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Louis Tomlinson osservò con sguardo distratto il suo migliore amico, Zayn Malik. Stavano entrambi fumando, e la sigaretta del maggiore venne buttata a terra con foga, prima di essere calpestata. "Non so cosa fare, capisci? Mi sta appiccicata!" disse Louis, ad alta voce. Zayn lo guardò stupito da quell'attacco di rabbia improvviso. "Lasciala" disse semplicemente. "Cazzo, Zayn, grazie, non ci avevo pensato" replicò Louis, acido. "Cosa vuoi che ti dica? Io te l'avevo detto, di non avere una ragazza. Meglio fare come faccio io: una a notte. O uno, dipende" aggiunse malizioso Zayn, guardando di sottecchi l'altro.

Lui sospirò e gli prese la sigaretta dalla bocca, per fare un tiro. Aveva una faccia stravolta: le occhiaie segnavano da tempo il suo viso magro e i vestiti iniziavano ad andargli larghi. La stessa cosa succedeva a Zayn.

"Sai benissimo che non sono frocio come te" disse Louis, sgarbato. "Ehi! Io non sono frocio, sono bi: è molto diverso, vedi, posso farmi sia i maschi che le femmine. E' una scelta efficiente" rispose serio Zayn, prima che entrambi scoppiassero a ridere.

"Non puoi scegliere il tuo orientamento sessuale, coglione. E' una cosa che ti viene naturale. Io amo le ragazze, ma con Eleanor proprio non ce la faccio più. E' una lagna, sempre romantica, continua a volermi presentare ai suoi amici e insiste perché io le presenti te" disse il maggiore, con voce stanca. "Beh, sai, potrei farci un pensierino..." cercò di dire Zayn, prima che l'altro gli tirasse un pugno scherzoso. "Te la lascerei volentieri, ma è 'fedele come un cane'" recitò testualmente Louis. "O una cagna" rispose Zayn, con un ghigno.

****

"Cavolo, Harreh. Inutile che mi chiami a stare con voi se poi tutto il pomeriggio lo passi a pomiciare con quella" disse stizzito Liam. Alto, bel fisico, sguardo magnetico, attirava tutte le ragazze: il problema era che a lui le ragazze non interessavano. "Scusa, Li. Non riesco a starle lontano, mi piace un sacco" replicò Harry dall'altra parte del telefono.

Liam sospirò. Se continuava così, il suo cuore si sarebbe spezzato: era innamorato del suo migliore amico da tempo, ormai, ma lui non sembrava minimamente accorgersene. Inoltre, anche se l'avesse capito, era comunque etero, vista la sua relazione 'a gonfie vele' con la barbie dell'università, Taylor Swift. Molti consideravano Harry, il timido ragazzo bravo a scuola, inadatto a stare con lei, bionda, sexy, desiderata, ma a Taylor piacevano i giocattolini diversi dai soliti ragazzi che frequentava.

"Amico" a Liam si spezzò il cuore nel pronunciare quella parola rivolta alla sua cotta di sempre "fidati di me, Taylor ti sta usando. Lo fa con tutti" disse, provando per l'ennesima volta a dissuaderlo dalla sua relazione. "Liam, so che le piaccio veramente. Non farebbe mai una cosa del genere. Poi, sono abbastanza grande da cavarmela da solo, grazie" terminò la telefonata il minore. Liam sospirò, arrabbiato. Il suo migliore amico era la persona più timida e ingenua che conoscesse, e proprio per questo gli piaceva. A diciannove anni era ancora vergine, e Taylor era la sua prima vera ragazza. Nonostante ciò, era da quando stavano insieme (un mese circa) che faceva lo sbruffone sull'argomento.

Lui voleva solo che Harry fosse felice. Tanto sapeva fin troppo bene che non lo sarebbe mai stato con lui. Con questi tristi pensieri in testa, si incamminò verso la scuola.

*****

La campanella suonò nell'atrio, e Harry e Liam erano ovviamente già seduti ai loro banchi quando, con dieci minuti di ritardo, Louis e Zayn entrarono con tutta calma, mostrando a tutti il loro tipico sguardo strafottente. Harry si girò, e incontrò per un attimo gli occhi di Louis. Azzurri, come un cielo in tempesta coperto dalle nubi, o come le onde che si abbattono sugli scogli, indomabili. Il ragazzo arrossì, e si girò di scatto. Louis pensò a quegli occhi verdi, grandi, ingenui, e gli venne un'idea. La sussurrò a Zayn, accanto a lui, che scoppiò a ridere. Sì, era un'idea perfetta.

Finite le lezioni, Louis e Zayn si ritirarono sotto le scale della palestra per fumare. Avevano un'aria malata, magra, fin troppo. "Quel coglione ci cascherà di sicuro" disse sicuro Louis, con un ghigno cattivo. "Mhmh" annuì Zayn. "Che hai? Di solito sfottere quelli del secondo anno ti piace" disse stupito e infastidito il maggiore. "Nulla, sono solo stanco" rispose con voce roca il ragazzo. "Ti capisco. Anche io mi sento stanco, non ho forze, non mangio mai. Credo sia normale" aggiunse titubante Louis. "Se lo dici tu" replicò il minore.

Louis aveva gli occhi distratti, legati alla sensazione di tenerezza che gli avevano fatto quelli grandi e verdi di Styles. Si riscosse: sabato gliel'avrebbe fatta pagare; lui non si faceva sottomettere da nessuno, figuriamoci poi da un mocciosetto di diciannove anni.

******

Harry stava camminando mano nella mano con la sua fidanzata, raggiante. Le sue fossette erano sempre visibili, in questo periodo. La ragazza, con i capelli legati in una coda, stava parlando con la sua voce chiara e squillante della festa per Halloween che avrebbe dato sabato a casa sua. "Devi vestirti con un costume abbinato al mio, Har" stava dicendo. "Ovviamente, Tay" rispose lui, sorridendo. Taylor si sarebbe vestita da pirata, e Harry avrebbe dovuto mettere dei pantaloni a sacco bianchi, lasciando il petto scoperto. Solo a pensarci arrossì, ma poi disse "Per te questo e altro" con una voce così dolce che la ragazza si fermò e gli posò un bacio a stampo sulle labbra. "Sabato faremo di meglio" gli sussurrò, complice, facendolo avvampare, per poi girare i tacchi e dirigersi verso il suo gruppo di amici.

DA: HARRY - A: LIAM

Li, dove sei? Oggi dovevamo andare a casa tua per studiare, viene anche Niall, non ti ricordi?

DA: LIAM - A: HARRY

Sto arrivando, troviamoci fuori dal cancelletto della scuola, ho appena incontrato Niall.

Harry lesse il messaggio e si diresse verso il luogo prestabilito. Da tutta la mattina, il ricordo di quello sguardo durato due secondi lo solleticava. "Ho una ragazza, non devo pensarci" si disse il ragazzo. "Pensare a cosa?" chiese curioso un ragazzo biondo, da dietro. Harry trasalì. "Niall! Finalmente! Al compito di domani devo prendere almeno una A" disse. "Almeno una A, bla bla bla! Ma certo, studente modello, sbrighiamoci: non vorrai mica che finisca a prendere una misera B-!" gli fece il verso Niall, rivoltò a Liam. Entrambi scoppiarono a ridere, mentre il più piccolo fece un'espressione imbronciata, prima di ridere insieme a loro.
"Ma insomma, avete 20 anni, vivete pure nello stesso appartamentino come due bravi ragazzi e ancora vi ostinate a prendermi in giro? Me, un piccolo e tenero ragazzino?" scherzò il riccio. "Seh, e questo ragazzino intanto sta con la più figa dell'uni!" replicò Niall, con le sopracciglia alzate. "Non lo ama davvero" ripeté Liam. "Ancora, Lì?" sbuffò Harry, anche se in realtà gli era grato: non si sentiva bene con la sua ragazza ormai da un po' di giorni.
"Vabbè ragazzi, andiamo a studiare oppure rischiamo di far prendere allo studente modello un 'brutto' voto?" chiese ironicamente l'irlandese. "Hai ragione, Nello" risposero in coro i due ragazzi, prima di incamminarsi nuovamente verso casa del più grande.

Con te è diversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora