solo una volta mi ero sentita in quel modo ma era un'infiammazione addominale perché avevo stirato troppo un muscolo. Questa volta il dolore era interno e faceva male il doppio se non il triplo. "I-io vado in camera" dissi cercando di arrivare alle scale. Salito il primo scalino mi piegai in due dal dolore cacciando un urlo forse fin troppo forte. Le lacrime iniziarono a scendere da sole e non potei fare niente per fermarle. Sentii qualcuno prendermi in braccio ed entrare in una stanza fino a coricarmi sul letto. "Ragazzi non sarà niente" dissi tra le lacrime per cercare di auto convincermi. "Non può non essere niente se ti senti così male". Lo vedi prendere il telefono e chiamare qualcuno. Non sai chi ma speri sia tuo papà.